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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#76 Il 24-11-2021 a 21h32

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
MENSA


Era ora di cena e io non vedevo l'ora di mangiare la mia pizza. Il mercoledì è compresa nel menù, per chi vuole, ed è proprio una pizza vera, non quelle che di solito distribuiscono nelle mense scolastiche, che sono più che altro delle strisce di focaccia con sopra un po' di pomodoro e mozzarella.
Ordinai una boscaiola e attesi pazientemente che mi venisse preparata, sotto lo sguardo vigile dello chef. Mi appoggiai al muro e controllai gli ultimi messaggi: ultimamente tenevo più spesso il telefono sott'occhio perché avevo ripreso i contatti con Mic, Al e la Miri. Avevamo un gruppo dove perlopiù condividevamo meme e cose che ci interessavano, ma chiacchieravamo anche spesso delle nostre cazzate. In questi giorni il tema erano le ultime conquiste di Mic, una sirena e un tritone in una relazione poliamorosa. Lui era contentissimo ed esaltatissimo dalla parte pratica.
"No vabbè voi non avete idea di cosa facciano con le code..." alzai gli occhi al cielo e mi ritrovai di fronte Irina.
- Ciao Elio - mi salutò, occhieggiando verso il telefono. Bloccai subito lo schermo e me lo infilai in tasca. Meglio non rendere pubbliche certe cose.
- Ciao Irina - le risposi, facendo finta di nulla. - Quindi adesso mi chiami per nome? -
Lei mi sorrise.
- Beh, dato che insistevi, ho deciso che era meglio così -
Feci un segno di assenso con la testa.
- Ci sta -
Effettivamente notavo un modo di fare diverso: era molto più spigliata e piena di vita. L'avevo vista scherzare spesso con gli altri professori e ragazzi, anche se pareva essere diventata più esigente con questi ultimi, almeno a quanto avevo percepito a lezione. Casualmente la incrociavo sempre verso sera: non mi era più capitato di vederla prima delle 5-6 del pomeriggio.
Le chiesi se avrebbe preso la pizza e lei mi disse che avrebbe preso una Misteriosa, che sostanzialmente dipendeva dal mood del pizzaiolo, ma era sempre rigorosamente piccante. Ogni volta cambiava, ma era sempre molto buona. Attendemmo ancora per qualche minuto e, infine, ricevemmo il nostro ordine.
Andai a sedermi al mio solito posto e lei mi seguì. Non feci commenti, anche se tutto sommato ero dell'umore giusto per fare due chiacchiere, quindi la cosa non mi disturbò.
- Posso sedermi? - mi chiese con noncuranza.
Alzai le spalle.
- Fai pure, certo -
- Bravo, tanto anche se avessi detto di no l'avrei fatto comunque -
Mi sfuggì un sorrisetto divertito.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 24-11-2021 a 21h33)

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#77 Il 29-11-2021 a 21h16

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
MENSA


Ero seduta ad un tavolo in fondo alla sala, completamente sola, la mente persa dietro i soliti pensieri.
Distrattamente, presi una cucchiaiata di panna cotta con gelé di lamponi e la portai alle labbra, sospirando di piacere.

"Per fortuna che esistono i dolci!" pensai, prendendone un altro po'.


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#78 Il 29-11-2021 a 22h13

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

MENSA

Ormai era da un po' che avevo ricominciato ad aiutare nella cucina della scuola e mi sentivo piuttosto contento anche se a volte c'erano dei giorni impegnativi. Come quel giorno. Dopo aver servito alla mensa con gli altri, toccò a me sparecchiare e pulire le eventuali rimanenze. C'erano giusto rimasti alcuni dolci e decisi di metterli da parte nel caso qualche ritardatario li avesse ancora voluti. Mi affacciai alla sala e notai Kokoro in un tavolo piuttosto isolato e dato che mi sembrava un po' giù pensai di raggiungerla. Mi tolsi il grembiule e con ancora la divisa da cuoco addosso mi sedetti al suo tavolo portando un altro dolce, uno per lei e uno per me. Lei ne stava già mangiando uno ma sapevo che era una ragazza molto golosa quindi pensai che le avrebbe fatto piacere. Questa era una delle poche cose che sapevo di lei.
-Hey Kokoro-
Le dissi con un sorriso accomodandomi al suo tavolo.
-Come va?-


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#79 Il 29-11-2021 a 22h43

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Vilde Revven
MENSA


Era da ormai più di una settimana che dormivo sul sofà dell'aula di letteratura. Non era comodo ed era troppo corto per la mia altezza, ma probabilmente era solo questione di abitudine. Per il momento, comunque, mi irritava svegliarmi sempre con le gambe doloranti e avere un'espressione di perenne stanchezza sul volto, ma non mi lamentavo. Prima di arrivare al livello del professor Colleoni, ci sarebbe voluto ancora molto tempo.
Mio padre non era rimasto del tutto soddisfatto dalla sequela di informazioni che gli avevo fornito, ma d'altra parte non avevo potuto fare di meglio. Mi aveva detto di concentrarmi sullo scoprire di più su quanto era successo a Colleoni e al misterioso anello di Isabella Grimaldi, ma al momento non era un'opzione contemplabile.
Purtroppo, il professor Colleoni mi aveva scoperta.

Come suo solito, non era stato rigido. Mi aveva chiesto se avessi fatto qualche incantesimo durante la festa di Adriel Morgan - il pensiero del ragazzo mi stimolava ricordi contrastanti - ed io, incapace di mentire all'autorità, mi ero sentita in dovere di confessare tutto. Per certi versi era anche stato "liberatorio". Colleoni non aveva replicato per qualche minuto; poi mi aveva chiesto perché l'avessi fatto. Non volevo rispondergli, ma alla fine sapevo che non avrebbe portato nulla di buono quell'atteggiamento omertoso.
"Per mio padre", gli avevo risposto, spiegandogli in poche parole che cosa voleva sapere e perché poteva essere importante. Alla fine dei conti, mio padre difendeva le persone, non voleva far loro del male. Io avevo fatto tutto questo perché era giusto, no? Ero stata lo strumento di mio padre, anche se mi aveva fatto stare male, per uno scopo più grande.
La risposta di Colleoni mi aveva spiazzato.
"Revven, guarda che tu non sei la serva di nessuno. Devi fare quello che ritieni giusto tu, non quello che gli altri pensano che sia giusto".
Alla fine, anche se avevo fatto un incantesimo illegale, era stato clemente, o forse molto furbo: visto che ero la più brava della classe nella sua materia, aveva deciso di mettermi in punizione aiutandolo a correggere i compiti degli anni precedenti per un mese. Fortunatamente non dovevo assegnare voti: era molto più largo di voti di quanto non lo sarei stata io.

L'aspetto migliore era che la mia compagna di stanza non mi aveva più detto nulla. A lezione mi sedevo sempre in ultima fila, in modo che non mi vedesse, e andavo a recuperare ciò che mi serviva nella mia vecchia camera assicurandomi che lei non ci fosse. Non avrei mai sopportato i suoi sguardi accorati e giudicanti e non volevo rispondere alle sue domande, quindi era meglio così. E poi mi ero convinta che non mi mancasse affatto, anche se forse non era del tutto vero.

Riflettendo su queste ultime vicende, mi avviai verso la mensa. Era ora di cena ed era piuttosto tardi, quindi pensavo che non avrei incontrato molta gente conosciuta, ma mi sbagliavo: mentre stavo andando a riempirmi il vassoio, vidi Kokoro e Adriel parlare fra di loro. Feci finta di nulla e mi posizionai dalla parte opposta della sala.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 29-11-2021 a 22h46)

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#80 Il 29-11-2021 a 23h06

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
MENSA


Venni riscossa dai miei pensieri da una voce familiare e, sollevando gli occhi, incrociai quelli allegri di Adriel.

-Hey Kokoro, come va?- mi chiese con un sorriso, accomodandosi al mio tavolo.

- Oh, ciao Adriel.
Tutto bene, grazie. Tu come stai? Come è andato il turno? - domandai a mia volta, occhieggiando spudoratamente i due dolci che aveva appoggiato sulla liscia superficie in legno.

Resistetti giusto il tempo di ascoltare come fosse andata la sua giornata, poi chiesi:

- Quello è per me? - indicando uno dei dolci.

Lui annuì, facendo la felicità mia e del mio stomaco (sentivo di avere ancora uno spazietto da riempire).

- Mm, mi sa che dopo questo pensiero gentile non posso più tenerti il muso per la sera della festa - dissi scherzosamente, facendogli l'occhiolino.

Il mio buon umore, tuttavia, dimunuii di una buona tacca, quando vidi una certa persona fare il suo ingresso in mensa e prendere posto ad un tavolo defilato.

"Quella stupida di Vilde!
Mi sta ancora evitando. " pensai stizzita, affondando il cucchiaino nel dolce e riducendo in una moltiglia informe il povero pezzetto di torta.

Dopo quello che era successo alla festa, avevo riflettuto su tutta la faccenda a mente fredda e qualcosa non mi quadrava.
Perché Vilde non avrebbe dovuto chiedermi direttamente le informazioni che voleva?
Era vero che non avevamo più toccato l'argomento, se non (appunto) la sera della festa, ma sapeva che avrei voluto parlarne con lei.
Perché per lei era così importante ottenere (e pure in fretta) quelle informazioni, tanto da non poter aspettare il nostro confronto e ricorrere a metodi così estranei alla sua natura?

“Basta, sono stufa: avrò le mie risposte, dovessi anche fare una sfuriata qui in mensa." pensai, mollando il cucchiaino e alzandomi di scatto.

- Scusami, Adriel, ma ho una stupida da riportare alla ragione. - e detto questo marciai dritta dritta verso il tavolo di Vilde.

Mi piazzai davanti a lei in un nano secondo, impedendole ogni possibilità di fuga.

- Si può sapere perché mi eviti? -

Ultima modifica di Clio79 (Il 29-11-2021 a 23h10)


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#81 Il 29-11-2021 a 23h20

Fusion
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Vilde Revven
MENSA


Avevo appena cominciato la mia cena a base di zucca al forno e ceci che Kokoro mi si parò davanti. Evidentemente non ero stata abbastanza brava a non farmi notare, che stupida.
Ebbi la tentazione di ignorarla e non risponderle, ma mi sembrava così sull'orlo della rabbia da potermi rovesciare la cena addosso e, siccome odio gli sprechi, decisi di risponderle in maniera neutra, come mio solito.
- Pensavo che fossi arrabbiata e che avresti voluto cambiare compagna di stanza dopo i fatti della festa, quindi ho levato il disturbo prima che tu potessi darti pena -

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#82 Il 29-11-2021 a 23h21

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

MENSA

Kokoro mi rispose che stava bene poi mi chiese come era andato il mio turno in mensa.
-Stancante, ma non mi lamento-
Sorrisi e quando mi chiese se l'altro piattino con il dolce era per lei annuii. La rossa non se lo fece ripetere due volte e prese a mangiarlo con gusto dicendo anche che così poteva anche perdonarmi per non averla aiutata a pulire alla festa. Ah già... Alla fine dopo quello che era successo me n'ero dimenticato e avevo finito per andare a letto senza pulire. Mi sentivo un po' in colpa ora che ci pensavo.. Di sicuro però Nikolas doveva averla aiutata. In ogni caso proprio la ragione per cui non avevo risistemato quella sera si palesò come un fulmine a ciel sereno. Guardai Vilde andare a prendere la poca roba da mangiare rimasta e Kokoro mandare in pappa la torta. Mi disse poi che aveva una bizzarra questione da fare. Non dissi niente mentre la vedevo dirigersi verso Vilde e sospirai appena. Anche se io avevo fatto di tutto per far finta che quella notte non fosse successo niente, Vilde sembrava aver evitato tutto e tutti. Forse era di questo che voleva parlarle Kokoro.


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#83 Il 29-11-2021 a 23h47

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
MENSA


- Sai, Revven, non avevo mai pensato che tra i tuoi difetti ci fosse la presunzione, ma mi sa che sbagliavo.
Non credo che tu mi conosca così bene da poter sapere con certezza a cosa penso. - dissi stizzita.

Poi sospirai, cercando di tenere a bada la rabbia che stava velocemente montandomi dentro. Scostai una delle sedie e mi sedetti in modo tale da poterla guardare dritta negli occhi.

- La sera della festa ero davvero molto arrabbiata con te, ciò non di meno non avrei dovuto giustificare un mio comportamento scorretto mettendo in evidenza il tuo.
Per il biglietto che ti ho scritto e per aver letto la lettera, mi scuso: ho sbagliato e (un po') me ne pento.
Riflettendo sui fatti a mente più lucida, ho capito che qualcosa non andava: sei, nel bene e nel male, un tipo diretto e certi mezzucci non si adattano per nulla ai tuoi modi franchi e schietti.
Per questo volevo parlarti, ma tu hai preso ad evitarmi! Non sai che è pericoloso portare una kitsune all'esasperazione? Volevi finire a fettine?
E smettila di fingerti indifferente!
Se lo fossi davvero, saresti rimasta a dormire in stanza fregandosene di quello che pensavo o volevo - continuai, perdendo la calma giusto alla fine.

Ultima modifica di Clio79 (Il 29-11-2021 a 23h49)


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#84 Il 30-11-2021 a 00h21

Fusion
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Vilde Revven
MENSA


Guardai con sufficienza Kokoro montare gradualmente su tutte le furie. Si vedeva proprio che era preda di istinti animali propri del suo essere kitsune. A me, sinceramente, faceva un po' pena, anche se dovevo ammetterne la potenza. Ad ogni modo, non mi impressionava affatto: ero abituata all'idea di fronteggiare la sofferenza fisica e la morte, mi avevano abituata fin da piccola. Per quanto fosse fastidioso ammetterlo, temevo molto di più un collasso emotivo.
Purtroppo, per quanto apparissi controllata, le parole della mia vecchia compagna di stanza mi avevano veramente seccato.
- Non vedo perché dovrei dire le mie ragioni ad una ficcanaso come ti sei dimostrata, così magari poi le vai a raccontare in giro ai tuoi amichetti - risposi implacabile.
- Comunque, se ti senti così desiderosa di dovermi dimostrare qualcosa, fa' pure. Non mi impressioni affatto. Ma non adesso, o sei così poco in grado di controllarti da cercare una punizione gratuita? Troviamoci stanotte nel campo sportivo. Adesso lasciami finire di mangiare e non disturbarmi più -

Continuiamo domani come se fosse sempre il 29 novembre

Ultima modifica di Nietzsche (Il 30-11-2021 a 00h38)

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#85 Il 30-11-2021 a 14h06

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
MENSA


Nell'udire quelle parole, il fuoco della rabbia si trasformò in una gelida furia; la sentii percorrermi la spina dorsale, su su fino al cervello, togliendomi per qualche momento la capacità di pensare.
Rimasi zitta e immobile, incapace di reagire, ad osservare l'altra riprendere a mangiare la sua cena vegetariana.
Dopo qualche minuto che mi parve infinito, aspirai faticosamente ossigeno, mi alzai e prima di allontanarmi le dissi:

- Sai, Vilde, nonostante mi ripetessi che il nostro rapporto non potesse proprio classificarsi come amicizia, sotto sotto ho sempre pensato che anche tu fossi una dei miei "amichetti".
Proprio per questo avrei voluto parlare con te di quanto successo alla festa e anche senza ottenere nessuna informazione in cambio, perché non ti ritenevo capace (o non volevo ritenerti capace) di simili bassezze. -

Sentii il fiato mancarmi, quindi feci una pausa, cercando di incrociare i suoi occhi.

- E poi, chissà? Avresti potuto passare sopra al mio ficcanasare, come io sono passata sopra al fatto che mi hai ingannata e hai tradito la mia fiducia.
A quanto pare mi sbagliavo e su tutti i fronti... in effetti, mi sono proprio dimostrata essere la creatura intellettualmente inferiore e guidata dagli istinti che hai sempre pensato io sia. - continuai, ridendo senza allegria e asciugando rapidamente una piccola lacrima che (maledetta) stava cercando di rotolar via.

- Bene, in ogni caso accetto la tua sfida: ti aspetto al campo sportivo. - e me ne andai, senza voltarmi indietro.

Spoiler (clicca per vedere)

Ultima modifica di Clio79 (Il 30-11-2021 a 14h10)


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#86 Il 30-11-2021 a 22h22

Superstar
blairwnice
Senti NANA... ❤
Luogo: Roma
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Isabella Grimaldi
Mensa


stavo consumando il mio pasto, quando ad un tratto sobbalzo dalla sedia. Koko e Vilde...sembravano litigare.. dopo poco potevo anche cancellare la parola "sembrare" un animato scontro, era impossibile non ascoltarle anche volendo. Il tempo era ancora la festa e qualcosa di loro di privato. Koko sembrava diversa, non l'avevo mai vista così e non avrei mai pensato di poterla vedere così, ero molto dispiaciuta, di certo ero dalla sua parte, a prescindere, non solo perchè la consideravo un'amica ma anche perchè l'altra ragazza in questione era Vilde e non riuscivo a perdonarla, in realtà non ci avevo neanche provato ma per ora non ne sentivo necessità. Poi un guanto di sfida "lo scontro sarà magico? o vogliono fare a botte?" mi avvicino a Koko, non dico nulla, non mi intrometto ma lancio uno sguardo molto arrabbiato verso Vilde.


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#87 Il 30-11-2021 a 22h34

Fusion
Nietzsche
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Vilde Revven
MENSA, poi STANZA, infine CAMPO SPORTIVO


Kokoro se ne andò e vidi avvicinarsi a lei Isabella Grimaldi. Aveva un'espressione risentita nei miei confronti. Mi sentii un poco in colpa per lei: non pensavo che avrebbe avuto una reazione così estrema. Alla fine io cercavo solo di ottenere informazioni senza fare del male a nessuno. Distolsi lo sguardo e finii la mia cena meno in tranquillità di quanto avessi sperato.
Le parole di Kokoro mi avevano stupita: dal suo atteggiamento non mi sembrava affatto disposta a "passare sopra" la mia ricerca di informazioni, anche se così aveva affermato. Inoltre, non capivo proprio come potesse avermi considerata una dei suoi amici. Era tutto molto surreale. Effettivamente, Kokoro Taira non era una persona che sapesse molto tenere sotto controllo le proprie emozioni.
Ero stata una sciocca a darle corda, comunque. Perché in alcune occasioni mi capitava a mia volta di perdere la calma così? In ogni caso, al campo sportivo avrei dovuto trovare un modo per renderla inoffensiva e andarmene prima che qualcuno ci trovasse e mi desse un'altra punizione. Non volevo farle del male, semplicemente desideravo essere lasciata in pace, in solitudine, in modo da non dovere niente e non affezionarmi a nessuno.

Ripassando mentalmente gli incantesimi che mi sarebbero serviti per lo scontro, salii rapidamente in camera. Kokoro non c'era. Recuperai rapidamente l'uniforme dei Revven, una speciale armatura sottile e flessibile ma piuttosto resistente che la mia casata aveva sviluppato come protezione durante le missioni, e il mio tabarro. Entrambi avevano lo stemma dei Revven, il corvo bianco, di cui andavo molto fiera.
Mi cambiai in bagno, dopodiché aspettai per un po' in biblioteca. Infine, scesi nel campo sportivo. Il tabarro era molto caldo, perciò non soffrivo la temperatura, ma sentivo comunque una sorta di gelo nel petto.

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#88 Il 30-11-2021 a 23h06

Prezzemolina
Clio79
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Messaggi: 2 191

Kokoro Taira
MENSA + STANZA DI KOKO E VILDE + CAMPO SPORTIVO


Prima che uscissi dalla mensa, venni raggiunta da Bella.
Ero sorpresa di vederla; probabilmente si trovava in mensa per la cena e aveva assistito "all'animato scambio di battute tra me e Vilde... Come mezza scuola.
In ogni caso, la sua vicinanza riuscì a placarmi un po'; le presi la mano, la strinsi leggermente e, senza dire nulla, mi incamminai fuori dalla mensa.
Presi il corridoio che ci avrebbe portato all'ala dei dormitori, poi aspettai che fossimo abbastanza lontane dalla sala per dire:

- Sto bene Bella, non devi preoccuparti per me. Sai, in realtà non è nemmeno la prima volta che litighiamo, ma ammetto che è una delle poche in cui sono seriamente arrabbiata con lei. Quella usuratonkachi di un'elfa alta! - sbottai, stringendo la mano libera in un pugno e conficcandomi gli artigli nella carne.
Attesi qualche secondo, poi continuai:

- Mi ha sfidato ad un duello con le spade, per questo sto andando in stanza: devo recuperare Kaguya.
Non ti chiederò di seguirmi al campo sportivo, potrebbe essere pericoloso, ma devi promettermi che non avvertirai i professori. -

Ottenuta la sua promessa di mantenere un silenzio di tomba su tutta la faccenda e la sua ferma intenzione di seguirmi, ci dirigemmo insieme al campo sportivo, subito dopo aver recuperato katana e occorrente per la manutenzione.
Attesi l'arrivo di Vilde preparando la spada, una buona pratica per tenere la mente occupata e concentrata sul duello; Bella rispettó la mia volontà di rimanere in silenzio, ma non poté trattenere un verso di stizza alla vista dell'altra ragazza.
Fu come un segnale.

- Dunque, sei venuta.
Bene, spero che tu sia davvero pronta! - le
gridai, puntandole contro la spada.

Assunsi una posizione di combattimento, poi molto velocemente, le andai incontro sferrando il primo colpo di quel duello.

Ultima modifica di Clio79 (Il 30-11-2021 a 23h08)


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#89 Il 30-11-2021 a 23h20

Superstar
blairwnice
Senti NANA... ❤
Luogo: Roma
Messaggi: 23 858

Isabella Grimaldi
stanza di Koko e Vilde poi campo sportivo


Koko mi prende per mano, quel gesto mi da quel poco di tranquillità per non mettermi in condizione di perdere me stessa in quel vortice di emozioni negative scatenate proprio da VIlde. Fuori dalla mensa Koko mi dice che sta bene, ma non so come non mi convinceva, mi suonavano come parole di circostanza ma non dissi niente, non conoscevo il loro rapporto, ero di certo l'ultima persona che poteva dargli consigli o altro.. Mi chiese di mantenere il silenzio e io non ci pensai due volte - puoi contare su di me- non avrei fatto la spia, dovevano risolverla tra loro, la scuola in questo caso doveva farsi da parte.. "spade" - spero non vogliate arrivare allo scontro all'ultimo sangue- feci una battuta che un attimo dopo non mi sembrò poi così impossibile, gli occhi di Koko erano fiammeggianti.
Arriviamo al campo sportivo e poco dopo arriva anche lei, Vilde..
mi allontanai subito come vidi la lama sguainata, stava succedendo davvero.. spero davvero che la mia scelta di appoggiare Koko non chiamando i prof non i si rivolti contro..


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#90 Il 20-05-2022 a 22h04

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
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Ylla
Cucina

Era ormai maggio inoltrato, pochi giorni ancora e l’edificio si sarebbe svuotato, il caldo in quel luogo era quasi insopportabile. Una primavera anomala nella sua normalità ormai da qualche anno. L’estate sembrava ormai aver preso il pieno possesso di ogni angolo della città e anche della scuola e tutte le magie non sarebbero bastate per abbassare di qualche grado la calura che ormai era diventata opprimente.
Mi affrettai ad usare il telecomando del condizionatore e con aria quasi spiritata e malevola guardai i miei colleghi quasi a voler metterli al loro posto. Nessuno avrebbe potuto dir nulla se ormai in quella stanza era di colpo scesa a 18 gradi. Uno sbalzo termico notevole, quasi un messaggio chiaro su come le cose dovessero girare in quel luogo. Ci avrebbero pensato i fornelli a riscaldare l’ambiente.
Ridacchiai tra me e me quando vidi avvicinarsi Lena, l’aiuto cuoca che era evidente non aveva gradito quell’aria gelida e che presto era stata fermata con un sguardo inceneritore di Mario il macellaio(era l’addetto agli arrosti, un artista nel suo campo) che le intimava di stare al suo posto. Di per sé la situazione era ancor più ridicola perché per tanto tempo avevo contato poco più di niente in quella stanza ma per una serie di strane circostanze, ero ormai persona da tenere quanto meno sott’occhio e da non impensierire e non contraddire, dopo che avevo steso(ma solo a parole) una collega con cui avevo discusso. Nulla di realmente importante ma quella era stata la prima volta che avevo detto la mia senza timore, per tanto tempo ero stata in silenzio e quell’”uscita” aveva probabilmente fatto intendere che anche io se avessi voluto avrei potuto ribattere su un argomento ,qualsivoglia argomento per cui valeva la pena far sentire la mia voce.


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