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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#1 Il 04-09-2021 a 00h28

Moderatore
Artemis97
Scrivetemi pure per: GDR, problemi, bug, contatti con l'amministrazione
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PRATO

Il prato che circonda la scuola, si trova comunque dentro ai cancelli. Potrete riposarvi sotto gli alberi, fare una passeggiata, studiare o fare un pic nic. Da un punto preciso si riesce a vedere bene anche il campo sportivo senza essere sulle tribune.

Sconsigliato uscire la sera dopo le 9, anche perché non ci sono luci artificiali che lo illuminano. Vietato uscire dopo mezzanotte, tranne casi particolari.

VIETATO lasciare a terra rifiuti. In mezzo al prato non ci sono cestini, quindi dovrete raccoglierli e portarli con voi o eliminarli con un incantesimo.


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#2 Il 08-10-2021 a 12h14

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira

PRATO


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"È proprio vero che un po' di aria fresca è capace di rimetterti al mondo." penso, mentre mi stiracchio mollemente.

Appena uscita dalla lezione, sono letteralmente corsa in direzione del prato; una volta fuori, ho cercato posto sotto una della grandi querce secolari e lì ho iniziato a fare meditazione.

"Niente di meglio per rilassarsi e trovare la pace interiore."

Sì, penso proprio che me ne starò qui finché non inizierà il pranzo.


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#3 Il 09-10-2021 a 09h10

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
PRATO


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Oggi ho dormito benissimo.
Non è banale per me, come ho già detto (come se ci fosse qualcuno che mi può sentire. Boh vabbè), ma l'arrivo dell'autunno mi aiuta sempre a dormire da Dio, sarà che fa fresco. Odio il caldo ed il sudore, poi la gente puzza e mi dà fastidio. Non augurerei mai la metro gialla di Milano a luglio alle 5 del pomeriggio. Decisamente.
Poi l'autunno ha un odore particolare, ci sono alcune piante che profumano più che in primavera.
Così penso, mentre mi incammino verso il prato della scuola. È abbastanza presto e non ho ancora fatto colazione, ma al momento non mi va. Vedremo quando mi verrà fame.
Al momento mi godo il buon odore della rugiada, quindi ne approfitto per sedermi sotto il mio albero preferito, un colossale cedro del Libano, e comincio a rollarmi con cura un paio di cilum.

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#4 Il 09-10-2021 a 10h49

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
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Ylla
Prato

Non mi dispiace aver lasciato la mia casetta alle mercè di ogni sguardo. Se si ha bisogno di nascondersi dal mondo un luogo fisico non nè peggio nè migliore di uno mentale, e le due cose per me erano coincise fino al giorno prima. ora stavo cercando di separarle per vivere meglio. Con quel proposito nella testa, mi ero avviata verso verso la scuola, la mia sigaretta elettronica tra le mani, un lusso che mi concedevo solo all'aria aperta per non inquinare l'ambiente ma non le mie viscere, con passo rilassato osservando i cerchi di fumo che dalla sigaretta si propagavano nell'aria. Questa era la vera magia o quasi, la mia cannabis era tutt'altra cosa e seppur legale me la concedevo solo nel retro della mia casa, non volevo dare cattivi esempi alle prossime generazioni. Della mia vita passata e stravolta, l'unica pecca era rimasta il fumo e non avevo nessuna intenzione di smettere. E con questi pensieri un po' bislacchi nella testa e senza alcuna fretta perchè oggi non c'è scuola, continuo il mio pegrinaggio verso la via maestra guardandomi intorno e soffermando lo sguardo ora su un cespuglio ,ora sull'erba ancora fresca di rugiada ,annussando gli odori questa volta non di fritto o di arrosto che il mio naso percepisce. Ed è a quel punto che con la coda dell'occhio intravedo spaparanzato e tranquillo sotto un albero il prof che il giorno della festa, aveva accompagnato i ragazzi in cucina. Anche lui con una sigaretta tra le mani o con qualcosa che le assomiglia molto. Ci metto un po' a pensare se un saluto da parte mia possa infastidirlo ,ma la traettoria è quella e impacciata me ne vengo fuori con- anche lei ,stesso vizio- e indico la sigaretta tra lemie mani. "ma che ti salta in mente Ylla" mi dico mentalmente"sei ancora all ABC delle relazioni umane!"e arrosisco violentemente per la mia incapacita'


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#5 Il 09-10-2021 a 10h56

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
FORESTA - PRATO

Nonostante la carenza di sonno, l'abitudine ha prevalso e anche oggi mi sono destata alle 07:00; tuttavia, la mia voglia di studiare continuava ad essere pari a zero.
Per questo motivo avevo deciso di fare una corsa nella foresta e, successivamente, nel parco per sgranchirmi un po' le ossa.

Quindi, un po' lontana dalla scuola, ho mutato forma e ho preso a correre: mi piace farlo in forma animale, perché mi dà tutta un'altra soddisfazione.
Il vento nella pelliccia, le zampe che impattano sulla terra umida, ricoperta da muschio e foglie, gli odori amplificati.

Questa volta ho deciso di assumere la forma di un meticcio, metà lupo e metà husky: del resto, non mi va di spaventare gli studenti, ma non voglio nemmeno assumere la mia forma reale col rischio di essere vista.

Corro per un paio d'ore, prima di fermarmi nel parco per riposare un pochetto sotto ad un albero.


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#6 Il 09-10-2021 a 11h47

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
PRATO


Finisco di rollarmi l'ultima sigaretta e sento una voce che mi coglie abbastanza di sorpresa. È la responsabile delle cucine, se ben ricordo si chiama Ylla. Non l'ho più vista se non di sfuggita durante l'ora di pranzo dal giorno del concerto. Tiene in mano una sigaretta elettronica dei Normali. Una volta le ho provate, ma non hanno assolutamente senso secondo me. Ormai sono abituato alla sensazione del fumo caldo che si propaga nei polmoni. Ricordo la prima volta: fu come se avessi sentito morire ogni singola cellula della mia gola, non pensavo che ci avrei mai fatto l'abitudine.
Mi sbagliavo della grossa.
- Anche lei, stesso vizio - dice lei. Scrollo le spalle e continuo a fissare l'aggeggio fra le sue mani. Al che mi alzo, mi metto un cilum in bocca e gliene porgo uno, dicendole:
- Ne vuole? È tsuki-cha, un tè giapponese che si fuma. Lo coltivo io, ho un paio di piantine in stanza -
Meno male che la preside non è molto fiscale su 'ste cose. Comunque in realtà non è illegale nel mondo magico.
- Non è come quello del Fuji, ma d'importazione costa - ripenso a quelle benedette foglioline dall'odore così buono, che riescono a calmarmi e a farmi ragionare meglio allo stesso tempo.
- Vabbè, giochiamo col fuoco - borbotto, portandomi le mani a coppa vicino alla punta della sigaretta, per accenderla.

Mentre inalo la prima boccata, facendola poi uscire dal naso, vedo un'ombra  aggirarsi tra gli alberi. Il mio naso riconosce un odore ferino e in effetti appena metto a fuoco meglio mi rendo conto che è un canelupo. Lo squadro: sembra essere molto tranquillo, si è messo a riposare vicino ad un albero non troppo distante da noi. Dev'essere uno studente, nel parco della scuola di animali così grossi non se ne sono mai visti, al massimo qualche volpe o tasso.
Gli animali mi fanno sempre un effetto strano: è come se mi ipnotizzassero. Quando ne vedo uno, sento i battiti del cuore abbassarsi e mi sento sempre pronto a qualcosa, ma a cosa? Questo non l'ho mai capito veramente. In ogni caso, mi sono sempre piaciuti i canidi, sarà per colpa dello zio Gianni.

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#7 Il 09-10-2021 a 12h06

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
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Ylla
Prato

un "tsuki-cha" che? cosa mi ero persa?. Apprezzo l'invito alla prova e sono tentata onestamente. L'offerta del prof mi incuriosisce, ma tra le mani ho gia la mia e non mi sembra molto affabile al momento. La sua sembra essere piu' una cortesia al rispondere da parte di una persona invadente come posso esserlo stata io in quel momento, che altro. Per questo mi affretto nel rispodergli che- no, grazie almeno per questa volta, fumo la mia. Sara' per una prossima- cerco di essere il piu' gentile possibile, non avverto nessuna ostilità da parte sua, ma solo scocciamento forse per averlo disturbato in piu' sembra essere interessato a qualcosa che si muove tra gli alberi. Un animale forse? istintivamente do le spalle al mio interlocutore e rivolgo lo sguardo nella medesima direzione


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#8 Il 09-10-2021 a 12h30

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
PRATO


Me ne sto beatamente sotto al mio albero, godendomi la brezza fresca di inizio ottobre; la corsa tra gli alberi non mi ha realmente stancata, ma credo di essermi comunque assopita per un po', complici la mancaza di sonno e lo stato di rilassamento in cui mi trovo.

Non capisco cosa esattamente mi abbia svegliata e, svogliatamente, drizzo appena un orecchio alla ricerca di qualche suono insolito; sento dei rumori provenire da un punto un po' più avanti rispetto a dove mi trovo.

"Sarà qualche studente." penso, già pronta a rimettermi a ronfare, ma un odore familiare mi giunge alle narici.

"Non c'è dubbio: è tsuki-cha. Non posso sbagliarmi, perché il mio sofu* lo fuma regolarmente e, ormai, ne riconosco con facilità l'odore. E se è davvero tsuki-cha..."

Drizzo le orecchie e apro entrambi gli occhi, rimettendomi in piedi; c'è una sola persona che si vocifera abbia la sua piccola piantagione di tsuki-cha ed è la stessa su cui mi è capitato di percepire questo odore: Colleoni.
Un po' incerta se raggiungere o meno il prof. (fa sempre un po' strano vederlo e parlargli fuori della lezioni), decido di adottare un compromesso e farlo nella mia forma animale attuale.
Tra l'altro, non credo abbia dimenticato lo scherzetto che io e Nik gli abbiamo fatto durante la festa, quindi sono un attimo più restia a riprendere la mia forma umana.

Fatto è che, in poco tempo, mi ritrovo davanti all'uomo e (per fortuna) ho conferma che non è solo: insieme a lui c'è Ylla, intenta a fumare una sigaretta elettronica.
Mi fermo e mi siedo, inclinando la testa e iniziando a scodinzolare per far capire che non ho cattive intenzioni; so che dovrei riprendere la forma umana, anche perché non credo che Colleoni attuerà alcuna 'vendetta' davanti a dei testimoni.

Però, ehi: non sa chi ha davanti.
Potrei essede qualsiasi studente... O un famiglio.
In fin dei conti, forse è più sicuro spacciarmi per un famiglio (potrebbe cascarci... Credo), ma anche se dovesse capire che sono umana, non sa chi sono.

"Quasi quasi me ne sto così e vedo che succede" penso, un po' divertita.

Presa la decisione (il mio istinto di conservazione ha prevalso) , abbaio in segno di saluto.

*nonno


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#9 Il 09-10-2021 a 13h10

Fusion
Nietzsche
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Elio Colleoni
PRATO


La responsabile delle cucine declina l'offerta gentilmente, anche se la vedo tentata. Mi pare che sia molto timida. Già si presagiva da come si era posta in cucina e durante il concerto. Il suo modo di fare mi ricorda quello di una persona che non si sente mai al posto giusto. Mi ricorda un po' me durante i miei viaggi con mia madre, quando venivamo ospitati da popoli diversi: lei era spigliata e allegra, con un modo di fare che ispirava sempre la simpatia di chiunque le si ponesse davanti. Io d'altro canto non sapevo una parola delle lingue in cui parlavano - avrei imparato la lingua franca del Piccolo Popolo, il fïnfr, solo attorno ai 15 anni - e quindi me ne stavo in disparte, osservando le usanze di quelle specie tanto diverse da me come se fossi uno studioso, anche se ero troppo piccolo per capirlo veramente.
- La tenga comunque, la potrà provare quando vuole - faccio ad Ylla. Al massimo se non le piace o non la vuol provare la butterà via. Almeno ci leviamo entrambi da questa situazione imbarazzante.
- Almeno ho un modo per ringraziarla per avermi tenuto gli studenti quando me ne sono scappato via qualche settimana fa - il ricordo del grembiule rosa shocking addosso mi torna in mente come un ronzio fastidioso. Tra l'altro lo devo ancora ridare a Taira, quella furba ragazza volpe.
Come a dare conferma del ricordo della ragazza, il cane lupo che avevo intravisto trotterella vicino a noi, scodinzolando.
Sospetto.
Però non ha senso fare questi collegamenti spuri, potrebbe essere chiunque, anche un famiglio. Anche se in effetti sarebbe strano, un famiglio non gironzolerebbe mai per i fatti suoi così a caso.
Comunque ci sono almeno una decina di mutaforma alla Splendente, ma solo quattro o cinque sanno padroneggiare bene la forma. Tra cui Taira, ma appunto ho bisogno di conferme.
Osservo attentamente il lupetto. È proprio bellino, se fosse un animale vero lo gratterei dietro le orecchie, ma con uno studente sarebbe veramente molto strano.
Certo, potrebbe essere l'occasione per divertirsi un po'.
Cosicché do un'occhiata ad Ylla e le dico:
- Siamo in compagnia. Il nostro amico qua sembra aver voglia di giocare, perché non prendiamo qualcosa da tirargli? -
Potrei semplicemente far comparire una palla, ma magari la cuoca ha un'idea migliore su cosa usare. Spero una cosa ridicola.

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#10 Il 09-10-2021 a 14h16

Che classe
albanera
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Ylla
Prato

Oh si lo ero! imbarazzata e come se lo ero... non parlavo con nessuno se non con chi come me condivideva la cucina e giusto lo stretto necessario, per colpa dell chef, e non mi andava neanche pero' di incolparlo totalmente di questo. In effetti soprattutto perchè mi ero ritagliata un mondo tutto mio dove nessuno vi aveva accesso, ed ero imbranata anche tanto per la verita',ero per cosi dire, e porto a memeoria chi un giorno me l'aveva detto senza sbagliare: un disagio umano xD.Per questo e per altre mille ragioni, pensavo sempre di essere al posto sbagliato nel momento sbagliato e un po' mi maledivo anche ora, perchè mi ritrovavo tra le mani una sigaretta che non sapevo che effetti potesse avere su di me eppure di una cosa ero sicura, l'avrei provata. Forse in un angolino buio  nel retro della cucina. No, forse no! pensa se l'effetto è cosi dirompente tanto da farmi compiere azioni disdicevoli davanti a tutti. Aggrottai la fronte mentre ringraziavo il prof per il gentile omaggio. Ma in qualunque dannato modo  quella sigaretta che all'apparenza sembrava del tutto innocua per altri, l'avrei fumata, anzi l'avrei fumata in cucina,oggi! al diavolo se  lo facevo nel posto di lavoro. Era sabato, ero sola oggi, e chi mi avrebbe visto? e quindi ,adesso piu' sicura sul da farsi, ringrazio abbozzando un mezzo sorriso. Di certo non mi ubriaco, penso...avro' sbagliato a pensarlo? rido mentalmente pensando all'effetto se non dovesse esser cosi' Mi conosco, do sempre il meglio se perdo i freni inebitori, per questo esercito un grande controllo su di me. Ma questo non lo sa nessuno di cosa sono capace. Nessuno lo sa. E nel mentre mi perdo nei miei mille pensieri strampalati, quasi mi risveglio all'istante dal prof che mi invita a giocare con quel bellissimo cane. Non son sicura se sia o no veramente un cane, ho qualche dubbio ma prima di rispondergli aspetto che si avvicini, ho una gran voglia di accarezzargli il pelo morbido e setoso e cosi, mi inginocchio intanto per poterlo fissare negli occhi, con la mano protesa verso l'esemplare pronta a farmi riconoscere. Non so nemmeno se sia abbastanza docile, la stazza anche se non enorme mi preoccupa un po', non ci vorrebbe molto a buttarmi giu', ma attendo che si avvicini cosi' da poter infine giocare con lui.


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#11 Il 09-10-2021 a 15h06

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
PRATO

Ascolto attentamente le parole di Colleoni:

"Che ci sia cascato realmente? Forse sospetta che sia umana, del resto è improbabile che un famiglio si allontani dal proprio padrone... Salvo che questi non abbia la giusta padronanza dell'incatesimo di evocazione.
Mm,che mi stia mettendo alla prova? E va bene, vediamo un po' chi la spunterà prof." penso, abbastanza divertita dalla sfida.

Quindi, quando Ylla si avvicina per accarezzarmi, annuso la mano che mi porge e poi lascio che lo faccia; scondinzolo e uggiolo, felice.

"Sarò pure umana, ma in forma animale la mia natura razionale combatte con l'istinto; ci vuole molto esercizio per riuscire a controllarsi e io ho ancora tanto da imparare.
Tuttavia, non disdegno di lasciar prevalere l'istinto, quando si tratta di cose innocue e questa lo è.
Le carezze mi piacciono e anche il gioco, perciò perché no?“ penso, lasciandomi accarezzare volentieri.


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#12 Il 09-10-2021 a 15h40

Che classe
albanera
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Ylla
Prato
Istintivamente da sempre vado piu' d'accordo con gli animali che con gli umani. Da sempre. La mia specie o tutto cio' che si avvicina ad essa ,la sento lontana.
Forse per questo, ignoro volontariamente l'indagine su chi sia veramente e ne provo invece appagamento nello strofinare dolcemente con la mano il suo pelo.

Sembra apprezzare le carezze ed è reciproco, quasi dimentico che li con noi c'è un' altra persona che sembra non essere del tutto convinto, ma è bonario nei suoi confronti per questo decido su due piedi che quell'esemplare va premiato.
Ricordo che in cucina ho ancora un'ottimo spezzatino, non si tratta di avanzi, ma di un piatto che preparo in abbondanza, e che tengo nel frigo. Faccio sempre cosi, perchè in genere al personale della cucina e della mensa quasi non viene concesso di pranzare. Ho assistito una volta ad una scena deprecabile, in cui un'altra aiuto cuoca incinta, aveva avuto voglia di un assaggio di arrosto e gli fu negato.. Da allora ho preso l'abitudine di lasciare alcune porszioni di pasti, nel frigo, conservati sotto e riposti nei posti piu' disparati, con le scritte fasulle cosi da non creare sospetto. Ho avviasto chiunque in quella cucina che se avessero voluto, qualcosa l'avrebbero trovata . Per questo, adesso invito silenziosamente con un cenno del capo l'amico a quattro zampe a seguirmi e cosi avro' anche la possibilità di mettermi in quel'angolino infondo alla cucina, per poter fumare in santa pace la mia sigaretta. Infondo un animale non potra' mai fare la spia ,mi dico. Il pensiero viene subito interrotto dal ricordo che non siamo soli. Ci penso un po' ma neanche tanto, in frigo ho anche una bella fetta di torta,(per ogni evenienza xD). Quindi estendo l'invito anche al prof. e tutto sommato non rinuncio all'idea di fumarla anche davanti a lui. Infondo è un suo regalo, non fara' la spia, e non mi sembra nemmeno la persona che lo fa in altre circostanze. Proprio no!


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#13 Il 09-10-2021 a 15h59

Fusion
Nietzsche
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Elio Colleoni
PRATO


Ylla fa un gesto al cane e chiede a me di seguirla verso le cucine. È possibile che voglia dargli qualcosa da mangiare, probabilmente fuori dagli occhi dello chef, che mi è sempre sembrato estremamente severo (ma nulla da dire sulla sua cucina). E poi vedo che osserva con interesse la sigaretta di tè... Beh, come darle torto.
Non posso che accodarmi, comunque, dato che in fin dei conti tra una cosa e l'altra mi è venuta fame e quando ho fame mi esaspero fin troppo facilmente. Così magari riesco a capire anche un po' meglio chi potrebbe essere questo animale.
Mi avvicino alla cuoca, sempre mantenendo le distanze, e riesco a percepire un vago odore di soffritto provenire dai suoi vestiti.
Questo aumenta ulteriormente la mia sofferenza. Lo stomaco mi si stringe ancora di più e comincio a marciare verso le cucine.

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#14 Il 13-10-2021 a 12h16

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Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

PRATO



Ho appena finito le mie lezioni della giornata e, come avevo deciso prima, mi dirigo finalmente verso il prato. Siamo già a metà ottobre e in genere fa piuttosto freddo ma oggi, nonostante un leggero vento, le temperature sono un pochino più alte e c'è un bel sole che scalda. Mi tolgo la giacca della divisa e la stendo per terra, rimanendo con la camicia a maniche lunghe. Mi ci siedo sopra e apro il libro di storia, iniziando a rileggere i capitoli che ha spiegato oggi. Ogni tanto alzo la testa e chiudo gli occhi, facendomi scaldare dal sole. Mio fratello dice sempre che sono un po' come un gatto e in effetti è vero: passerei le ore sdraiato al sole.


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#15 Il 13-10-2021 a 16h31

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Calliope98
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Jasmine Alfieri

PRATO

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Scheda


Quel pomeriggio avevo deciso di passarlo all’aperto, presto avrebbe iniziato a fare freddo e non avevo voglia di chiudermi già da ora in biblioteca, volevo sfruttare le ultime belle giornate di sole.
Nella mia borsa avevo portato un telo, alcuni libri, il pc e qualcosa da mangiare presa di sfuggita in cucina.
Scelsi un posto dal quale si poteva vedere il campo sportivo, stesi il telo sotto l’albero, sistemai sopra la bottiglietta d’acqua e il pacco di biscotti che mi ero portata e poi mi sedetti, presi il libro che stavo leggendo e con le spalle poggiate contro l’albero mi immersi nella lettura.
Un soffio di vento mi causò un leggero brivido di freddo, per fortuna sotto la gonna corta avevo le parigine che mi tenevano calda, ma avevo dovuto abbandonare le mie converse azzurre, troppo leggere per quel periodo, per far spazio alle mie dr Martens nere, inoltre avevo preferito indossare il maglione smanicato invece della giacca, era più comodo.
Mi piaceva passare del tempo a leggere sotto gli alberi, era dal primo anno che lo facevo, ed era sotto quegli alberi che avevo preso l’idea di scrivere un blog.


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#16 Il 13-10-2021 a 16h46

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

PRATO



Ho deciso che ormai, dopo quattro ore a leggere e rileggere gli stessi paragrafi per la verifica, posso anche fare basta e rilassarmi un po'. Il vento inizia a tirare un pochino troppo forte per la semplice camicia leggera, quindi mi alzo e mi rimetto addosso la giacca, controllandola prima per bene alla ricerca di macchie d'erba.
Faccio quasi per tornarmene dentro la scuola e verso il dormitorio, quando vedo una sagoma familiare seduta sotto un albero a leggere.

Mi avvicino. -Ehi Jasmine- la saluto con un sorriso e un cenno della mano -Come va? Anche tu qua fuori a goderti le ultime belle giornate?-


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#17 Il 13-10-2021 a 16h54

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Jasmine Alfieri

PRATO


Ero talmente concentrata nella lettura del mio libro da non preoccuparmi di quello che mi succedeva attorno, mi riscossi quando sentì una voce familiare dire il mio nome, mi voltai ed vidi Nikolas salutarmi sorridendo.

-Ciao Nikolas!-

Ricambiai il saluto sorridendo a mia volta e chiudendo il libro assicurandomi di non perdere il segno, per fortuna avevo il mio “segnalibro intelligente” come mi piaceva chiamarlo, che segnava non solo la pagina, ma anche la riga dove ero arrivata.

-Non mi lamento, finché posso godermi ancora qualche pomeriggio all’aperto ne voglio approfittare, tu invece stavi facendo una passeggiata?-


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#18 Il 13-10-2021 a 17h06

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

PRATO



Vedo Jasmine che si volta e ricambia il mio saluto con un sorriso. Chiude il libro e lo prendo un po' come un invito ad accomodarmi, quindi mi siedo vicino a lei, almeno per parlare più comodamente.

-No, mi ero messo a rileggere un po' storia: fra qualche giorno abbiamo la verifica e questa mattina ero mezzo addormentato e non ho seguito molto- ammetto con una risata un po' imbarazzata -Quindi mi sono rimesso in pari-

E poi, giusto perché sono curioso, aggiungo -Cosa stavi leggendo?-


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#19 Il 13-10-2021 a 17h43

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Calliope98
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Jasmine Alfieri

PRATO


Nikolas si sedette accanto a me, con mio immenso sollievo dato che credevo non avesse capito il mio gesto d’invito, e mi raccontò di essere lì per studiare

-In effetti anche a me piace venire qui a studiare, mi rilassa e mi concentro meglio, soprattutto prima di una verifica-

L’attenzione del mio interlocutore si spostò sul libro che tenevo ancora sulle gambe

-Un libro di Stephen King, uno dei pochi che ancora non ho letto, si chiama “Pet Sematary”, quando si avvicina halloween ho sempre voglia di leggere qualcosa del maestro dell’horror-


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#20 Il 13-10-2021 a 18h00

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

PRATO



Jasmine mi risponde e io annuisco. Ovviamente conosco Stephen King, ma l'horror non è proprio il mio genere e non ho mai letto niente di suo. Ho smesso di vergognarmi di affermarlo diversi anni fa ormai.

-Onestamente non conosco questo libro, di cosa parla? In realtà non ho proprio mai letto niente di Stephen King. Non sono un fan dell'horror- le rispondo. E poi continuo -Preferisco il fantasy, ma spazio abbastanza. Spesso mia cugina mi consiglia dei libri e se la trama mi interessa li leggo anche io. Stessa cosa mio fratello. Finisce sempre che ho una lista incredibile di libri da leggere e mai abbastanza tempo- concludo, con un'altra risata.

E dopo un po' aggiungo -E tu, hai qualcosa da consigliarmi? Lo aggiungo alla lista e giuro che lo leggerò-


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#21 Il 13-10-2021 a 18h52

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Calliope98
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Jasmine Alfieri

PRATO


Non mi stupì delle parole di Nikolas, neanche io impazzivo per gli horror, ma mi piaceva almeno una volta l’anno calarmi in quelle atmosfere cupe e terrificanti.

-In realtà sono ancora ai primi capitoli, da quello che ho capito parla di una famiglia che si trasferisce e deve risolvere il mistero di un cimitero indiano-

Quando poi fece riferimento alla lista risi anche io, a quanto pare non ero l’unica ad avere quel problema

-Ti capisco, non sai quanti libri ho da leggere, ma il vero problema è che non riesco a non comprarne altri, se ne vedo uno che mi piace devo prenderlo è più forte di me, per fortuna sto riuscendo a tornare in pari-

Alla sua domanda iniziai a riflettere, c’erano così tanti libri che potevano piacergli

-Mh…hai detto che ti piacciono i fantasy, allora ti consiglio “Il circo della notte” di Erin Morgensten, l’ho recensito qualche settimana fa sul mio blog-


https://i.imgur.com/0GAd5EF.png

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#22 Il 13-10-2021 a 19h28

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Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

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Anche Jasmine si mette a ridere quando parlo della famosa lista, evidentemente non sono l'unico ad avere un'infinità di libri da leggere.

Rido un po' al suo commento -Hai ragione, anche per me è un po' così. Molti dei libri che ho devo ancora leggerli, purtroppo. Ma pian piano mi sto mettendo in pari anche io-

Sentendo la sua proposta, aggiungo -Erin Morgenstern, eh? Non ho ancora letto niente di suo, ma ho già in lista "Il mare senza stelle", la trama mi è sembrata particolarmente interessante! Aggiungerò anche questo, grazie - le sorrido. E poi, un po' a battuta, concludo -Dovrai farmi leggere il tuo blog-


https://i.imgur.com/ZPUDHvZ.gif

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#23 Il 13-10-2021 a 19h38

Prezzemolina
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Kokoro Taira
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Faccio una doccia bollente (ai limiti dell'ustione, per dir la verità), ma relativamente breve; mi rivesto con la divisa, poi piego la tuta alla ben e meglio e la infilo nel borsone, insieme all'accappatoio umido.
Successivamente, vado verso la zona dei lavandini e recupero uno dei phon posizionati al lato di ciascuno di essi; srotolo la tovaglia che avevo in testa a mo' di turbante ed inizio ad asciugarmi i capelli.
Una volta finito di rendermi presentabile, mi siedo sulla panca di legno, poso l'asciugamano dentro al borsone, recupero l'occorrente per la manutenzione e la pulizia della katana e mi metto al lavoro.

Rimuovo gli eventuali residui di olio con della carta e distribuisco la polvere lucidante, picchiettando l'uchiko* che la contiene sulla lama; in seguito strofino la polvere sulla lama usando della carta pulita e seguendo un'unica direzione, dalla base verso la punta per tutta la sua lunghezza.
Infine, metto un po' d'olio su un panno di cotone e lo passo sulla lama per distribuirne una patina protettiva su tutta la sua superficie; ripongo la katana nel saya* e ripongo di nuovo quanto utilizzato e la carta sporca nel borsone.

"Più tardi dovrò buttarla e lavare il resto." penso, mentre mi metto il borsone sulla spalla sinistra.

Con passo leggero (l'esercizio fisico risana), mi avvio fuori dagli spogliatoi, tenendo la spada appoggiata sulla spalla destra.
Sto attraversando il parco, ormai vicina alla scuola, quando noto due figure famigliari sedute sotto ad un albero.

- Nik, Jasmine, konbanwa - dico, alzando un po' la voce e salutando con la mano libera.

*uchiko = palla di cotone che contiene e dispensa polvere lucidante
*saya = fodero in legno
*konbanwa = buona sera

Spoiler (clicca per vedere)


https://i.ibb.co/qrBd3d2/IMG-20220808-WA0007.jpg

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#24 Il 13-10-2021 a 19h55

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Jasmine Alfieri

PRATO


Fui contenta di vedere che la mia proposta era piaciuta

-Anche io ho in lista quel libro, è un genere che mi piace parecchio il suo, per quanto riguarda il mio blog non so quanto possa piacerti, lo scrivo per hobby e non è seguitissimo, si chiama “Tra le pieghe dei racconti”-

In realtà parlare del mio blog mi imbarazzava un po’, non ero un’esperta, era una cosa che facevo per divertirmi e passare il tempo.
La mia attenzione fu poi attirata da una voce, mi voltai e vidi Koko salutare me e Nikolas da lontano

-Ehi Koko,come stai?-

Solo allora mi accorsi che si era fatta sera e probabilmente era quasi ora di cena.


https://i.imgur.com/0GAd5EF.png

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#25 Il 13-10-2021 a 20h10

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Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

PRATO



Mi dice il nome del suo blog e le rispondo sorridendo -Beh ci darò sicuramente un'occhiata, magari trovo qualche libro che mi interessa-

Poi sento una voce ben nota che ci saluta da lontano e mi volto, riconoscendo la sagoma di Koko con un borsone in spalla.

-Ehi Koko! Come va? Torni dell'allenamento?- le chiedo, salutandola di rimando con un sorriso.


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