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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#76 Il 21-11-2021 a 19h16

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
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Ylla
Sala della festa- corrdoio antistante la sala

Seguii Adriel fuori dalla sala fino a raggiungere il corridoio e dopo aver raggiunto un punto meno frequentato ci fermammo li dove aveva scelto di sentirsi piu’ al sicuro. Lo ascoltai senza fiatare anche perché ero conscia a cosa avrebbe portato la discussione . Non fiatai e lo lasciai esprimersi liberamente e dopo aver ascoltato tutto cio’ che aveva da dirmi, tornai a respirare; non mi ero accorta di aver trattenuto il fiato fino ad allora. -Sei stato decisamente puntuale nel tuo discorso e se posso dire solo la mia, posso solo aggiungere che a grandi linee son d’accordo con te tranne che in una parte : la persona matura sono io, e in quel contesto non lo sono stata, mi sono meritata tutto l’imbarazzo che ne è conseguito, perché non ho misurato le parolee i gesti. Non hai nulla di cui scusarti, anzi e ora visto che lo chiedi, ti rispondo che la cucina della scuola ti aspetta con la porta aperta. Un aiuto in piu’ non guasta mai soprattutto in mensa con voi ragazzi che nell’ora del pranzo vi accalcate tutti nello stesso momento.- sorrisi cordiale. Non sarei piu’ tornata a parlare di quella festa. Era dimenticata cosi come cio’ che era accaduto- qua la mano collega. Ti aspetto domani poco prima di pranzo- e gli tesi la mano come si fa con una persona adulta. Dopo di chè lo salutai e feci ritorno a casa mia, questa volta piu’ serena


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#77 Il 21-11-2021 a 20h30

Moderatore
Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

SALA COMUNE



Anche Koko risponde a Vilde molto brevemente. In fondo non è proprio il classico argomento di conversazione, né un argomento allegro. Scambio uno sguardo veloce con la mia migliore amica e capisco che anche lei vuole trovare un altro argomento di cui parlare. E in fretta, anche.

Frugo un po' tra i pensieri e sto quasi per elencare a raffica i nomi dei dieci formaggi francesi più puzzolenti secondo mia cugina, assaggiati (e annusati) durante le visite ai parenti francesi della madre. Mi fermo in tempo: ci sono ben due paia di orecchie che potrebbero non trovare interessante questa conversazione. Beh, pensandoci mi è venuto in mente che ho una domanda importantissima (secondo mio fratello, il che significa mediamente stupida) da fare a Koko. La guardo, sorrido e le dico -Ti salutano Oscar e Clarissa... Chiedono qual è il tuo formaggio preferito- concludo con una mezza risata. Rivolto alle altre due ragazze, un po' in imbarazzo aggiungo -Mio fratello e mia cugina, eravamo al telefono prima. A volte abbiamo anche conversazioni serie, giuro-. Il che non è proprio una bugia... Una conversazione su venti è meno stupida delle altre e so sempre da chi andare quando ho bisogno di un consiglio per una cosa importante, ma di solito parliamo di cose leggere.


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#78 Il 21-11-2021 a 20h44

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Vilde Revven
SALA COMUNE


Rimpiansi subito di essermi aggregata al gruppo. Nessuno sembrava voler parlare del rapimento, se non con qualche frase fatta, quasi volessero celarmi qualcosa. Il che poteva anche essere probabile, dato che riuscire a salvare una persona e scappare da un gruppo di troll - di cui nemmeno sapevo il numero esatto - non era certo alla portata di un gruppo di studenti, anche se guidati da un professore esperto come Colleoni. Come minimo, qualcuno sarebbe dovuto morire, o essere ferito in maniera grave.
Mi odiai per non essere in grado di scalfire quel muro che mi si parava davanti. Non sarei riuscita mai a compiere la mia missione e mio padre sarebbe stato estremamente deluso. Non sarei mai stata degna del nome che portavo...
All'improvviso, mi venne un'idea. Se solo fosse stato possibile usare In vino veritas sulle loro bevande, di sicuro avrebbero "vuotato il sacco", come si usa dire. Non era un'impresa semplice: non ero una persona abituata a parlare di sciocchezze, di sicuro sarebbe stato ancora più sospetto. Però potevo incantare le bibite e sperare che qualcuno di loro bevesse.
Mi congedai un attimo per a prendere un bicchiere, e una volta giunta all'angolo delle bevande, che fortunatamente erano disposte in brocche aperte, feci finta di osservarne il contenuto, pronunciando a bassa voce l'incantesimo. Non ero sicura che avesse funzionato con tutte, ma fortunatamente nessuno era andato in coma etilico, perciò al massimo l'effetto sarebbe stato nullo. Dopodiché, tornai con un bicchiere di tè che avevo salvato da prima e dissi:
- Capisco che non vogliate parlare dell'esperienza. Ero interessata, come tutti, ma va bene -
Era un'espressione specchio della verità, in un certo qual modo. Nel frattempo, Nikolas aveva cominciato a parlare di qualcosa riguardante i formaggi e i suoi cugini, oltre che di uno di quegli strani marchingegni che usano i Normali per parlarsi tra di loro.
Di norma non mi sarebbe interessato più di tanto parlare di tecnologia Normale, ma dovevo cercare di farli parlare il più possibile, così chiesi:
- Non ho capito come funzionano i... "telefoni", me lo sapresti spiegare? -

Ultima modifica di Nietzsche (Il 21-11-2021 a 20h45)

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#79 Il 21-11-2021 a 21h11

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
SALA COMUNE


Per fortuna, Nik colse il mio suggerimento e cambió argomento.

- Mi avrebbe fatto molto piacere salutarli...poi ho alcune cose di cui vorrei davvero parlare a Clarissa. - dissi, mentre un sorriso furbo mi si dipingeva sul volto.

Dall'espressione orripilata che scappò a Nik, fu evidente che avesse capito di cosa avremmo parlato o che ne avesse un'idea che vi si avvicinava parecchio.
Risi, senza riuscire a trattenermi.

- Comunque, il mio formaggio preferito è la provola affumicata, così la prossima volta potrai soddisfare la loro curiosità. - continuai, dopo che mi fui ripresa.

Il discorso sui formaggi, in ogni caso (e per fortuna), ebbe vita breve: Vilde, stupendo almeno la metà dei suoi ascoltatori, trasse spunto dall'aneddoto di Nik per chiedere il funzionamento dei telefoni.
Un po' stranita... in realtà, molto stranita, sentii il bisogno di bere qualcosa e mi diressi verso il tavolo del rinfresco.
Presi dei bicchieri e li riempii di tea freddo (tanto per cambiare), portandoli agli altri con due diversi viaggi.

- La tecnologia Normale: un vero e proprio prodigio - dissi, bevendo poi il mio bicchiere di tea in poche sorsate.

Ultima modifica di Clio79 (Il 23-11-2021 a 17h11)


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#80 Il 21-11-2021 a 21h19

Chiacchierona
Verinise
Rainbow Flower! *-*
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Adriel Morgan

CORRIDOIO poi SALA COMUNE DEL DORMITORIO

Ylla sembrò capire appieno e anzi si scusò a sua volta per non essersi comportata in maniera abbastanza "matura" dato che lei era molto più grande di me.
-Non preoccuparti-
Mi limitai a risponderle mentre lei mi diceva che ero il benvenuto in cucina e mi porse la mano con una battuta. Gliela strinsi con un sorriso e poi Ylla se ne andò. Mi sentivo decisamente sollevato e allegro dopo tanto tempo. Tornai nella sala comune con la gente che bene o male si divertiva. Andai al tavolo dove avevo preparato gli stuzzichini e la roba da bere e da mangiare. Più o meno anche gli "invitati" pure avevano portato qualcosa quindi c'era cibo in abbondanza per tutti. Preso delle pizzette e un bicchieri di coca cola per poi sedermi in una poltrona a gustarmi il tutto. Mi sentivo bene, molto bene. Ero quasi... felice ecco. Senza più preoccupazione alcuna.


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#81 Il 21-11-2021 a 21h58

Moderatore
Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

SALA COMUNE



Ecco, lo sapevo che non dovevo citare Clarissa: quelle due insieme sono pericolose! E, tra una cosa e l'altra, non le ho più raccontato della "questione ombrello". Ottimo, già tremo. E Koko se ne è accorta, malefica.

In ogni caso, questa cosa che Vilde vuole parlare mi lascia sempre più stupito. Non mi convince per niente e mi sento una pessima persona nel pensarlo. Non capisco dove stia la fregatura...
Inizio comunque a spiegarle come funzionano i telefoni. Mi ricorda quella volta che mia mamma e mio zio hanno comprato a mia nonna uno smartphone, convincendola con la promessa di poter vedere i nipoti anche a distanza. Ha funzionato, ma è stato un incubo insegnarle a fare le videochiamate. Continuava a brontolare che sarebbe riuscita a trovare un incantesimo per poterci parlare, ma alla fine ha ceduto.

-Beh, i telefoni... Ecco, guarda, questo è il mio- le dico, tirando fuori il cellulare -Si può usare per parlare con le persone, ma a distanza. O mandare messaggi. Così riesco a parlare con i miei genitori tutti i giorni. E rimango in contatto con i miei amici quando siamo in città o Paesi diversi. Comodo, no?- le sorrido, anche se sono un po' a disagio. Fortuna che Koko arriva con un bicchierone di the e interrompe la mia spiegazione.

La ringrazio con un sorriso e ne bevo un sorso.


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#82 Il 21-11-2021 a 22h02

Che classe
albanera
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LERHA
Sala della festa



Continuai il mio giro tra un gruppetto e l’altro, ascoltando frammenti di discorsi dei piu’ svariati. Noia! Noia pura…
Non interagii con nessuno se non qualche accenno di assenso e dissenso non espresso verbalmente poiché non ero integrata con loro, ma condividevo e dissentivo con loro seguendo i ragionamenti sugli argomenti piu’ svariati. Non tenevo d’occhio nessuno in particolare giacchè le persone smettevano d’interessarmi non appena aprivano bocca, mi intrigavano di più quelle silenziose. Ecco di quelle ero affascinata. Nel bene e nel male che mi fossero simpatiche a pelle oppure no, ne restavo quasi ammaliata, perché i loro gesti i loro movimenti erano piu’ espliciti di mille parole. Ed ecco perché nel gruppetto dei “supereroi” c’era una tra loro che mi catturava di piu’. Era quasu sempre silenziosa, ma i suoi gesti uno piu’ eccentrico dell’altro e le sue domande(poche in verità) cosi particolari, mi incuriosivano. Mi dava decisamente sui nervi ma cio’ che faceva mi intrigava non poco soprattutto ora che l’avevo vista dirigersi verso il bancone delle bibite,questo mi fece ricordare che avevo molta sete ma nulla di cio’ che era su quel bancone “Qui ci vuole da bere” e con cautela tirai fuori la mia fiaschetta argentata dal taschino interno della mia giacca e versai il contenuto nel mio bicchiere. “Alla salute, baby”


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#83 Il 21-11-2021 a 22h23

Superstar
blairwnice
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Isabella Grimaldi

SALA COMUNE


la discussione stava prendendo una strana piega, dai formaggi ai cellulari.. possibile che Vilde non li conoscesse?.. sembrava tutto così surreale che non riuscivo ad inserirmi in quei discorsi, e come al solito finivo per restare all'angolo, come consolazione avevo la mia cioccolata calda che non si addiceva proprio ad una festa, questa cosa non sembrava una festa, mi stavo annoiando.. una festa di compleanno per bambini poteva farci concorrenza


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#84 Il 21-11-2021 a 22h28

Fusion
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Vilde Revven
SALA COMUNE


Come se avesse voluto farmi un favore, nel giro di non molto Kokoro andò a prendere da bere, porgendolo al resto della comitiva. Fortunatamente, avevo già il mio bicchiere.
Ascoltai distrattamente la spiegazione di Nikolas sui "telefoni", sperando che la mia attesa si concretizzasse in qualcosa, finché il momento non giunse: Kokoro e il suo amichetto presero entrambi un bel sorso ed io li osservai di sottecchi, bevendo a mia volta. Anche la ragazza della biblioteca aveva cominciato a bere qualcosa.
Era un momento delicato. Dovevo assicurarmi che l'incantesimo avesse funzionato su di loro e pensare bene a qualche domanda che potesse farmi capire se era così, senza espormi troppo.
Osservai la stanza, cercando qualcosa che potesse aiutarmi, finché non vidi lo sguardo della ragazza ubriaca posarsi su di me con insistenza. Non era piacevole, ma ero contenta che si limitasse a guardarmi male. La ricambiai con una delle mie solite occhiate inespressive e chiesi al gruppo:
- Che cosa ne pensate di quella ragazza? -
Teoricamente, se l'incantesimo avesse funzionato, sarebbero stati molto trasparenti nell'esprimere la propria opinione. Se invece In vino veritas non avesse avuto effetto, probabilmente sarebbero stati un poco sorpresi dalla mia domanda e mi avrebbero chiesto perché mi interessasse così tanto.
Approfittai del momento per chiedere alla ragazza della biblioteca:
- Come ti chiami e da dove vieni? Non te l'ho più chiesto -
Ero quasi emozionata della mia intraprendenza.

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#85 Il 21-11-2021 a 22h42

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blairwnice
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Isabella Grimaldi

SALA COMUNE


- il mio nome? Isabella Grimaldi- in effetti non ci eravamo presentate o meglio avevo solo scritto il suo nome lasciatomi su un bigliettino nell'archivio - da che ho memoria sono di Roma, ma non conosco le mie origini, quindi per quano ne sò potrei provenire da qualsiasi parte del mondo- non avevo dimenticato la domanda sulla l'altra ragazza - in realtà non so chi sia è la prima volta che la vedo ma sembra una che sa come divertirsi, non credete?- in quel momento un po la invidiavo, sentivo davvero il bisogno di lasciarmi andare e dimenticare


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#86 Il 21-11-2021 a 22h44

Che classe
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LERHA
Sala della festa

“Str***a”. Senza giri di parole, speravo che fosse quantomeno telepatica ma probabilmente non ero cosi fortunata. Quella là era più scaltra di quanto non desse a vedere. Ero convinta che avesse chiesto qualcosa sul mio conto al suo gruppetto, perché all’improvviso sentii gli occhi di tutti loro su di me . Cosa le diceva la testa? Volevano vedermi bene? Li avrei accontentati. Bevvi l’ultimo sorso da quel bicchiere che restava ben saldo nella mia mano e mi avvicinai con noncuranza verso di loro ma non cosi' tanto da interagire. Alzai lo sguardo verso ciascuno dei loro volti e li guardai senza abbassare lo sguardo, in ultimo guardai la “str***a” e abbozzai uno dei sorrisi piu’ cristallini e falsi che potevo. Ma non dissi nulla. Cosa c’era da dire? Ero diventata di punto in bianco la cavia da laboratorio. Sarei stata al gioco


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#87 Il 21-11-2021 a 23h06

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

SALA COMUNE



Vilde è sempre più strana. Mi ha parlato più questa sera che negli scorsi sei anni, quasi. E adesso improvvisamente vuole sapere cosa ne penso di una ragazza a caso, tra l'altro mai vista prima.

-Mmh onestamente non la conosco, non l'ho mai vista prima. Direi che è dell'ottavo: non sembra del sesto e non è in classe con noi, ma è una studentessa, per essere qui. Comunque, detesto giudicare senza conoscere, ma sembra una che preferisce feste più movimentate di questa- le rispondo, non senza qualche perplessità.


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#88 Il 21-11-2021 a 23h21

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

SALA COMUNE del DORMITORIO

Dopo aver placato la fame e la sete mi sentivo ancora più soddisfatto e contento. Mi alzai e raggiunsi il gruppetto che si era creato di miei conoscenti.
-Che succede?-
Chiesi sorridente mettendomi quasi accanto alla ragazza bionda dagli occhi azzurri di cui ancora non sapevo il nome, forse giusto un po' più vicino al gruppo giusto per partecipare alla conversazione.
-Spero vi stiate divertendo-
Pensiero molto ingenuo da parte mia ma alla fine non volevo chiamarla una vera e propria festa. Il mio era stato semplicemente un modo per rivedere le persone che al momento mi erano più care in quella scuola. Guardai Vilde , la compagna di stanza di Kokoro e indicando la spilla ancora appuntata al mio maglione le dissi:
-Grazie per il regalo. È una croce davvero bella.-
Non ero molto religioso ma immaginavo che lei lo fosse. Ancora non avevo capito il perché di quel pensierino ma ero decisamente contento che lo avessi ricevuto.

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#89 Il 21-11-2021 a 23h50

Fusion
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Vilde Revven
SALA COMUNE


Ascoltai con molta attenzione entrambe le risposte.
- Lo chiedevo perché mi stava guardando male - dissi con semplicità. In effetti era vero.
Come se l'avessi evocata, vidi avvicinarsi la ragazza ubriaca, che però era rimasta abbastanza distante, quindi la ignorai. Si era però accostato a noi anche Adriel Morgan. Avrei proprio preferito evitare la sua presenza, ma aveva in mano un bicchiere, quindi forse potevo chiedere qualcosa anche a lui. Ma Adriel interruppe il flusso dei miei pensieri.
-Grazie per il regalo. È una croce davvero bella.-
Non riuscii a trattenere un sorriso triste. Quel ragazzo mi faceva pena, nella sua ingenuità. Aveva inconsapevolmente sfruttato un mio momento di stupidità per trasformarlo in qualcosa di bello. Non volevo guardarlo negli occhi, altrimenti non sarei riuscita a controllarmi come prima, probabilmente confessandogli che non voleva certo essere un regalo, ma una prova.
- Figurati - mormorai, guardando fissa la croce. Mi sentivo scoperta senza quella protezione contro i vampiri, ma forse sarei riuscita a farmene spedire un'altra dalle mie sorelle.
Non dovevo distrarmi, così continuai con il giro di domande. Iniziai con la ragazza della biblioteca, che appresi chiamarsi Isabella. La sua storia era più interessante del previsto e chissà che non fosse collegata in qualche modo al rapimento.
- Hai perso la memoria? Non c'è nulla che ti leghi al tuo passato? - le chiesi. Dopodiché mi rivolsi a tutti. Mi tenni sul vago, così da non sembrare proprio spudorata:
- Vi prego di scusarmi, non voglio insistere, ma sono molto curiosa: come avete fatto a fuggire dai troll? Quanti erano? Che ruolo ha avuto il professor Colleoni? -
Pregai silenziosamente Diana che almeno qualcuno di loro rispondesse in modo un po' più completo di prima e attesi. Non avevo niente da perdere, in realtà: se anche l'incantesimo non fosse andato bene e avessero capito che il mio scopo era di scoprire qualcosa di più sulla sera del rapimento, al massimo sarei stata isolata come sempre. Tanto ero sempre stata sola, non avevo bisogno di nessuno, ma della fiducia di mio padre sì: non sarei stata una brava erede. Eppure, anche se stavo facendo il mio dovere, in qualche modo sentivo di starli sfruttando e un poco mi dispiaceva. Tuttavia, non mi sarei fermata per questo.

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#90 Il 22-11-2021 a 00h15

Superstar
blairwnice
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Isabella Grimaldi

SALA COMUNE


questa cosa era strana, dalle facce degli altri si capiva che il comportamento della ragazza era insolito ma cosa ancora più assurda è che alle sue domande le risposte uscivano da sole, almeno per quanto mi riguardava, e quando mi fece quella domanda personale mi sentii una stretta in gola. In genere quando mi ponevano domande sul mio passato glissavo o davo risposte di circostanza, ma con la sua fu diversa, mi sentivo quasi violata da me stessa -la mia memoria è come cancellata, per altri è semplicemente un blocco, forse istituito da me o da chi ha voluto celarmi le mie origini. Ricordo solo dai 16 anni in su, non so chi sono i miei genitori, di che razza sono, se sono vivi o morti, c'è solo una signora sulla trentina che sembra avermi preso a cuore, è lei che conosceva questa questa scuola, e sempre lei che mi ha convinto a frequentarla, ora che ci penso non so molto neanche di lei, è apparsa dal nulla, era sempre presente quando ero in difficoltà. Lei mi consegnò l'anello.. pensavo fosse un banalissimo regalo di compleanno fino a quando, una sera di dicembre mi capitò un evento spiacevole, ero sola, era buio e facefa freddo, ricordo la paura, percepivo il mio essere in pericolo, cominciai a camminare più velocemte, ma il mio aguzzino non era da solo, poi la luce, l'ospedale, e c'era sempre e solo lei al mio fianco. L'anello mi lega al mio passato, o così mi è stato detto- le lacrime scendevano copiose sulle mie guange, trattenni i singhiozzi e me ne andai in bagno. In camera non volevo tornare, c'era Jasmine e non volevo dover dare ulteriori spiegazioni




ps: la festa proseguirà anche domani

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#91 Il 22-11-2021 a 00h34

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Clio79
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Kokoro Taira
SALA COMUNE


Il tea mi piacque talmente, che non resistetti alla tentazione di andare a prenderne un altro bicchiere e, già che c'ero, mi accaparrai pure una bella fetta di panottone al cioccolato.
Tornata dagli altri, non vidi Isabella ma Adriel che si allontanó velocemente dal gruppo.

"Mi sono persa qualcosa?" pensai distrattamente.

Avevo giusto ingoiato il boccone, quando sentii Vilda chiedere:

- Vi prego di scusarmi, non voglio insistere, ma sono molto curiosa: come avete fatto a fuggire dai troll? Quanti erano? Che ruolo ha avuto il professor Colleoni?

Incredibilmente, anche se non ne avevo la reale intenzione, mi ritrovai a risponderle :

- Devi esserlo davvero molto, se hai deciso di venire a questa festa e unirti ad un gruppo di persone dal sangue misto.
Sapevo che non poteva solo essere un neonato desiderio di fare amicizie, ma un po' ci speravo. Sappilo!
Comunque, sarà meglio raccontarti una volta per tutte la storia e mettere da parte questo argomento.

Il nostro gruppo ha seguito le tracce olfattive lasciate dai troll e posso assicurarti che non è stato piacevole: il loro fetore è qualcosa di indescrivibile.
Comunque, ad un certo punto, non sono più riuscita a percepire una scia chiara, che si espandesse per un'unica direzione; allora, abbiamo proseguito servendoci della magia e del solo indizio a nostra disposizione: la punta di una lancia dei troll, fatta di un minerale particolare.
Questa pietra si trova in zone molto precise del Lazio e ogni gruppo ne aveva una da controllare... Noi abbiamo proseguito nella zona assegnataci e, semplicemente, abbiamo avuto fortuna... O sfortuna, dipende da come si guarda alla cosa.
Sulla strada, ci siamo trovati davanti un troll di piccole dimensioni, rallentato dalla luce solare e all'apparenza inesperto ; abbiamo deciso di seguirlo, nella speranza che ci portasse al luogo in cui Adriel era tenuto prigioniero.
Era un buon piano, ne converrai, ma abbiamo commesso l'errore di dividerci: noi studenti ci siamo fermati in una zona picnic dei Normali e vi abbiamo arrangiato un accampamento, mentre Colleoni è andato in avanscoperta per cercare di individuare con precisione il nascondiglio di quei mostri.
Passava il tempo e del professore nemmeno l'ombra, così sono andata a cercarlo... E ho trovato Adriel, ferito alla testa e inseguito da tre troll.
Ancora non mi spiego come siamo riusciti a raggiungere l'accampamento, né come abbiamo potuto tenere a bada quelle creature per il tempo necessario a scappare.
Fatto è che, una volta fuggiti per la foresta, non ci hanno più inseguiti ed è strano, non è vero?
Non li avevamo uccisi o feriti gravemente...tutt'al più li avevamo storditi, quindi sarebbe stato ovvio che, dopo un primo momento, ci inseguissero.
Avevamo la loro merce di scambio e potevano sopraffarci senza difficoltà, riprendendosela facilmente.
Comunque, il perché non ci abbiano seguito rimane un mistero...
Nella foresta, però, abbiamo rischiato di nuovo la pelle: un orso (e non poteva trattarsi d'altro viste le dimensioni) ha pensato che fossimo appetitosi, ma l'abbiamo indotto alla fuga.
In conclusione, abbiamo avuto una grossa dose di fortuna e sono felice di essere qui per poterlo affermare senza vergogna. -

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#92 Il 22-11-2021 a 08h17

Che classe
albanera
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[LERHA
sala della festa


Ero rimasta abbastanza lontana da non interagire con loro ma abbastanza vicino da poter ascoltare. Avevo un udito molto sviluppato era una delle caratteristiche della mia famiglia, unito ad una vista eccellente, questo mi permetteva di ascoltare e osservare bene tutto cio’ che mi interessava tenendomi a debita distanza dall’oggetto che prendevo di mira senza destare sospetti. E era stato cosi’ che avevo ascoltato e visto quello che aveva macchinato la ragazza dai capelli d’oro. Era scaltra, non potevo giurarci ma doveva aver fatto qualcosa vicino al bancone delle bibite tanto da aver indotto quei ragazzi ad aprirsi con lei.
Chi era? Cosa voleva? E perché quel “test” era cominciato prendendo in esame me? L’avrei scoperto con calma, ormai era qualcosa di personale dato che mi aveva tirato in ballo e ora mi ignorava. La festa ormai volgeva al termine, e il unedi era prossimo, dovevo essere abbastanza sobria per poter studiare e sostenere un’interrogazione pallosa, per questo decisi che fosse l’ora di ritirarmi ma prima volevo salutare l’ospite e quale occasione migliore mi era concessa ora che Adriel era con loro, per questo mi avvicinai e cercando di apparire al meglio delle mi possibilità ,mi accostai ad Adriel, lo ringraziai per l’invito buttando giu’ una battuta non troppo lontano dalla verita’ e aggiunsi- grazie ancora  per questo invito anche se forse non era indirizzato a me- gli sorrisi amabilmente perché con lui non avevo nessun attrito, mi presentai frettolosamente agli altri e nel contempo li salutai e allontanandomi da loro mi avvicinai alla biondona, e con molta flemma riuscii a raggiungere i suo padiglioni auricolari sussurandole un- stai attenta, stai molta attenta-.
Fui velocissima, poiché il tutto avvenne mentre mi allontanavo dal gruppetto ma lei aveva sentito bene. Di questo ne ero sicurissima

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#93 Il 22-11-2021 a 12h01

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

SALA COMUNE



Si avvicina a noi Adriel, chiedendo se ci stiamo divertendo. -Sì, grazie per averci invitato! È stato un pensiero molto gentile- gli rispondo sorridendo. Si rivolge poi a Vilde, ringraziandola per la croce che gli ha regalato. Vilde? Regalo? Ad una persona che neanche conosce? Apriti cielo! Della serie: chi sei tu e cosa ne hai fatto della vera Vilde.

Non ho neanche il tempo di metabolizzare la sconvolgente novità, perché proprio lei continua a fare domande. Sembra anche seriamente incuriosita dal passato di Isabella. Beh anche io, se devo essere onesto, ma non ho ancora avuto la faccia tosta di chiederglielo, considerato tutto quello che è successo nello scorso mese... Isabella le risponde, parlando degli ultimi due anni e del suo anello. Poi, evidentemente sopraffatta dalle emozioni, inizia a piangere e scappa via. Preoccupato, la guardo uscire dalla sala senza fare realmente niente: non la conosco così bene da poterla consolare e probabilmente non è neanche quello che vorrebbe, se è corsa via. Con ancora gli occhi un po' spalancati dallo stupore mi volto verso Vilde. Mi limito a commentare borbottando -Beh, è un argomento delicato... Forse era meglio non chiedere, anche se ti ha risposto senza problemi-

Subito dopo ritorna Koko, che risponde in modo piuttosto esaustivo alla domanda della sua compagna di stanza sul nostro scontro coi troll. Ok, non è un argomento divertente e sicuramente non è stata una serata (nottata) da ricordare, ma almeno così non farà più domande... Si spera.

-Koko ha ragione- aggiungo -ci è andata anche troppo bene. Onestamente, c'è stato un momento in cui ho temuto il peggio, anche se ho fatto finta che fosse tutto sotto controllo-


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#94 Il 22-11-2021 a 12h11

Chiacchierona
Verinise
Rainbow Flower! *-*
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Adriel Morgan

SALA COMUNE DORMITORIO

Sorrisi ancora molto contento per il regalo ma poi, quando Vilde chiese ad Isabella (sì, avevo saputo il suo nome dopo quanto era accaduto nella foresta) del suo passato, il sorriso mi morì sulle labbra. La ragazza infatti raccontò di come non sapesse niente della sua vita, della sua famiglia e di ogni cosa che le fosse successa prima dei 16 anni e poi scoppiò a piangere fuggendo via.
-Isabella!-
La chiamai seguendola perché era nella mia natura voler aiutare chiunque fosse triste o si trovasse in difficoltà. Così una volta raggiunta la ragazza cercai di consolarla come potevo, semplicemente standole vicino e usando parole di conforto.


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#95 Il 22-11-2021 a 14h57

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
DORMITORIO, poi BAGNI vicino alla sala comune


Continuai a riflettere per il resto della serata, ma senza venire a capo di nulla. Così, prima di andare a dormire, decisi di farmi due passi: magari mi avrebbero aiutato a schiarirmi le idee. Mi infilai la prima felpa che vidi in giro per la camera, le scarpe tarocche che ero riuscito ad evocare dopo il mio primo plenilunio e uscii, accendendomi una sigaretta. Era tardi, non pensavo che avrei incontrato nessuno a quell'ora, perciò ero abbastanza tranquillo sul fatto che nessuno mi avrebbe rotto.
Per uscire, la scorciatoia più veloce era come al solito passare per i dormitori degli studenti. Sapendo della festa di Morgan, non avevo intenzione di farmi i fatti loro, ma fare un giro mi avrebbe consentito perlomeno di assicurarmi che non stesse succedendo niente di strano (voglio dire, non sono così innocente da non sapere che cosa succede durante le feste di adolescenti).
La porta chiusa della sala comune era fiocamente illuminata ai bordi e si sentiva un chiacchiericcio tranquillo, perciò non mi preoccupai. Stavo per proseguire, scendendo dalle scale per raggiungere l'esterno, quando udii un fioco singhiozzo provenire dai bagni, seguito da una voce che parlava piano. Sbirciai dalla porta e vidi Grimaldi china sul lavandino a piangere, con Morgan vicino, che le stava dicendo qualcosa con aria preoccupata.
Non sapevo bene come comportarmi: ci sono mille ragioni per cui una ragazza può ritrovarsi in lacrime, dalle più leggere alle più serie. Certo, essendo una festa, poteva essere successo di tutto, sebbene Morgan non mi paresse uno che avrebbe invitato gente strana (anche se avevo visto Dobrovicki uscire di sfuggita, una tipa che sicuramente non poteva essere considerata "tranquilla"). Ero insomma molto indeciso se intervenire o farmi i fatti miei, ma alla fine pensai al mio ruolo di prof e, scrollando le spalle, mi feci avanti.
- Ma... che succede? Stai bene, Grimaldi? - incrociai lo sguardo di entrambi i ragazzi.

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#96 Il 22-11-2021 a 15h45

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

BAGNI poi SALA COMUNE DORMITORIO

Cercai in tutti i modi di consolare Isabella ma le mie parole cadevano nel vuoto. Mi dispiaceva davvero molto vederla così. Certo che Vilde non era stata proprio delicata. Insomma non conoscevo bene Isabella ma si vedeva che il suo passato non era un argomento di conversazione piacevole per lei. Sospiri preoccupato cercando di tranquillizzare la ragazza. Per di più non potevo aiutarla con nessun incantesimo dato che avevo lasciato il pettine nella mia stanza. Quindi non c'era nulla da fare che starle vicino. Ad un certo punto sentii un rumore e mi allarmai un pochino. Chi mai poteva essere a quell'ora così tarda? Fui sollevato di vedere che era solo il professor Colleoni, in giro per qualche motivo. Chiese cosa fosse successo e lo guardai inizialmente senza dire niente. Poi mi avvicinai al professore e gli dissi semplicemente:
-Forse è meglio che glielo dica Isabella, provi lei a consolarla.-
Colleoni annuí e lasciai la ragazza in buone mani. Ero certo in qualche modo che il prof sarebbe stato in grado di tirarla su.
Pensieroso cominciai ad incamminarmi verso la sala comune del Dormitorio. Ormai dovevano essere rimaste poche persone ed era mio dovere ripulire e sistemare tutto.

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#97 Il 22-11-2021 a 17h23

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Vilde Revven
SALA COMUNE


Cominciai a prendere appunti mentalmente su tutto ciò che mi stavano dicendo gli altri. Iniziò Isabella Grimaldi, che raccontò quel poco che ricordava sul suo passato. Più continuava, meno sembrava felice. Il suo racconto si fece sempre più confuso, ma capii che stava anche parlando di un anello, di una probabile cancellazione della memoria... Ad un certo punto si interruppe, con la voce rotta dal pianto. Si vedeva che soffriva molto a parlarne. Se ne andò, lasciandomi con una sensazione spiacevole che mi attanagliava. Non volevo fare del male a nessuno, non era necessario, e non pensavo certo che la conseguenza sarebbe stata quella. Con la coda dell'occhio vidi Adriel Morgan seguirla preoccupato, forse per consolarla. Probabilmente erano legati, un sentimento che io non avevo provato se non con la mia famiglia. Al momento però non dovevo pensarci, ma rimanere concentrata sul mio obiettivo.
Poi fu Kokoro a rispondermi.
- Devi esserlo davvero molto, se hai deciso di venire a questa festa e unirti ad un gruppo di persone dal sangue misto. Sapevo che non poteva solo essere un neonato desiderio di fare amicizie, ma un po' ci speravo. Sappilo! -
La fissai con'aria inespressiva, anche se mi sembrava di stare facendo fatica a respirare. Era così, effettivamente non ero in grado di avere relazioni normali, ma finché non dovevo rapportarmi con gli altri non era un problema. Non ci badai e continuai a prendere nota del suo racconto. Non mi distrassi nemmeno quando sentii la ragazza brilla avvicinarsi e dirmi di "stare attenta" o qualcosa del genere. Era il solito copione con cui la gente credeva di intimorirmi. Ero sempre stata vittima di tentativi di bullismo, dato che non mi ero mai fatta degli amici, ma avevo imparato presto a difendermi, anche a costo di isolarmi ancora di più. E dopo quell'estate in cui avevo ucciso un vampiro, qualche minaccia da un'ubriacona qualsiasi non mi faceva né caldo né freddo. Ripensai agli occhi di quell'essere, troppo umani, ma non abbastanza per risparmiarlo. Il racconto di Kokoro finì. Ero stata brava, mi ero impressa bene in mente tutto, ma mi sentivo malissimo.
- Grazie - dissi al vuoto e me ne andai. Non lo avrei mai ammesso, ma avevo gli occhi lucidi.

Non andai in bagno, ma mi avviai in corridoio verso la mia camera e quella di Kokoro. Non mi avrebbe mai più rivolto la parola, ma tanto non m'importava, e anche se m'importava non potevo permettermi di farlo vedere. Ero così presa dal contenermi, che a stento vidi la professoressa Foscari venire nella mia direzione. Mi rivolse un sorriso furbo ed io rimasi impietrita per qualche secondo: probabilmente era soltanto un'allucinazione, ma mi sembrava di aver visto nei suoi occhi delle pagliuzze rossastre. Era chiaro però che non ero lucida e quella sera avevo già avuto un abbaglio, perciò la salutai meccanicamente e m'infilai in camera.
Presi carta e penna e cominciai a scrivere.

Caro padre,
come mi hai chiesto, ti riporto tutto ciò che ho scoperto sul recupero del ragazzo rapito, Adriel Morgan.


Dovevo scrivere subito la lettera, prima di lasciarmi sfuggire qualche minuzia. Il racconto della fuga, in realtà, non mi era sembrato particolarmente interessante, ma c'erano dei dettagli che mi sfuggivano che mio padre avrebbe trovato interessanti e sui quali probabilmente avrei dovuto indagare ancora.
Riportai tutto con precisione. Purtroppo, non potevo trattenermi ancora e bagnai la carta con qualche lacrima, ma non si notava più di tanto. Dopo magari avrei potuto cancellarle con "Via, via, dannata macchia!"
Conclusi la lettera con:

Spero che stiate tutti bene.
Un abbraccio a te, a Nilde e Tilde.

Vilde


Avrei voluto scrivere "Vi voglio bene", ma sapevo che lui non avrebbe mai risposto allo stesso modo, quindi evitai. Non trovai la forza di mandarla, però. Ero troppo stanca. Volevo solo dormire per tanto, tanto tempo.

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#98 Il 22-11-2021 a 19h33

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
SALA COMUNE + STANZA DI KOKO E VILDE


"Qualcosa non va." pensai, mentre una sensazione spiacevole sembró torcermi lo stomaco.

Non volevo parlare di quella notte, tanto che avevo cercato di porre fine al discorso e cambiare argomento.
Allora perché avevo sciorinato quella serie infinita di informazioni?
Guardai Vilde, gli occhi ridotti a due fessure, mentre in modo disattento ascoltavo Nik confermare le mie parole.
Poco dopo, la ritirata strategica della ragazza mi convinse che (effettivamente) qualcosa non quadrava.

- Torno subito.
Ho dimenticato il telefono in stanza. - dissi dopo qualche minuto di silenzio, incamminandomi con tranquillità verso il dormitorio del settimo anno.

Ci misi un po' ad arrivare, visto che avevo proceduto a passo molto lento per evitare di essere vista da Vilde: non volevo certo capisse che la stessi seguendo.
Arrivata davanti alla porta della stanza, la aprii, ben attenta a non far rumore...
Ma tutto mi sarei aspettata, tranne di trovare la mia compagna scompostamente (lei non era mai scomposta) sdraiata sul letto ed evidentemente addormentata.
Sospirai, rassegnata a rimandare quel confronto ad un secondo momento; decisi, comunque, di lasciarle un biglietto in cui le chiedevo di parlare.
Così presi uno dei miei post it preferiti (con una ranocchia che ballava il tip tap su un lato) e mi diressi verso la sua scrivania.
Sulla scura superficie in legno dei fogli scritti fittamente facevano bella mostra di sé, la penna ancora al loro fianco.
Pensando che fossero degli appunti (Vilde ne prendeva spesso e su ogni cosa), presi i fogli per metterli da parte e farmi spazio.
Fu a quel punto che l'occhio mi cadde sulla calligrafia ordinata ed elegante della mia compagna di stanza: non si trattava di appunti, ma di una lettera indirizzata al padre; e se un nome fin troppo familiare (Adriel Morgan) non avesse attirato la mia attenzione, l'avrei rimessa a posto e avrei continuato a scrivere il mio messaggio, ma, riconoscendo quello, non riuscii a trattenermi dal leggere il resto.
Non sapevo se sentirmi arrabbiata per tutti quei sotterfugi, quando avrebbe potuto chiedermi le informazioni privatamente e in modo diretto o dispiaciuta per le chiazze scure che vedevo in fondo alla lettera.
Allora, misi da parte i fogli e scrissi:

- Ho letto la lettera.
Scuserai il mio comportamento meschino, visto che il tuo lo è stato altrettanto.
Dobbiamo parlare al più presto.

Koko
-

Lasciai il post it in un punto ben visibile della scrivania e uscii dalla stanza; mi incamminai per i lunghi corridoi, diretta nuovamente alla sala della festa, ma con l'animo poco disposto al divertimento.
Sulla soglia della comune, coincidenza volle che incontrassi Adriel.

- Ehi, come mai sei andato via tanto di fretta? - chiesi.

Infatti, tornata dagli altri dopo aver preso da bere, avevo trovato il gruppo un po' cambiato: Isabella era sparita ed Adriel era vicino agli altri.
Tuttavia, era rimasto poco più di qualche secondo, prima di allontanarsi di gran fretta... Cosa che mi aveva incuriosita.

Ultima modifica di Clio79 (Il 23-11-2021 a 17h16)


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#99 Il 22-11-2021 a 21h51

Chiacchierona
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Adriel Morgan

SALA COMUNE DORMITORIO

Lo sapevo che dopo la felicità arrivava sempre la tristezza, eppure avrei tanto voluto che la serata procedesse al meglio. Invece niente, tutto a rotoli. Feci l'ennesimo sospiro mentre molto mogio tornavo alla sala comune del dormitorio. Dovevo stare su con l'animo. Isabella si sarebbe ripresa. Entrai quando mi si parò davanti Kokoro che mi chiese come mai fossi scappato via. Ora che ci pensavo in effetti lei era andata a prendere da bere quando Isabella aveva parlato del suo passato.  Non sapevo se confessarle che la sua compagna di stanza aveva fatto piangere un'altra sua amica (almeno mi erano parse amiche). Quindi ignorai la domanda. Tanto non ero in grado di mentire quindi meglio sorvolare.
-Lascia stare-
Mi limitati a dire con un sorriso un po' triste.
-Dov'è Vilde?-
Chiesi dopo un po' non vedendola nella stanza. Non mi era piaciuto per nulla il suo comportamento e sentivo di doverle dire qualcosa.


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#100 Il 22-11-2021 a 22h15

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
SALA COMUNE

Ascoltai con una buona dose di perplessità le poche parole di Adriel, ma non mi sentii di chiedere altro sulla faccenda: se aveva ritenuto opportuno non parlarne, probabilmente era meglio così.

Comunque, poco dopo, fu il mio turno di essere interrogata.

- Dov'è Vilde? -

- Vilde ha lasciato la festa: fin da subito mi aveva detto che non si sarebbe trattenuta molto perché si sentiva abbastanza stanca.
Figurati che sono andata in stanza poco dopo di lei, perché avevo dimenticato il telefono e l'ho trovata che già dormiva della grossa. - gli risposi, sorridendogli allegramente.

Poi continuai:

- Immagino che ci siano un po' di cose da mettere apposto, perciò ti darò una mano.
Sono andata a recuperare il telefono per mettere un po' di musica, nel frattempo.
Potremmo lanciare un Put another dime in the jukebox, baby e scegliere quello che ci pare: pulire a ritmo di musica è sempre più divertente. -


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