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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#51 Il 20-11-2021 a 22h23

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
CORRIDOIO + SALA COMUNE


Sentii Vilde seguirmi e sorrisi.
Non ci scambiammo alcuna parola durante il tragitto, ma il silenzio creatosi non era affatto imbarazzante.

In corridoio, quando ormai eravamo vicinissime alla sala comune, incontrammo Nick.

- Ehi, anche tu hai ricevuto l'invito di Adriel? - chiesi, mentre lo stringevo in un breve abbraccio per salutarlo.

Annuì, iniziando a camminare insieme a noi e avviando una vivace conversazione sulle nostre rispettive giornate.
Arrivati nella sala comune, trovammo già uno dei tavoli bassi imbandito con ogni genere di leccornia ed Adriel ad attendere sulla poltrona lì accanto.

- Ciao, Adriel! - dissi, con una nota di evidente entusiasmo nella voce.

Appoggiai i dolci sul tavolinetto, mentre continuavo:

- Spero non ti dispiaccia, ma ho invitato la mia compagna di stanza.
Adriel, ti presento Vilde Revven e Vilde, lui è Adriel Morgan. -

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#52 Il 20-11-2021 a 22h26

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
STANZA PERSONALE


Alla fine, la scorsa notte era stata meno peggio di quello che credevo (e io credevo che avrei fatto secca mia madre, quindi poteva essere solo andare meglio). Lei non aveva voluto sentire ragioni: mi aveva accompagnato nel bosco, aveva tenuto i miei vestiti per la notte - non fatemene parlare, meno male che ero riuscito a tenerla lontano mentre mi spogliavo, altrimenti avrebbe fatto commenti su quanto ero cresciuto e altre cose veramente imbarazzanti che non volevo nemmeno immaginare - e si era appollaiata su un grosso pioppo, rendendosi invisibile con Essere o non essere. Mi aveva raccontato che, quando mi ero trasformato, avevo annusato un po' attorno all'albero, ma poi avevo preferito sfogarmi su un povero cinghiale.
- Per il resto hai corso in giro come un ossesso, sembravi quei cani che vanno fuori di testa dopo aver fatto il bagno - mi aveva detto dopo che ero tornato in forma umana, facendosi delle grasse risate. Le avevo risposto furente che avevo ammazzato tre troll in quella forma e che ero veramente pericoloso, ma lei aveva continuato a ridere, ignorandomi. Nulla sembrava scalfirla, ma mia madre era così.
Alla fine, ero tornato a scuola la mattina presto, che era sabato (cioè oggi). Stavo molto meglio di ieri, ma mi sentivo comunque stanco, perciò passai la mattina a dormire, per schiarirmi le idee. Le rivelazioni di mia mamma erano state importanti e avrei dovuto pensarci con calma. Inoltre, la soluzione di uscire ogni notte di luna piena non era male per evitare danni alla scuola, ma avevo paura di destare sospetti: alla preside avevo detto che i troll mi avevano preso, ma ero riuscito a liberarmi tramortendoli con qualche incantesimo, passando poi la notte in cerca dei miei studenti. Sapevo che poi il corpo docente e qualche agente della polizia magica era andato a controllare i cadaveri, ma non mi avevano fatto domande sullo stato dei corpi, probabilmente perché immaginavano che qualche animale selvatico avesse compiuto quello scempio. Quindi, per ora, non avevano sospetti. Ma che qualcuno uscisse una volta al mese, passando la notte fuori? Era decisamente strano. Forse dovevo inventarmi che avevo un amante (sia con che senza apostrofo)? Che cosa ridicola, io poi.
Passai il resto del pomeriggio a fumare tsuki-cha e a riflettere, finché ad un certo punto non sentii picchiettare alla finestra. Era una colomba bianca, con attaccata alla zampa un messaggio. Aggrottai la fronte, aprendo le imposte e lasciandola entrare. Le grattai il capino, dopodiché presi il biglietto e lei scomparve.
Era un biglietto di Morgan, che mi invitava ad una sorta di festino nel dormitorio degli studenti.
Ripensai alla faccia dolce e timida del ragazzo e non riuscii a trattenere un ghigno. Tra lui e Irina, non sapevo chi si fosse svegliato fuori di più. Ad ogni modo, la richiesta era abbastanza inusuale: agli studenti non era espressamente vietato di fare feste, ma c'era il coprifuoco a una certa ora e mi sembrava ridicolo che una festa di adolescenti finisse presto.
Così, buttai giù due righe:

Ciao Morgan,
grazie per aver pensato a me, ma penso che sarei fuori posto in una festa per studenti. Tra l'altro, in teoria non dovreste finire tardi, ma facciamo finta che tu non mi abbia mai mandato questa lettera, così non dovrò passare a controllarvi.
Easy.


Come al solito, non mi firmai (non potevo certo rischiare che quell'"easy" venisse identificato), ma evocai il mio solito gheppio, così Morgan avrebbe capito il mittente.

Siccome volevate vederla (ma anche no) ecco come mi sono immaginata la mamma di Elio da giovane

Ultima modifica di Nietzsche (Il 20-11-2021 a 22h38)

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#53 Il 20-11-2021 a 22h41

Moderatore
Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

CORRIDOIO, POI SALA COMUNE



Koko ricambia il mio saluto con un breve abbraccio, che ricambio volentieri. Mi chiede se anche io ho ricevuto l'invito di Adriel e annuisco, mentre inizio ad incamminarmi con lei (e con Vilde) verso la sala comune indicata da Adriel.

Arriviamo e, come Koko, anche io appoggio dolcetti e patatine sul tavolo. Fortuna che ho portato qualcosa di salato. Saluto anche io Adriel con un sorriso -Ehi Adriel, come va?-. È da un po' che non ci vediamo e l'ultima occasione non è stata proprio delle più piacevoli.


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#54 Il 20-11-2021 a 22h50

Che classe
albanera
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LERHA
Camera di Lerha e poi sala comune

Si era fatta una certa, era il momento di rientrare, salire in camera, decidere cosa indossare e poi andare alla festa. Almeno quel sabato sarebbe stato leggermente diverso, forse avrei bevuto qualcosa(speravo decisamente non fosse un’aranciata) per una volta non da sola. Ma dubitavo potesse andare così. Ciò’ non di meno, risalii in camera e senza tanto pensarci su, afferrai dall’armadio aperto (nel vero senso della parola) ad occhi chiusi una camicia bianca e una gonna di similpelle. Nulla di esagerato(la “roba esagerata” la indossavo fuori) e infine raggiunsi la sala del dormitorio.
All’interno di essa vi erano gia’ alcuni volti piu’ o meno riconosciuti, salutai con un cenno chi avevo già incontrato e sorrisi apertamente a chi stavo per conoscere. Era un numero sparuto, e di certo non si poteva fare diversamente, infondo non era nemmeno chiaro che quella festa fosse del tutto legale e infondo infondo lo sperai, aveva un “sapore diverso”-Ciao Morgan” alzai la mano in segno di saluto al festeggiato chiamandolo deliberatamente per cognome, avvicinandomi a lui facendomi spazio tra i tavoli imbanditi di dolcetti e stuzzichini senza che la mia mano ne prendesse alcuno per non apparire ineducata.


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#55 Il 20-11-2021 a 23h12

Fusion
Nietzsche
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Vilde Revven
SALA COMUNE


Arrivammo in poco tempo fuori dalla sala comune. Fuori c'era ad aspettarci l'amichetto di Kokoro, Nikolas Axel Fox-Lombardi, che ci salutò.
Nikolas ed io non avevamo un buon rapporto. Non lo odiavo, anzi, mi era assolutamente indifferente, tuttavia Kokoro una volta mi aveva confidato che era un mezzo Normale e questo aveva necessariamente cambiato il mio atteggiamento nei suoi confronti.
Per molti aspetti, io rispetto i Normali e la loro intelligenza, ma è indubbio che siano dei completi inetti nei confronti dei pericoli che il mondo magico può insidiare. Non sanno nemmeno come combattere contro i vampiri, che spesso causano delle stragi tremende nella popolazione Normale, ma è chiaro che sia così: non conoscono la magia. Insomma, loro dovrebbero vivere nel loro mondo fatto di "open space" e "internet" e lasciare alle persone competenti la gestione degli affari importanti del mondo magico.
Ma ci sono persone egoiste che invece pensano che sia una buona idea accoppiarsi e fare figli con i Normali, facendo nascere persone come Nikolas. Non gliene faccio certo una colpa se è così, ma si vede che è poco dotato, proprio a causa del suo sangue. È inevitabile, bisogna accettare le cose come stanno. All'inizio, infatti, avevo anche provato ad aiutarlo, ma probabilmente una volta mi doveva essere sfuggito un commento tipo "Non ti preoccupare, è già tanto che tu riesca ad essere qui, essendo mezzo Normale" e lui se l'era presa a morte. Che cosa ridicola: avevo detto solo la verità.
Ad ogni modo, ricambiai il saluto con il mio solito tono neutro e ci incamminammo. Kokoro si mise subito a chiacchierare con Nikolas di cose che non mi interessavano, quindi io rimasi un poco in disparte. Entrammo nella sala comune, dove ad attenderci c'era un ragazzo, il famoso Adriel Morgan. Non riuscii però a vederlo bene in faccia, perché una ragazza che non avevo mai visto si fiondò su di noi, salutando il giovane in maniera fin troppo esuberante. Mi pareva che puzzasse di alcool, fatto che mi infastidì, ma ovviamente non commentai e non diedi a vedere nulla che potesse far presagire il mio disgusto.

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#56 Il 20-11-2021 a 23h34

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

SALA COMUNE

Aspettai ed aspettai, ad una certa pensai che nessuno sarebbe venuto. Forse non volevano vedermi... Comprensibile. Non ci conoscevamo in fondo così bene. Nel frattempo sentii picchiettare alla finestra, era un piccolo uccellino che mi sembrava di aver già visto da qualche parte. Aprii la finestra, presi il bigliettino che aveva e poi sparì, lo lessi e capii subito che era da parte del Professor Colleoni.  Rimasi un po' deluso ma capii il suo punto di vista. Feci spallucce e misi in tasca il biglietto. Tutto d'un tratto arrivarono diverse persone. La prima tra tutte Kokoro, carina come sempre, che mi salutò con allegria e mi presentò la sua compagna di stanza. Fui interrotto però dal saluto di Nikolas che ricambiai e da quello di un'altra ragazza, piuttosto bella in verità, che non conoscevo, anche se lei sembrava conoscere me. La guardai un attimo confuso. Forse avevo mandato uno dei biglietti nella stanza sbagliata. In ogni caso finché non avremmo fatto troppo casino andava bene una persona in più o una persona in meno. Mi riscossi e guardai la compagna di stanza di Kokoro facendomi avanti. Stava cominciando a crearsi un po' di confusione.
-Come ti chiami scusa?-
Chiesi d'istinto. Era una ragazza alta, dall'espressione un po' fredda... o forse severa. Era molto bella nonostante questo e mi ritenne fortunato di essere circondato da tutte quelle belle ragazze.
-Ah, io sono Adriel Morgan- feci porgendole la mano sorridendo un po' timidamente. Anche se gliel'aveva detto Kokoro immaginavo che il mio nome facesse un certo scalpore. Erano settimane che lo sentivo rimbalzare da una bocca all'altra, sembravo una sorta di celebrità anche se tutta quella attenzione non mi piaceva affatto. In ogni caso ci avevo fatto l'abitudine dopo il rapimento seppure speravo vivamente che l'accaduto sarebbe stato presto dimenticato. Se lo augurava anche la mia mente.


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#57 Il 20-11-2021 a 23h38

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Isabella Grimaldi
sala comune


Ricevo il biglietto della festa. Sono emozionata, in effetti è la prima festa a cui partecipo da quando sono qui, ma dall'entità del biglietto non mi sembrava una festa ufficiale della scuola.. un po mi allarma ma allo stesso tempo mi eccita, non vedo lora di ritrovarmi con gli altri, o almeno spero ci siano "non sarà mica uno scherzo?" mi cambio al volo, e mi precipito dagli altri, ma proprio mentre sono sulle scale mi rendo conto che non ho portato nulla con me, ne cibo ne altro, ormai è tardi per rimediare, spero solo che gli altri siano più organizzati di me. Raggiungo la sala comune, c'è già un bel po di gente, più di quanto mi aspettavo.. pensavo fosse più intima e invece.. -ciao a tutti- abbozzo un sorriso

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#58 Il 21-11-2021 a 00h11

Fusion
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Vilde Revven
SALA COMUNE


Dopo che la ragazza ebbe salutato Adriel Morgan, riuscii a vederlo bene in faccia, perché si presentò, avvicinandosi di qualche passo a me.
Era più basso di me, come buona parte degli umani con cui avevo giornalmente a che fare. Aveva un'espressione timida e delicata, ma anche dolce. Non fu però quello che mi colpì.
Aveva gli occhi rossi.
Di colpo, mi ritornarono in mente i ricordi di quell'estate.

Avevo compiuto diciassette anni quell'inverno, perciò ero pronta per la mia prima purificazione. Mio padre mi condusse in una grande sala della nostra villa e mi disse che avevano catturato un vampiro.
- Adesso è tuo compito porre fine a quella malvagia esistenza - mi aveva detto solennemente.
Entrai nella sala. Avevo la mia spada in mano, pronta a colpire, quando lo vidi.
Il giovane giaceva prono e non potevo vedergli il volto. Come da prassi, gli avevano tagliato le gambe, rendendolo incapace di camminare, se non trascinandosi. Non ci sarebbe però voluto molto tempo prima che si riformassero: dopotutto era un vampiro. Mi avvicinai, girandolo con un calcio, e lo osservai. Era un bellissimo ragazzo, di aspetto poteva avere circa la mia età. La cosa che mi colpii erano i suoi occhi, grandi e lucenti, screziati di rosso, come era normale per i vampiri. Lui mi supplicò di aiutarlo, mi disse che era un vampiro buono, che non aveva mai ucciso nessuno... Sapevo che erano tutte bugie, mio padre mi aveva detto che aveva appena massacrato una famiglia compresa di bambini piccoli. Lo infilzai con Sirte e a quel punto lui cominciò ad insultarmi, dandomi della poco di buono. Io non feci commenti e lo decapitai velocemente. Prima che potesse rigenerarsi, versai addosso alla testa il contenuto di una fiaschetta che portavo sempre con me: alcool al 100%. Dopodiché, usai un Giochiamo con il fuoco per dargli fuoco. Pur essendo un'ottima studentessa, facevo ancora estremamente fatica a far bruciare qualcosa con il Burn, baby, burn e probabilmente sarebbe stato così finché non avessi completato il mio percorso di studi.
Osservai la testa del vampiro andare a fuoco tra le sue urla disperata, impassibile. Avevo compiuto ciò che dovevo.
Mio padre mi abbracciò, una volta che fui uscita dalla stanza.
- Bravissima - mi aveva detto dolcemente, porgendomi un dolcetto al miele. Avevo diciassette anni, ma per lui non era cambiato niente da quando ero piccola. Il suo tono era cambiato radicalmente con la frase successiva: - L'anno prossimo però devi usare il Burn, baby, burn, è chiaro? Non ammetto discussioni -
E io intanto ripensavo agli occhi di quel vampiro. Avevo ucciso ciò che una volta era una persona e non avevo sentito niente.

Sobbalzai, quando vidi Adriel Morgan porgermi la mano. Cominciai a iperventilare, senza nessuna buona ragione. La testa mi girava e io mi sentivo come se stessi per morire.
Strinsi i pugni, fino a sentire male e cercai di calmarmi.
Perché, perché ero così stupida? Ovviamente quel ragazzo non poteva essere un vampiro, a scuola facevano i controlli, vero?
Vero?!
In preda all'ansia, slacciai la croce appuntata sulla camicetta (la indossavo in ogni momento, anche quando non avevo la divisa), mi avvicinai ad Adriel e gli strinsi la mano. All'interno della mia avevo nascosto la croce. Era stata una cosa stupida da fare, ma dovevo assolutamente assicurarmi che non fosse un vampiro. Nel caso, sarei stata pronta.

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#59 Il 21-11-2021 a 00h12

Prezzemolina
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Kokoro Taira
SALA COMUNE


Eravamo da poco arrivati in sala comune, quando si unirono a noi una ragazza che non conoscevo e Isabella.

- Ciao Bella! Sono molto felice che anche tu sia dei nostri.
Hai visto quanto ben di Dio? Credo che sta sera tornerò in stanza rotolando - dissi, mentre già recuperavo uno dei pacchi di patatine portati da Nik (le mie preferite, lime e pepe rosa) e le aprivo.

Mi avvicinai alla ragazza e gliele offrii, poi feci il giro della stanza, cercando di non disturbare le conversazioni in corso.


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#60 Il 21-11-2021 a 00h21

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Isabella Grimaldi
sala comune


- ma ciao Koko, come stai? anche io sono felice di vederti e di passare un po di tempo con gli altri, è da un bel po che non riusciamo a scambiare due parole- "questo mi rattristava un bel po". Noto subito tutto quel cibo così invitante, approffitto della busta di patatine aperta da Koko - ma sono buonissime, speriamo di non passare la serata a mangiare altrimenti potrei non essere in grado di entrare nella divisa domani- rido divertita dal mio stesso commento, ma ero felice, davvero felice di potermi distrarre e non pensare a niente se non a divertirmi


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#61 Il 21-11-2021 a 01h13

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Adriel Morgan

SALA COMUNE

La ragazza non mi disse come si chiamava ed io che ero confuso dalla gente che stava arrivando non avevo capito bene il suo nome. In ogni caso la bionda compagna di stanza di Kokoro (almeno quello lo avevo capito) mi strinse la mano e notai prima cosa che era sudata poi sentii qualcosa di freddo e duro, come un pezzo di metallo. Lo presi ritirando la mano e guardai l'oggetto. Era una croce color argento, anzi forse era proprio di quel materiale, semplice ma allo stesso tempo raffinata.
-E questa?-
Chiedi inizialmente un po' confuso, poi mi si accese una lampadina, ma volli chiedere per sicurezza.
-È un regalo per me?-
Non mi accorsi nemmeno che la stavo guardando come speranzoso. Forse perché non avevo mai ricevuto un regalo da qualcuno interno alla scuola. Festeggiavo il compleanno in Estate quando ormai ero a casa tra amici e a Natale o altre festività al massimo ricevevo regali via posta. Non avevo legato con nessuno in modo particolare a scuola, nemmeno con il mio compagno di stanza anche se ci rispettavamo facendosi ognuno gli affari propri in un certo senso. Quindi sì, quello sarebbe stato il primo regalo segno di una nuova vita. Dopo sei anni sentivo quasi di avere degli amici anche lì alla Splendente.


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#62 Il 21-11-2021 a 01h34

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

SALA COMUNE



Sento Adriel salutare Koko e me e lo vedo poi avvicinarsi a Vilde per presentarsi. Ah, buona fortuna... Fino a che non scopre che è mezzo banshee, è tutto ok. Anche se sono convinto che lei consideri le banshee migliori dei Normali, quindi Adriel dovrebbe essere più fortunato di me.

Beh, non che i miei nonni la pensassero tanto diversamente da Vilde. Mamma dice sempre che sono andati su tutte le furie quando hanno scoperto che voleva sposarsi un Normale. Anzi, che legalmente l'aveva già fatto, in barba a tutti quanti. La settimana dopo il matrimonio è stato un po' un caos: la bisnonna ha riso per due giorni e ha cercato di tranquillizzare la nonna (sua figlia) per altri cinque. Come se lei non sapesse che cosa aveva combinato sua madre per sposare il bisnonno... Ma non è questo il punto. Il punto è che neanche loro erano d'accordo. Il punto è che sono stati arrabbiati con lei per un anno intero e che per il successivo hanno continuato a fingere di esserlo. Il punto è che poi è nato mio fratello e non sono più riusciti a fingere di non volerle bene. Non sono più riusciti a fingere di non essere felici per lei, a fingere di non voler fare i nonni. Quindi, semplicemente hanno smesso di fingere. Si sono presentati all'ospedale con una scatola di cioccolatini, un body azzurro pastello e un mazzo di fiori e hanno pianto un po' tenendo in braccio Oscar. Mamma dice che tutti hanno pianto quel giorno, per mille motivi diversi.

Mi risveglio dai miei pensieri quando sento Isabella entrare in sala e salutare tutti. La saluto con un sorrido e vedo Koko salutarla a sua volta, mentre si lancia su uno dei pacchetti di patatine che ho portato io e gliene offre qualcuna. Beh, Koko ha aperto le danze, quindi mi sembra giusto seguirla. Giusto per non farla sentire sola, sia ben chiaro. Non perché ho fame. Prendo su uno dei dolcetti che ha portato Koko e che sto puntando da cinque minuti buoni e mi guardo un po' intorno.




Non so se il mio sarà l'ultimo messaggio per stasera. Avviso per correttezza anche se partecipiamo tutte alla festa che la role proseguirà domani.


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#63 Il 21-11-2021 a 10h20

Fusion
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Vilde Revven
SALA COMUNE


La mano di Adriel era calda e questo, in parte, mi tranquillizzò. I vampiri sono creature fredde, essendo praticamente morti. Inoltre, il ragazzo non aveva avuto reazioni toccando la croce, che in quel momento stava tenendo in mano, chiedendomi se fosse un regalo per lui.
Ero rossa dalla rabbia contro me stessa. Quel ragazzo non poteva essere un vampiro ovviamente, che cosa avevo pensato di fare facendogli toccare la croce? E adesso se ne stava lì impalato, pensando che gli avessi fatto un piacere. Mi sentivo completamente bloccata: che figura avrei fatto portandogli via la spilla? Certo non potevo dirgli "No guarda, volevo solo testare che non fossi un essere abietto".
Così, rimasi ferma per qualche istante senza dire nulla, per poi aggiungere:
- Sono Vilde Revven -
E poi mi dileguai, scappando verso il buffet.
Presi la prima cosa che sembrava vegetariana, cioè una macedonia, e osservai un po' persa la gente che stava cominciando ad arrivare. Avrei potuto chiedere ad Adriel Morgan se ci fossero pietanze adatte per me, ma temevo di trovarmelo di nuovo di fronte e di avere reazioni strane come prima. Non ero veramente adatta alle occasioni sociali.
Alla fine, presi un po' di coraggio e mi avvicinai a Kokoro, l'unica persona che conoscevo un po' meglio. Stava mangiando in compagnia del suo amichetto Nikolas e di un'altra ragazza che avevo già visto: la stordita della biblioteca. Non avevo idea di come ci si inserisse in una conversazione, perciò avanzai e dissi semplicemente:
- Ciao - rivolta un po' in generale, ma soprattutto alla ragazza della biblioteca, che era la prima volta che vedevo oggi. Per quanto fosse stordita, adesso lo era molto meno di me, e mi vergognai di averle affibbiato mentalmente quello sciocco soprannome.

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#64 Il 21-11-2021 a 11h00

Che classe
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LERHA
Sala della festa


Aspettai che tutti i convenevoli del caso si fossero “smorzati” e nel frattempo mi guardai attorno e non soltanto sui tavoli in cerca di qualcosa da bere. Mi concentrai sui volti e le espressioni di alcuni di noi alla festa. Alcuni sembravano chiede4rsi chi fosse, soprattutto il solito gruppetto della serie “eravamo quattro amici al bar” piu’ un altro paio di occhi mezzi spiritati alla vista del festeggiato. La guardai con noncuranza apparente e osservai i suoi movimenti quasi al limite del parrossistico mentre stringeva la mano di Adriel. Non ne ero sicura ma aveva qualcosa tra le mani, soprattutto quando aveva incrociato quella del ragazzo. “Che stramba” pensai dopo che avevo notato poi il suo allontanamento frettoloso. L’avevo seguita con gli occhi mentre afferrava una macedoni…”vuoi vedere che ha pure dei disturbi alimentari questa” come poteva tra tanto stuzzicchini deliziosi fiondarsi su una semplice macedonia? Comunque lascia perdere lei e tutti gli altri e seguendo il brontolio del mio stomaco che reclamava cibo(non avevo mangiato tutto il giorno, tranne per quel caffè) afferrai un crostino in salsa di gamberi(tanto per fare la fine) e mi avvicinai ad Adriel Con il boccone trale mani, senza addentarlo al momento, non era infatti cosa buona e giusta parlare con la bocca piena-Ciao Adriel, immagino il tuo stupore, Probabilmente non ti ricordi di me ma io di te si- risi a modo e continuai- tu qui sei ormai da ritenerti una “leggenda vivente” per i tuoi trascorsi. Io come tanti di noi abbiamo partecipato alle tue ricerche ma sono arrivati prima loro- e indicai il gruppetto al lato.  -comunque bella festa- e finalmente potei gustare il mio stuzzichino . Ora mi serviva solo da bere. Non ero sicura dal modo in cui mi aveva guardato che l’invito era stato esteso anche a me, dato che il festeggiato non si mi conosceva neanche ma ormai ero li…”un bicchiere per favore”


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#65 Il 21-11-2021 a 12h24

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

SALA COMUNE



Sto chiacchierando tranquillamente con Koko e Isabella quando Vilde ci si avvicina con una macedonia in mano e ci saluta. Strano. Ma lei mi sembra normale, quindi non commento questa sua improvvisa voglia di conversazione. Mi limito a borbottare nella sua direzione -Ci sono dei tramezzini con solo pomodoro e mozzarella. Li ho assaggiati.- prima di fregare una patatina dal sacchetto di Koko e tapparmi la bocca con quella.

Il fatto che lei non mi consideri alla sua altezza non mi impedisce di essere educato. Circa. Un po' arrabbiato ma comunque educato. Offeso, più che arrabbiato. Ma vabbè.
E poi lo sanno tutti che gli elfi alti sono vegetariani. Anche mio padre.


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#66 Il 21-11-2021 a 12h55

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Vilde Revven
SALA COMUNE


Nik mi rivolse la parola, per dirmi che c'erano dei tramezzini vegetariani. Ero piuttosto sorpresa che mi avesse detto qualcosa, anche perché non erano certo fatti suoi cosa mangiavo. Forse voleva dimostrarsi gentile e, in effetti, lo era stato, così mormorai un - Grazie - e andai a prendere un paio di pezzi, mettendo tutto su un piatto. In ogni caso, per sfatare ogni dubbio, li aprii senza farmi vedere per controllare che fossero veramente soltanto con pomodoro e mozzarella. Non si poteva mai sapere con gli umani. Era tutto vero, comunque, così quando tornai dal gruppetto gli rivolsi un'occhiata riconoscente. Il fatto che fosse mezzo Normale non significava che non potesse essere una brava persona, ne ero consapevole. Semplicemente quello non era il suo posto, ma pazienza.
Attesi per qualche attimo che qualcuno dicesse qualcosa, ma il silenzio stava cominciando a farsi pesante. Per me non sarebbe stato un gran problema: capitava spesso a casa che a cena non dicessimo nemmeno una parola, godendo solo della nostra vicinanza. Tuttavia sapevo che gli umani si imbarazzano in questo genere di occasioni. Inoltre io ero lì perché avevo una missione da compiere per conto di mio padre, così dissi:
- Voi eravate nel gruppo di ricerca che ha trovato Adriel Morgan -
Detta così, sembrava più un'affermazione che una domanda, ma in realtà non ero affatto sicura che la ragazza della biblioteca (dovevo cercare di non chiamarla "stordita") fosse andata con loro, anche se sembravano conoscersi bene, così aggiunsi un incerto - ...vero? -
Speravo che avrebbero parlato del loro salvataggio, per riuscire a scoprire qualcosa di più.

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#67 Il 21-11-2021 a 13h13

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Adriel Morgan

SALA COMUNE DORMITORIO

La ragazza, che poi disse di chiamarsi Vilde Revven, si allontanò in tutta fretta e io rimasi piuttosto basito. Potevi quasi vedere dei punti interrogativi galleggiare sopra la mia testa. Forse era timida? Forse... le piacevo? Scossi la testa. Nah, non era possibile. In ogni caso mi appuntai la croce, che poi scoprì essere una spilla, sulla maglietta, all'altezza del cuore. Era molto carina. Nel frattempo mi si avvicinò anche la ragazza bionda di prima, quella che non conoscevo. Mi disse, con uno stuzzichino in mano, che io probabilmente non la conoscevo ma che lei ormai sì dato che ero diventato una "leggenda vivente". Testuali parole. Sospirai rimarcando nella mia testa che tutta quella fama non è che mi piacesse tantissimo.
-Sì bhe... -
Feci arrossendo un poco.
-Alla fine non ho fatto granché... Cioè...-
Respira e inspira, respira ed inspira.
-Sono solo contento di essere ancora vivo ecco.-
Abbozzai un sorriso e quando lei mi chiese un bicchiere lo presi da un tavolo poco distante.
-Tu come ti chiami?-
Chiesi poi curioso dato che la bionda sapeva il mio nome ma io non il suo.


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#68 Il 21-11-2021 a 13h38

Superstar
blairwnice
Senti NANA... ❤
Luogo: Roma
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Isabella Grimaldi
sala comune


la gente continuava ad arrivare, era pieno di facce nuove, un po ero in imbarazzo e mi reputavo fortunata a conoscere qualche faccia amica, in effetti se non fosse stato per loro probabilmente sarei un emarginata, una tipa con la testa fra le nuvole che ne conosce poco di questo mondo. Si aggiunge anche Nik e lo saluto con piacere, il solito golosone si fionda subito sulle patatine, mi viene da sorridere nel guardarlo fare.
La ragazza di ieri sera ci saluta, "Vilde si chiama se non ricordo male". Ora sembrava diversa un pesce fuor d'acqua, sembrava come se per qualche ragione ora fosse meno rigida e sicura.."strano" abbozzai un sorriso forzato -ciao-
il suo atteggiamento non mi metteva a mio agio, non ero per natura una tipa alquanto estroversa e lei con il suo muro non mi aiutava, anche se nel profondo mi imposi di imparare a conoscerla e non giudicarla, ovviamente sempre se ce ne fosse stata occasione.
Poi chiese, se si può definire così del salvataggio di Adriel -si, un esperienza che spero di non dover rivivere-

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#69 Il 21-11-2021 a 13h46

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
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Ylla
casa di Ylla poi sala della festa

Era stato gentile. Il bigliettino d’invito arrivato sotto la mia porta recava la sua firma insieme all’invito alla sua festa. Mi aveva fatto molto piacere, nutrivo per quel ragazzo un sentimento amorevole come un genitore mancato verso il proprio figlio. Era stato un incontro un po’ fuori le righe ma a quell’eta’ lo comprendevo. Apparivo ai suoi occhi come una donna vissuta e lo ero davvero e in piena adolescenza si sa cosa comporta l’ascendente di chi ha un’età diversa sui giovani. Ma infondo aveva presto dimenticato cosi come avevo fatto io. Era stato semplicemente un fuoco di paglia  dovuto dalle circostanze e dal luogo e tale era rimasto. Ma nonostante tutto si era comunque ricordato di me per quella sera e seppur fossi conscia che ero decisamente fuoriluogo, mi detti la possibilità di salutare tutti quei ragazzi e pur di non andare a mani vuote, avevo preparato un tiramisu’. Non sapevo neppure se era un dolce che potesse piacere ma intanto era pur qualcosa. Come sempre pero’, attraversando il viale che portava da casa a mia alla scuola, un senso di inadeguatezza si fece strada dentro me e ne ebbi ancor più conferma quando varcata la soglia della sala dove si teneva la festa, incontrai solo sguardi giovani e la mia età la avvertii tutta come un macigno. Mi feci forza solo perchè sapevo che sarei stata molto poco, il tempo di salutare l’ospite cortese, gli altri, porgere il mio “dono” e lasciarli liberi di sfogare i loro anni, cosi come era giusto fosse ma la cortesia imponeva che a domanda si risponde, e in quel momento io avevo risposto.


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#70 Il 21-11-2021 a 15h23

Chiacchierona
Verinise
Rainbow Flower! *-*
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Adriel Morgan

SALA COMUNE DORMITORIO

Non aspettai la risposta alla domanda che avevo posto perché fui distratto dall'arrivo di Ylla. Fui molto contento che avesse accettato il mio invito. Temevo che lo declinante come aveva fatto il professor Colleoni per via dell'età. Invece era venuta portando una bella teglia do tiramisù.
-Grazie Ylla, lo tengo io se vuoi, davvero non dovevi-
Feci sorridente togliendoglielo dalle mani dato che era abbastanza pesante. Appoggiai il dolce da qualche parte poi le dissi:
-Ti va se parliamo un po'...in privato? Vorrei chiarire le cose...Giuro che non ti rubo più di 5 minuti.-
Volevo solo mettere "pace" tra di noi e dichiarare come fosse tutto ormai passato.


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#71 Il 21-11-2021 a 15h38

Moderatore
Artemis97
Scrivetemi pure per: GDR, problemi, bug, contatti con l'amministrazione
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

SALA COMUNE



Vilde mi ringrazia per la dritta sui tramezzini e non riesco a trattenere un sorriso di risposta e un mezzo cenno del capo. Va a prenderne un paio e torna da noi. Il silenzio regna sovrano. Fossi stato solo con Koko, non ci sarebbero stati problemi, ma in questa occasione è un silenzio un po' imbarazzante.

Sto cercando qualcosa da dire quando è proprio Vilde a rompere il silenzio, affermando e poi chiedendo se abbiamo trovato noi Adriel. Isabella le risponde subito confermando, così mi limito ad aggiungere -Sì, noi tre e Jasmine. È stato il nostro gruppo a trovarlo-. Beh più o meno, ma non c'è bisogno di spiegare tutta la storia di come Adriel si sia liberato da solo e di come Koko l'abbia trovato mentre andava a cercare Colleoni.

Inoltre, perché a Vilde interessa? Dubito sia solo per fare conversazione...
Ma forse sto esagerando e vuole davvero fare solo due chiacchiere.


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#72 Il 21-11-2021 a 16h03

Che classe
albanera
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Ylla
Sala della festa

Fui sollevata, anche se era gia' passato un mese dal suo rapimento e ritrovamento ma in tutto quel periodo non avevo modo nè occasione di rividere lui nè fondamentalmente gli altri, ero sempre defilata nella mia cucina, stava bene e in forma . Notai che mi aveva liberata dal "fardello" che avevo tra le mani, e ora mi chiedeva se fosse possibile parlarmi in privato. Non comprendevo nemmeno il perchè di tale richiesta, anche perchè intorno vi erano altri compagni che lo circondavano. L'unico motivo possibile a tale richiesta doveva riguardare probabilmente l'altra festa, quella dell'inizio dell'anno. Non c'era molto da dire al riguardo ma se voleva potevamo parlarne e uscire da quell'inghippo, alla fine buona parte della colpa l'avevo avuta io. Ero quella più grande e in quel frangente per una volta avevo pensato solo a divertirmi.-certo Adriel, se vuoi ,possiamo parlare- risposi fingendo una convinzione nella voce che non avevo. Mi sentivo in difetto.


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#73 Il 21-11-2021 a 16h26

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
SALA COMUNE


Stavo chiacchierando con Isabella da qualche minuto, quando si unì a noi anche Nik; osservai di soppiatto il dolce che stava mangiando con tanto gusto e sorrisi sotto i baffi (sì, le volpi hanno dei baffi molto graziosi).

"Il solito goloso." pensai, con divertimento e un'occhiata veloce a Bella, che stava guardando nella medesima direzione, dimostrò come non fossi l'unica a pensarlo.

Le feci un occhiolino, complice.
Così, tra una chiacchiera e l'altra, il tempo passò in modo felice e sereno.
Ad un certo punto, non saprei dire quando di preciso, Vilde si avvicinó a noi e cercò di fare conversazione, il che era più di quanto ci si potesse aspettare da parte sua.
Scambió qualche parola (tra tutti) con Nik, seguì il suo suggerimento sui tranezzini e sembró nuovamente sforzarsi per intavolare un discorso.

"Domani il mondo finirà." pensai con una certa ironia, ma mi rifocalizzai subito sulla conversazione, vista la domanda che aveva posto.

Mi sembró che fossimo arrivati a parlare esattamente di ciò che le interessava e appunto per questo decisi di non dire nulla... Almeno per il momento.
Gli altri diedero delle risposte sommarie, di certo non sufficienti a soddisfarla, ma non mi sforzai di aggiungere molto altro.
Del resto, se erano le informazioni ciò che cercava, avrebbe potuto riprendere il discorso con me più tardi; inoltre, non mi sembrava il contesto adatto per parlare troppo apertamente dei dubbi che affliggevano entrambe.

- È stata un'esperienza terribile, in cui siamo stati assistiti da una notevole dose di fortuna, altrimenti non saremmo qui per raccontarlo. - dissi, cercando di chiudere l'argomento e sperando che gli altri ne avrebbero tirato fuori uno più allegro.

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#74 Il 21-11-2021 a 17h45

Che classe
albanera
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LERHA
Sala della festa

Buon Dio! Aveva il dono di leggere nel pensiero quel ragazzo. Quante qualità nascoste pero’… eh già perche’ le cose erano due o si era accorto che tiravo sul col gomito guardando la mia faccia(e quello era un problema serio, perché avrebbe voluto dire che tutti si sarebbero accorti ,compreso i prof,prima o poi che mi piaceva bere o che davvero era telepatico) dato che io quel bicchiere tra le mani l’avevo solo pensato. Ad ogni modo, accettai ben volentieri l’offerta e mi preparavo a rispondere quando vedo avvicinarsi al festeggiato la nostra brava cuoca(era un complimento del tutto gratuito). Aveva tra le mani probabilmente un altro suo pastrocchio e aveva soprattutto l’aria di chi non sa nemmeno perché è in quel posto. “Dillo a me, simpaticona!” pensai sogghignando.
Ma forse forse lei era nel posto giusto piu’ di quanto credessi e soprattutto di quanto lo fossi io, tanto piu’ che notai con un certo occhio critico che il festeggiato le si era avvicinato e le aveva chiesto qualcosa sottovoce. “Porc****a miseria! Ma per davvero ci sono inciuci in ogni dove in questa scuola” non potevo non pensarlo visto il grande imbarazzo della donna, ma siccome ero davvero una giovane a modo, con molta non chalance mi allontanai da loro con la scusa di riempirmi il bicchiere(cosa non del tutto falsa) ma a quanto pare nemmeno fui ascoltata e mi avvicinai al “quartetto d’archi”meno uno piu’ i due “fiati” che erano poco distanti dalla mia traiettoria, cosi tanto per…


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#75 Il 21-11-2021 a 18h48

Chiacchierona
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Adriel Morgan

SALA COMUNE DORMITORIO poi CORRIDOIO

Sorrisi quando Ylla accettò di parlare e le chiesi di seguirmi in corridoio. Sapevo che c'era il coprifuoco e che l'ora era già abbastanza tarda ma non sapevo dove altro andare. La mia stanza di sicuro era esclusa. Dovevo risolvere le cose non complicarle. Dopodiché cominciai a parlare tutto d'un fiato per evitare che lei mi interropesse.
-Allora... Niente... Mi volevo solo scusare per quello che era successo alla festa d'autunno. Non ero in me, anzi probabilmente ero ubriaco anche se non avevo bevuto niente di alcolico... Vabbè-
Arrosii un poco sperando che non pensasse che stessi mentendo solo per giustificarmi.
-Comunque mi dispiace per averti messo in imbarazzo, spero che le cose d'ora in poi si siano definitivamente risolte.-
Abbozzai un sorriso poi continuai.
-Vorrei tornare a lavorare nella mensa, mi piace cucinare, ma prima volevo chiarire ogni cosa.-
Sospirai e aggiunsi:
-Sai... Prima non mi sentivo in grado di affrontare una discussione che io ritenevo decisamente imbarazzante...-
Feci una pausa.
-Ma dopo quello che è successo ho capito che devo avere paura di altro e non di relazionarmi con le persone.-
Da questo punto di vista si poteva dire che ero maturato.
-Grazie Ylla per avermi ascoltato.-
Terminai il mio discorso sentendo il mio cuore come liberato di un peso. Finalmente mi sentivo più leggero e più libero.


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