Elios (Elio) Colleoni
![https://i.imgur.com/9LDkWYo.png](https://i.imgur.com/9LDkWYo.png)
Scusate la lunghezza
Nome: Elios, ma nessuno lo chiama così a parte il padre che è un gran rompipalle
Soprannomi: Elio, Eli (lo chiama così solo sua mamma, se si azzarda qualcun altro viene fulminato con lo sguardo seduta stante), Zio o Bro per gli amici, Nox come nome d’arte, Prof o Profe per gli studenti
Cognome: Colleoni
Età: 29 anni
Materia insegnata: Parole magiche e dizione
Aspetto fisico: Di statura non irrilevante (non è un tappo ma nemmeno uno stangone di 2 metri), ha un’aria malsana, come se soffrisse di insonnia – in realtà dorme benissimo, è semplicemente la sua faccia. È abbastanza trascurato, con la barba sfatta e qualche capello bianco che comincia a farsi vedere. Perlomeno si lava tutti i giorni. Fuma spesso, talvolta anche in classe, ma cerca di evitare per non dare il cattivo esempio agli studenti.
Carattere: Sembra un gran svogliato, ma in realtà... è solo la sua faccia. Certo, se può risparmiarsi del lavoro non ci pensa due volte, ma insegnare sotto sotto gli piace molto e prova una gran soddisfazione nel vedere i progressi dei suoi studenti. P.S. Meglio non dargli fastidio a lezione o si rischia di essere zittiti in modi non convenzionali. È curioso per le cose che gli interessano, ma non lo dà a vedere più di tanto; in linea di massima, è uno che ama stare per conto suo, anche perché spesso le persone lo guardano con un po’ di sospetto. In realtà, è uno con la testa sulle spalle (adesso… fino a 4-5 anni fa non proprio).
Razza: Umano - Mago, anche se un prozio da parte di madre - quello scapestrato del prozio Gianni - era un Mannaro. Le uniche cose che lo possono far presagire sono l’irsutismo facciale e il fatto che nelle notti di luna piena Elio non riesca a dormire bene. Forse anche il suo sviluppato senso dell’olfatto è correlato, ma lui non ha mai indagato.
AGGIORNAMENTO: dopo il rapimento di Adriel Morgan, Elio ha scoperto che - colpo di scena - in realtà è proprio un lupo mannaro! La cosa l'ha turbato profondamente e ora sta cercando di venirne a capo.
Tipo di oggetto magico: un laccio per capelli fatto intrecciando i peli del prozio Gianni (bleah!). A prima vista sembra un normale elastico un po’ spelacchiato, non dà nell’occhio, ma se ci si avvicina molto (insomma, devi averlo proprio sotto il naso) si sente un odore di cane bagnato. L’odore, comunque, non dà fastidio ad Elio, per qualche misteriosa ragione. Di solito ci si lega i capelli, oppure se lo tiene tra le dita a mo’ di anello.
Background: Il padre di Elio è un mago e letterato milanese di fama internazionale, nonché grande inventore di incantesimi, mentre la mamma è un’esploratrice di luoghi stregati con un passato da groupie sfegatata, proveniente dalla Valcamonica. È difficile capire come i genitori si siano conosciuti e frequentati all’inizio, perché da quando Elio ha memoria vivono separati. Il risultato è che Elio bambino veniva sballottato di qua e di là, una volta a un concerto degli Iron Maiden o ad esplorare una casa infestata, un’altra ad una conferenza sull’Orlando Furioso. L'infanzia e l'adolescenza di Elio sono state quindi un po’ particolari: Elio ha abbandonato e ripreso gli studi più volte, riuscendosi alla fine a diplomare con un annetto di ritardo alla Splendente, comunque con buoni voti. Proprio nell'anno in cui è stato bocciato per le troppe assenze, ha passato qualche mese per strada, completamente sballato. Alla fine ha conosciuto Mic, il suo amico di sempre, che l'ha convinto a tornare alla Splendente e a finire gli studi.
La sua vita è stata un continuo di esperienze e lavoretti diversi: tecnico del suono per concerti, studi di registrazione e qualche volta anche per canali TV, articolista per riviste di magia, doppiatore di web series… Sono solo alcune delle cose che ha fatto. Nel frattempo, tra un lavoretto e l’altro e facendo qualche serata con la sua band stoner, i Camaleonti Cosmici (nel ruolo di bassista e compositore), è riuscito a dare qualche esame di letteratura e musicologia ad un’università dei Normali, ma in modo discontinuo. Ad un certo punto purtroppo ha dovuto abbandonare la band perché, durante una prova in cui era preso particolarmente bene, ha pronunciato una formula magica e ha mandato per sbaglio un suo compagno in coma etilico. Ha ricevuto poi una lettera dalla Splendente, che lo invitava a tornare come professore. All’inizio era un po’ diffidente perché pensava che il padre l’avesse raccomandato, ma in realtà pare che i suoi articoli sulle riviste specializzate di magia gli abbiano fatto acquisire una certa fama di cui era del tutto inconsapevole (e poi figurarsi se il padre lo raccomanda in giro, quello scappato di casa di suo figlio. Anche se in realtà bazzica spesso a casa sua. Vabbè). Beh, come dire di no ad un contratto a tempo pieno? E così Elio ormai da un paio d’anni lavora alla Splendente.
AGGIORNAMENTO: dopo il rapimento di Adriel Morgan, Elio ha scoperto di essere un lupo mannaro. Il prozio Gianni l'aveva trasformato quando lui era più o meno preadolescente, ma la madre di Elio è riuscita a fare un patto con "la bestia" che si è insediata dentro di lui, per renderla dormiente per qualche anno. Ecco perché Elio è vissuto tutti questi anni senza mai trasformarsi. Pare che lo zio Gianni gli abbia detto due cose: la prima è che può riuscire a "controllare" le sue trasformazioni; la seconda è quella di contattare il branco del prozio.
Dettaglio non irrilevante: ha una dipendenza dalle foglie di tè Tsuki-cha, un particolare tè giapponese che viene colto soltanto durante la luna piena. In realtà lo Tsuki-cha non ha un buon sapore, quindi viene fumato. Ha effetti simili a quelli del normale tè, ma Elio ne fa uso soprattutto perché riesce a sopportare meglio la puzza di adolescente, amplificata dal suo olfatto sviluppato (sì, anche in una scuola di magia ci sono studenti che non si lavano).
Prestavolto: Fanart di Shota Aizawa di My Hero Academia (la prima apparentemente di edgysalvi, la seconda boh è su Pinterest ma non penso che la fonte sia esatta, la terza di crazy_booker)
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Vilde Revven
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Scusate la lunghezza anche qui
Nome: Vilde
Soprannomi: nessuno. I suoi genitori hanno scelto il suo nome apposta perché non fosse possibile darle soprannomi. Le sue due sorelle più piccole però la chiamano søster (“sorella” in norvegese)
Cognome: Revven
Età: 17
Anno frequentato: Settimo
Aspetto fisico: È una altmer, cioè un’elfa alta, perciò ha i tratti tipici della sua razza: la pelle tendente al dorato e le orecchie a punta. Tiene di solito i capelli sciolti o in una treccia. È 1,76 m, che è un’altezza del tutto normale per gli elfi femmine. È però molto sottile, quindi non è particolarmente forte, ma è dotata di grande flessibilità. Porta sempre una croce d’argento attaccata alla divisa, come protezione contro i vampiri. Quando non indossa la divisa, si veste “all’antica”: abiti lunghi, gonne sotto il ginocchio, pantaloni e camicia. Non porterebbe mai dei jeans.
Carattere: Vilde è… una persona complicata. È seria e taciturna, infatti non ha nessun amico a scuola (salvo la sua compagna di stanza Koko, che non è proprio un’amica, ma ci va d’accordo). È una secchiona e va bene in quasi tutte le materie - a parte negli incantesimi di forza, per quelli proprio non c’è nulla da fare -, ma evita di farlo notare, più per il fatto che non le interessa che non perché sia umile. Ha un forte senso del dovere, quindi se ci sono cose da fare lei non si tira indietro, anche perché considera buona parte delle persone degli incapaci di fare un buon lavoro. Di fatto non se la tira esplicitamente, ma il suo modo di fare è per molta gente fastidioso. È una persona razionale e calcolatrice, ma a causa dei rapporti tossici all’interno della sua famiglia è anche molto insicura, perciò talvolta ha dei momenti in cui va in palla, reagendo in modo impulsivo e facendo cose senza senso. Non è priva di umorismo, anzi, ma ha una faccia da poker e si capisce difficilmente se trova una cosa divertente. Sa essere dolce e comprensiva, ma solo di chi si fida veramente, come le sue sorelle.
Razza: Altmer, elfa alta
Tipo di oggetto magico: La sua spada elfica di nome Sirte (lei quand’era piccola la voleva chiamare Simonetta, ma i suoi genitori non approvavano), un oggetto molto particolare. Ad ogni nuovo nato della famiglia Revven viene consegnata un’arma giocattolo, quando sono piccoli, e l’arma cresce con loro e con la loro potenza. All’inizio Sirte era quindi una spadina di legno, ma crescendo è diventata prima di acciaio smussato e poi sempre più affilata. Il prossimo step è che diventi d'argento puro, in grado di ferire mortalmente i vampiri. Vilde ha il permesso per portarla con sé, ma le è severamente vietato sguainarla, se non nel campo sportivo per fare allenamento.
Un po’ di cose da sapere sui di lei: Vilde è la primogenita della nobile casata dei Revven, una famiglia norvegese insignita dai regnanti della Norvegia del titolo di Sterminatori di vampiri. La casata fa seguire una disciplina durissima ai propri figli: fin dalla più tenera età, vengono allenati per diventare spietate macchine omicide di vampiri da una parte e leali servitori della corona dall’altro. Vivono quindi tutte le regole dell’etichetta nobiliare e dei valori cavallereschi di protezione dei più deboli (in particolar modo dei Normali, che vengono considerati come dei poveri menomati, essendo privi di magia, ma pur sempre degni di esistere), tuttavia non provano alcuna pietà per i vampiri, visti come creature infime anche se una volta erano esseri umani. All’età di 12 anni, in un ambiente controllato, assistono alla prima esecuzione di un vampiro; all’età di 17, devono farne fuori uno loro (di solito già catturato dalla famiglia e reso meno pericoloso tramite una serie di precauzioni). A complicare le cose, c’è il fatto che suo padre è un elfo estremamente severo, che ha usato un approccio un po’ manipolativo per crescere le figlie, tanto che loro credono di “doversi meritare il suo affetto”. La mamma di Vilde è morta per malattia quando la figlia maggiore aveva appena dieci anni, ma lei si ricorda che era una persona affettuosa, anche se un po’ sottomessa al marito. Vilde sa perfettamente l’italiano e frequenta la Splendente perché è una delle scuole di magia migliori in Europa, tanto che l’ha frequentata pure il padre, e perché è una delle poche in cui insegnano anche gli incantesimi in latino.
Dato che la sua famiglia è fortemente conservatrice, Vilde sa abbastanza poco di come funziona il mondo dei Normali e non ha nessuna dimestichezza con la tecnologia. È una completa incapace con computer, smartphone e così via. Si è adeguata alle biro perché ammette che sono comode. Eppure, in qualche modo incomprensibile, riesce a capire i meme (certo, non quelli che riguardano eventi del mondo Normale).
Ama l’arte, la musica classica e le ballate celtiche, ma una volta le è capitato di sentire una band black metal e le è piaciuta.
Siccome non è brutta, le capita di ricevere le attenzioni di ragazzi che vogliono provarci senza impegno. Talvolta ci sta, fa quello che deve e poi cancella loro la memoria.
Come tutti gli elfi alti, è vegetariana.
Prestavolto: Fanart di Integra Hellsing (dall’anime Hellsing), che ho modificato per farle le orecchie da elfa xD Purtroppo non riesco a risalire alle fonti originarie. La prima di sicuro è https://www.deviantart.com/kamimotidzuki ma ha tolto tutte le immagini, la seconda è un vero mistero (l’indirizzo sull’immagine non porta da nessuna parte).
Ultima modifica di Nietzsche (Il 20-11-2021 a 22h47)