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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#51 Il 13-07-2016 a 11h26

Chiacchierona
Lapis6
Adoro i lupi ...
Luogo: Wolverhampton
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THE POCKET

Creepypasta

Giravano delle voci su un vecchio silo abbandonato che si trovava vicino un bosco. Il bosco si trovava nel bel mezzo di un campo, pieno di sporcizia, lungo i binari della ferrovia... come se a nessuno gliene importasse.

È uno spettacolo inquietante, sapete, lo si vedeva ergere sopra il bosco, immenso, e sembrava trasudasse ruggine ai lati. Comunque, alcune persone dissero che era infestato da un vecchio contadino che si era impiccato all’interno e si vendicava su chi entrava nel silo.

Per me queste dicerie erano vere e proprie stronzate, soprattutto quando una persona raccontò, cercando di provarlo con i fatti, la storia di alcuni ragazzi, stupidi e curiosi andarono nel silo e non tornarono mai più a casa. Altri dicono che il silo fosse semplicemente un luogo di ritrovo per ragazzi, dove nessuno può vedere cosa facciano...

Pensando ai pro e ai contro, io e la mia solita comitiva decidemmo di andare a controllare. Per migliorare l'effetto paura abbiamo scelto di visitare il silo in un giorno cupo e nuvoloso. Pochi giorni dopo andammo io ed i miei amici, Pete, Meg, e Wes. L’appuntamento era a casa mia dato che era a fianco alla ferrovia.

Ci incamminammo lungo la ferrovia chiacchierando e ridendo, divertendoci insomma... fino a quando lo abbiamo visto... Il silo, ovviamente, si ergeva sopra gli alberi.

Curiosi, ci incamminammo verso di esso ridendo, parlando ancora spensierati, poi tutto si spense. Più ci avvicinavamo più il freddo si sentiva... come se ci fosse una sorta di aura oscura, fredda, che ci avvolgeva e ci faceva sentire i brividi lungo la nostra spina dorsale... "L'inferno!" pensai.

Wes si lasciò anche sfuggire un piccolo guaito. Partimmo girando intorno al silo cercando un ingresso di qualche tipo. Dopo qualche minuto finimmo per trovare una scala che saliva alla parte superiore del silo, dove i pioli della scala erano anche maniglie per aprire botole lungo tutto il lato della struttura... Tutte erano state bloccate, tranne una...

Pensavo che fosse bloccata e Pete salì le scale per tentare di aprire il portello, che poi si aprì. In pochi minuti eravamo già all'interno del silo, muovendoci sul fieno lasciato lì. Pian piano, mentre scendevamo, notammo che c'era una grande fossa, molto profonda vicino al fieno dove eravamo. Era buio ma si sentiva comunque un flusso d'aria costante provenire dal basso.

Stranamente c'era una corda per scendere all'interno della fossa. Dato che ero l'unico abbastanza intelligente da essere effettivamente preparato per questo tipo di situazioni, tirai fuori la mia torcia. Tenendo la torcia in bocca, cominciai a scendere, ma, poco dopo, mi cadde e arrivò fino in fondo illuminando una piccola area della fossa. Scesi dalla corda e tutto sembrava nella norma, guardai fieno sparso, sporcizia, e anche una botola molto strana. Feci cenno agli altri di venire giù per vederla.

Mentre i miei amici scendevano, il mio occhio colse qualcosa che copriva la corda, qualcosa di colore rosso. Nascosi il mio panico e mostrai agli altri la botola che avevo trovato. Senza fronzoli, Pete aprì la botola. Era completamente buia, ma la cosa più strana in tutto questo e che ora tutto puzzava... puzzava di morte.

Anche gli altri avevano sentito l'olezzo naturalmente, restammo ammutoliti e Wes iniziò a piagnucolare come un piccolo cagnolino, dubbiosi se procedere o meno. Meg sospirò, prese la mia torcia e, raccogliendo tutto il suo coraggio, si addentrò per prima all'interno della botola.

La seguimmo e camminammo attraverso il tunnel buio per circa 10-15 minuti, fino a quando Meg ci disse che avevamo raggiunto un'altra botola e l'aprì. Una luce brillante riempì il tunnel e in quel momento sentimmo un grido acuto seguito da suoni di qualcosa che si muoveva di corsa, ansimando pesantemente. In un disperato tentativo di evitare la creatura che aveva fatto quel grido orribile, abbiamo corso lungo il tunnel più veloce che potemmo. Una volta usciti chiudemmo la botola, cercando di bloccarlo all'interno del tunnel.

Non sentimmo più rumori, tirando un sospiro di sollievo, tutti noi osservammo l'ambiente che ci circondava. Eravamo in un blocco di cemento che sembrava essere una vecchia fossa biologica, ma con un'apertura nella parte superiore e, attraverso quella apertura, potevamo vedere bosco sopra di noi. Iniziammo a salire e poi successe di nuovo . Sentimmo quel maledetto suono di nuovo! Wes non era nemmeno fuori dalla fossa, ancora... Povero, povero Wes. La creatura attraversò velocemente la botola, allungò una mano, con artigli affilati, e afferrò la gamba di Wes tirandolo giù nel tunnel. Sentimmo le sue urla terrorizzate e poi improvvisamente... il nulla.

Sentimmo anche il forte schiocco delle ossa e lo strappo della carne. Eravamo in uno stato di shock, sentire quei rumori... Wes ucciso... era rivoltante...

Meg finì per vomitare al suono, non so come abbia resistito io... cercammo di trovare una via di fuga dal boschetto. La cercammo per almeno un'ora e ci accorgemmo che il bosco era chiuso da una grande recinzione di filo spinato, su tutto il perimetro.

Fummo presi dal panico e non avendo idea di cosa fare ci rendemmo conto che quella cosa veniva fuori soltanto nel buio. La notte stava arrivando velocemente e, in preda al panico e disperazione, Meg salì sopra albero, sperando che quella cosa non avrebbe trovato il suo nascondiglio. Pete trovò un piccolo buco nel terreno per nascondersi, brutta idea. Dopo qualche istante ancora una volta sentimmo quell terribile urlo. Vidi la creatura uscire dalla sua "casa." Nel panico mi arrampicai su un albero a guardai Pete nascosto nel foro.

Con mio rammarico, in quel momento vidi meglio la creatura che stavamo affrontando. È stata la cosa più orribile e grottesca che abbia mai visto. Il suo volto era simile a una maschera, pallida e bianca in contrasto con la sua pelle scura. La faccia sembrava avere solo due buchi neri per gli occhi vuoti e un ampio sorriso che attraversava interamente il viso. Dopo alcuni momenti di osservazione notai che la sua maschera... la sua maschera era la pelle del viso di Wes. Mi stavo cangando addosso, quando la cosa stava strisciando verso Pete.

Mi sono seduto sull'albero, vidi Pete correre dalla paura ma fu inutile, in quanto la creatura lo raggiunse immediatamente. Gli infilò le mani nel petto lo fece a pezzi con facilità. E... Oh Dio!... Vidi il suo petto aperto, membra insanguinate coprirono la testa di Pete,l a creatura strappò via il cadavere ormai mutilato tirandolo lentamente in una cavità vuota e lo bloccò. La maschera di Wes si era disintegrata e rapidamente sostituita con una maschera con il viso di Pete con gli stessi occhi vuoti e lo stesso squallido sorriso.

Fissandomi, improvvisamente parlò con voce roca:

"IO SONO THE POCKET!

GUARDA!

ARRIVERÒ...

... PER TE!

NON C'È ALCUN POSTO DOVE PUOI NASCONDERTI!

POSSO VEDERVI TUTTI E TUTTI POSSONO VEDERE ME!

AHAHAHAHAHAHAH!"

Strisciò di nuovo nella sua abitazione. Dall'altro albero, sentii Meg piangere. Le feci un cenno, dicendole di scendere giù come me e le dissi di andare via immediatamente da quell'inferno.

Scese, esitando, e andai fino al recinto di filo spinato. Afferrai i fili taglienti e li distanziai per creare un passaggio sufficientemente largo da farla passare. Le mie mani sanguinavano, ma ignorai il dolore, mentre Meg passava attraverso l'apertura. Anche in questo caso, The Pocket urlò di nuovo e, per via del panico, mi affrettai e strisciai attraverso l'apertura tagliandomi pericolosamente... stavo sanguinando copiosamente, corsi con Meg e ignorai il dolore, fino a quando raggiungemmo ancora una volta la civiltà.

Dieci anni erano passati, Meg e io eravamo felicemente sposati. Dico eravamo per un motivo... lo stesso motivo per cui ti sto raccontando questa storia oggi... Meg è morta. L... Lei è morta di una morte orribile... tanto orribile. La polizia è stata chiamata sul posto, dopo che una coppietta stava a fare una passeggiata nel bosco, la trovarono mutilata, senza testa, ai margini del bosco. Quando dico la parola "margini", significa che è lontano dal recinto spinato.

Que-questo può solo significare che The Pocket è libero dalla sua prigione! È libero e sta arrivando per me! Lo so che è così! Questo è orribile! In questo momento... sto guardando la nostra immagine di matrimonio cercando di calmarmi con i ricordi felici.

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#52 Il 13-07-2016 a 16h13

Girly
Remy
I am pround,that you chase,you dreams,do Not Forget me
Luogo: Torino
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Wow

Ultima modifica di Remy (Il 13-07-2016 a 18h45)

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#53 Il 13-07-2016 a 16h17

Girly
Mavy04
⭐ two middle fingers for the haters ⭐
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molto realistica...ma è una storia vera??


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#54 Il 13-07-2016 a 17h12

Chiacchierona
Lapis6
Adoro i lupi ...
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Non credo che sia vera^^
però questa e quella mi piace piu di tutte

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#55 Il 13-07-2016 a 19h13

Girly
Remy
I am pround,that you chase,you dreams,do Not Forget me
Luogo: Torino
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A me sta storia fa molta paura anche perchè rispondo sempre a numeri che non conosco,spero vi piaccia lo inventata io /modules/forum/img/smilies/bimbo/bisous.gif


Una ragazza sta parlando al telefono con a suo cugino dopo una lunga chiaccherata chiude,subito dopo la chiamata però chiama uno sconosciuto,lei risponde lui dice che è la prima volta che l'ha vista si è innamorato di lei e che la guarda tutti i giorni ma lei non ha idea di chi sia!
Perciò lei chiede chi è e lui risponde che quella notte lo vedrà e stacca il telefono.
Lei spaventata,prima di andare a letto chiude tutte le finestre e prende la sorellina più piccola così dormono insieme.

Di notte si sveglia perché sente un rumore : vede un ombra dalla finestra di un uomo deforme e poi sente il letto bagnato,così pensa che la sorellina abbia fatto la pipì ma guardando vede che è SANGUE!

Si spaventa molto e va a nascondersi nell'armadio,ad un certo punto sente un botto e qualcuno apre la porta dell'armadio.
La mattina dopo i genitori ritrovano la figlia squartata nell'armadio e la piccola morta nel letto senza occhi.


Passano gli anni e i due genitori fanno 1 figlio,che  diventa grande e cresce,i genitori lo mettono nella stanza dell'altra figlia(quella morta).

Una sera il ragazzo messaggia con la sua ragazza e ad un certo punto arriva uno che li scrive: Ciao fratellino!!
Lui chiede:Ma chi sei?
L'altro risponde:Sono tua sorella maggiore,quella che è stata uccisa e ritrovata squartata nell'armadio!
Lui dice:non è vero!Sono figlio unico!
Lei risponde:Ma come!I nostri genitori non ti hanno raccontato di me?Stai tranquillo i tuoi genitori la pagheranno per non averti detto di noi


La mattina dopo i genitori sono squartati nell'armadio e riceve un messaggio
te l'avevo detto che l'avrebbero pagata!Oh ma stai tranquillo a te non farò niente fratellino!!


Vi piace?Anche se non vi è piaciuta ditelo!È la prima volta che scrivo /modules/forum/img/smilies/bimbo/bisous.gif

Ultima modifica di Remy (Il 13-07-2016 a 19h21)

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#56 Il 13-07-2016 a 19h27

Chiacchierona
Lapis6
Adoro i lupi ...
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Non e male
NELLA GELIDA RUSSIA
(Creepypasta)Nella gelida Russia, una vecchia signora dall'aspetto cordiale girovagava nelle strade nascosta tra le pieghe del suo scialle di lana rossa, e spazzolandosi il vestito ricamato di verde dalla neve che fioccava sull'asfalto.

A prima vista poteva sembrare una semplice anziana che pensava ai suoi lavori domestici, però nella sua piccola casetta di campagna, una bambina attanagliata dalla fame intagliava un pezzo di legno, con le tremanti mani nodose.

La vecchia rientrava in casa, spalancando la porta e , come al solito, stava trasportando un'ennesima ragazzina ignara del suo triste destino.

La matta, dopo aver scagliato la piccola verso il muro, si trascinò verso l'altra e le piantò un coltello nella gamba, iniziando dai piedi a tagliare ogni parte del corpo. Il sangue scendeva copiosamente, e la vecchia posizionò un secchio sotto la gamba che pian piano scompariva. Nel frattempo univa i pezzi di carne in una pentola con dell'acqua messa a riscaldare.

Una volta finito, versò il sangue in un bicchiere. Ne bevve un po' e lo passò all'altra bambina, costringendola a bere ed in seguito a mangiare i pezzi.

A quello scenario rivoltante, la donna rideva fino a lacrimare.

Alla fine del pasto, diede alla bambina un pezzo di legno e iniziò a farla intagliare. Riprese il suo scialle e uscì nuovamente di casa alla ricerca di un'altra vittima, il suo sadico piano stava concludendosi.

La povera malcapitata subì lo stesso orribile destino, e ad opera conclusa, la vecchia pazza mangiò fino alle ossa l'ultima di una lunga serie di bambine e completò la sua opera in legno.

La poggiò sul camino e iniziò ad ammirarla, ad ammirare il suo piccolo ritratto di legno.

Poi iniziò a pensare di volerne fare altre, e per farne altre ci voleva nuova ispirazione.

E per avere nuova ispirazione, ci voleva una nuova bambina.

E un'altra.

E un'altra ancora.

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#57 Il 07-09-2017 a 08h09

Più più
fiore908
...
Messaggi: 147

lapis ma sei bravissima altre storie ti prego le tue sono bellllisssssiiiiimeeeeeee e a me piacciono questo genere di racconti.
bhe vi racconto la mia che è una storia vera. brrrr...orrrore.
c'era la fiera millenaria e due uomini stavano tornando a casa mentre stavano guidando per strada hanno visto una donna che cammina infreddolita sulla strada allora i due si fermano e le chiedono cosa ci fai qui infreddolita e sulla strada la donna non risponde allora le chiedono dove abiti ?
lei dice li vicino da qualche parte(che non mi ricordo lei aveva dato istruzionzi per bene è)allora i due la fanno sedere e un uomo le dà una giacca la lasciano a casa e si dimenticano della giacca .
il giorno dopo vanno a casa sua e apre la madre loro le chiedono se ha la giacca che il giorno prima avevano dato alla figlia e lei dice ma guardi che mia figlia è morta da 9 mesi.
i due rimasero scioccati e uno lo è ancora è anche impazzito e se ne tornato in india(era di india) e l'altro abita ancora qui

Ultima modifica di fiore908 (Il 07-09-2017 a 08h36)


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#58 Il 05-01-2020 a 07h13

Sensei
XOXODaphne
南無妙法蓮華経
Luogo: योग
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La nuova casa
Era un caldo pomeriggio d’estate nella citta di Hiddenville, e tutto sembrava tranquillo…tranne per la famiglia Sanders che era quasi pronta per trasferirsi definitivamente in un paesino chiamato Starshollow.
la famiglia era composta da 4 persone: Luis il padre, Monica la madre ed infine Jenny e Tom i due figli di 12 e 15 anni.
si stavano trasferendo in questo paesino perchè Luis aveva trovato  lavoro come postino li, ma a Jenny e Tom non andava bene di lasciare la loro città natale perchè ovviamente non volevano separasi dagli amici.
“Non possiamo stare dai nonni?” disse Tom lamentandosi, “Piantala Tom disse Jenny non riuscirai a fargli cambiare idea, ormai ce ne dobbiamo andare che ti piaccia o no”. replicò Jenny.
“dai ragazzi prendete gli ultimi bagagli ed entrate in macchina, dai che la nuova casa vi piacerà molto”. disse Monica
Saliti tutti in macchina partirono per un viaggio di 4 ore di sola andata.
Mancavano solo 30 minuti all’arrivo e la macchina stava percorrendo enormi curve circondate da un enorme bosco fittissimo, all’apparenza abbstanza macabro e inquitante.
“Quanto manca?, mi sono rotto di stare qui dentro seduto” si lamentò Tom. “Tranquillo manca poco intanto guarda fuori dalla finestra e non pensarci” gli rispose Luis.
Ascoltando il padre Tom si mise ad ossevare il fitto bosco e ad un certo punto con la coda dell’occhio vide alla sua destra un ombra nera che sparì all’istante, il ragazzo abbassò il finestrino per vedere meglio ma non vide più nulla, ma non volle dire nulla alla famiglia perchè pensava di aver avuto un allucinazione oppure di aver visto un animale di sfuggita.
In quel paesino non abitavano molte persone ma comunque c’era una scuola, una chiesa, qualche negozio,  un campo da tennis abbastanza grande, una biblioteca e 2 tavole calde. La cosa inquitante di quel paesino era che nel raggio di chilometri non c’era nulla e curiosando sulla mappa Jenny notò che quel paesino non era segnato ma non ci fece molto caso.
“Siamo arrivati”. disse Luis. la madre ed i due ragazzi si trovarono davanti agli occhi una villa che dall’esterno sembrava immensa. Entrati nella casa la prima cosa che si notò fu una scalinata molto larga che portava al piano di sopra. Al pian terreno c’erano il salone con la cucina, lo studio ed un piccolo sgabuzzino vicino l’ngresso. Al piano di sopra invece 4 camere. 3  camere avevano anche il bagno privato ma la quarta lo aveva esterno bisognava attraversare il corridoio per arrivarci.
sistemato tutto nei cassetti e posato le valigie andarono tutti a dormire perchè era abbstanza tardi.
ma nessuno avrebbe mai saputo che c’era qualcuno o meglio qualcosa che non voleva farli dormire.
verso le 3.00 di notte suonarono al campanello.
Luis e monica si svegliarono di soprassalto.
” chi è a quest’ora della notte!”. disse spaventata Monica. “Conosci qualcuno che sa gia dove abitiamo”. domandò Luis. “No!… però vai a controllare” disse lei.
Luis scese le scale e con titubanza aprì la porta… ma non c’era nessuno.
Tornato su in stanza spiegò tutto alla moglie e si rimisero a dormire sperando che nessuno li avrebbe disturbati un’ altra volta.
Il mattino seguente era un sabato soleggiato, e la famiglia Sanders decise di visitare la città anche in cerca di nuove amicizie.
Arrivati al largo piazzale notarono subito che non c’era molta gente nei paraggi quindi entrarono nei negozi e nei bar.
“io vado in chiesa”. Disse Monica. La donna essendo molto religiosa era abituata ad andare ogni week-and in chiesa a pregare.
Entrata nella chiesa molto spaziosa all’interno, notò subito l’altare bianco con sopra di esso un enorme crocifisso raffigurante gesù. Fece il segno della croce e si mise in ginocchio tra le panche marroni.
passati circa 5 minuti le si avvicnò una figura di color viola che le toccò la schiena in modo delicato.
“ODDIO!!”. urlò spaventata Monica, “SHH!! mi dispiace non volevo spaventarla” disse Don Julio. “Oh, mi scusi tanto pensavo che non ci fosse nessuno”. disse Monica ora più tranquilla. ” Io sono sempre qui…invece è molto strano che lei venga il sabato in chiesa di solito non vedo mai nessuno” si domandò il prete. “io sono molto religiosa, credo nella chiesa”. disse Monica. “Comunque io sono Don Julio”. disse lui, ” piacere Monica, sono nuova di qui, ci siamo trasferiti ieri con la mia famiglia nella casa sulla collina”. disse lei. ” la casa sulla collina?!”. domandò spaventato il prete. “si…Don Julio si sente bene la vedo pallido?…”domando la donna. ” Benissimo… ci vediamo domani a messa”. disse il prete, e se ne andò a passo svelto senza sentire il saluto di Monica.
Riunitasi con la famiglia andarono a mangiare in una tavola calda per cena e verso le 21.00 tornarono a casa. 
Durante la notte Jenny si svegliò spaventata e sudata.Chiamò i genitori per raccontargli quello che aveva sognato.La ragazza disse di aver sognato una donna che la fissava mentre dormiva davanti il letto…ma questa donna aveva una particolarità…aveva mezzo volto senza pelle, come bruciato con dell’acido. I genitori la tranquillizzarono e le dissero che era solo un brutto sogno…ma non sapevano ancora che tutto quello che aveva sognato era vero.
verso le 5 del mattino Tom si svegliò perchè aveva sete, quindi scese giù in cucina a prendersi un bicchiere d’acqua…ma mentre scendeva le scale una folata di vento fortissima lo fece cadere all’indientro e lo fece scivolare per tutta la scalinata fino a terra. Ovviamente il resto della famiglia sentì il tonfo e corsero subito a vedere cosa fosse successo, e videro il loro povero figlio a terra che non si muoveva, ansimava solo.
“O MIO DIO”! urlò Monica . “TOM!!” urlò il padre. scesero subito a vedere se si era ferito gravemente e videro che aveva un taglio sulla fronte e che non riusciva a muovere la caviglia destra.
lo portarono subito all’unico piccolo ospedale del paese… spiegarono tutto al dottore che lo medicò, gli mise degli speciali cerotti che aiutavano a far cicatrizzare la ferita e ingessò la caviglia in modo da non farla muovere.
“Ragazzo posso sapere come hai fatto” disse il dottore. ” stavo scendendo le scale per prendere dell’acqua e una folata di vento fortissima mi ha spinto e fatto scivolare giu per le scale”. “ma noi non avevevamo nessuna finestra aperta” disse Luis. “Molto strano…dove abitate?” domandò il dottore. ” nella casa sulla collina”. disse Monica. il dottore la guardò spavenatato e impassibile e poi disse:”Forse è meglio che il ragazzo rimane qui per stanotte in modo da tenerlo sotto osservazione”. i due genitori si guardarono incuriositi ma non replicarono.


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#59 Il 05-01-2020 a 12h07

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
Messaggi: 4 450

Nuova linfa per questo stanco forum...si scopre che sai anche scrivere...complimenti Daphne /modules/forum/img/smilies/bimbo/amoureuse.gif


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#60 Il 05-01-2020 a 13h01

Sensei
XOXODaphne
南無妙法蓮華経
Luogo: योग
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Eh beh dopo cinque anni di liceo classico /vendor/beemoov/forum/../../../public/forum/smilies/yikes.png


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#61 Il 05-01-2020 a 14h39

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
Messaggi: 4 450

adesso capisco...provengo da un altro liceo quindi adesso so perchè non so scrivere. Me tapina /modules/forum/img/smilies/goutte.gif


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#62 Il 05-01-2020 a 17h16

Sensei
XOXODaphne
南無妙法蓮華経
Luogo: योग
Messaggi: 948

Da me o si scriveva bene o ti beccavi il debito


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