SALVE A TUTT* E BENVENUT* A QUESTO EVENTO DI HALLOWEEN

In questo evento, succederanno principalmente due cose: l'apertura del Velo e quindi l'arrivo delle anime e l'intrusione dei troll nella scuola con successivo rapimento di qualcuno...!

DURATA DELL'EVENTO

Questo evento sarà aperto da oggi pomeriggio fino a martedì 2 compreso. In caso di modifiche della data di chiusura, vi aggiornerò!

TEMPO E LUOGO DELL'EVENTO

Il tempo dell'evento, come già detto, NON scorrerà come nella realtà (quindi nessun problema se qualcuno si dovesse assentare per diverse ore di fila). In questo evento il tempo della storia, della finzione sarà diluito su più giorni, generalmente così suddivisi (in caso di cambiamenti, ci aggiorniamo in corso d'opera) :
-Il primo giorno all'interno dell'evento è LUNEDÌ 18, giorno in cui inizia ad aprirsi il velo e iniziano a comparire le anime. Il Velo resterà aperto dal 18 ottobre al 14 novembre, con picco massimo al 31 ottobre, giorno in cui il Velo è completamente aperto. Dopo il 31 ottobre, il Velo si richiude lentamente come si è aperto.
-Il giorno successivo, ovvero MARTEDÌ 19 i Troll attaccano la scuola (da decidere il momento della giornata) e rapiscono una persona
-Nei giorni seguenti, si andrà alla ricerca di indizi e del rifugio dei troll
-Per il resto, possiamo fare come preferiamo, anche fare un salto temporale di qualche giorno se lo vogliamo, ci aggiorniamo in corso d'opera
--> Tutte le le parti di questo evento andranno ruolate in questo topic, quindi non dobbiamo spostarci! In caso di bisogno, darò delle indicazioni generali con il mio pg
--> Potete accordarvi privatamente se volete ruolare con un determinato pg

REGOLE

Pochissime ma importanti!

-Dato che il tempo scorre come vogliamo noi, non siete obbligat* a controllare costantemente questo topic e a garantire una presenza costante, MA postate almeno un messaggio al giorno nella durata dell'evento (sarò più flessibile da lunedì a venerdì, dato che sono giorni lavorativi e/o di possibili lezioni). Il che significa che se volete scrivere venti messaggi al giorno, va benissimo, ma se volete scriverne solo uno o due, va bene uguale!
-Unica avvertenza/eccezione è se il vostro pg viene interpellato. Se la mancanza di una vostra risposta blocca il gioco, è oggettivamente un problema, QUINDI: se il vostro pg sta parlando con un altro pg e voi vi dovete fisicamente allontanare per diverse ore, avvertite la giocatrice/il giocatore con cui state ruolando e, se riuscite, concludete la discussione con il pg.
-NO doppi post. Questo lo sappiamo tutt* ma preferisco ribadirlo. Se dovete aggiungere qualcosa, modificate il messaggio!

Se avete dubbi riguardo qualcosa, prima di postare SCRIVETEMI! Lo scorso evento era il primo e ci dovevamo ancora ambientare bene, ma non chiuderò più un occhio su cose sbagliate, quindi fate attenzione!
Vi rimando al Regolamento del GDR e al Regolamento generale del forum

Una breve nota esplicativa:
La storia dell'evento comincia il 18, ma ieri sera c'è stata una piccola role di introduzione con una nuova partecipante. Faremo un po' finta che questa breve role sia avvenuta la settimana scorsa, quindi prima dell'evento, per evitare complicanze legate ai fatti che succederanno dal 18 al 21.

-o-

Per qualsiasi cosa, sono disponibile in privato! Entrerò spesso per controllare, quindi non fatevi problemi a scrivermi

Kokoro Taira
MENSA



Contrariamente alle mie abitudini, decido di andare a studiare in mensa; di solito, è meno tranquilla della biblioteca, ma si può mangiare qualcosa mentre si è sui libri e chiacchierare più liberamente.

"Tra l'altro, fra un po' sarà ora di pranzo" penso, mentre prendo posto ad uno dei tavoli.

Appoggio il materiale sulla superficie in legno, poi mi alzo per andare a recuperare un buon tea caldo da sorseggiare durante lo studio; prendo anche dei biacottini avanzati dalla colazione e torno a sederimi, iniziando a leggere.

Ultima modifica di Clio79 (Il 22-10-2021 a 21h41)

Nikolas Axel Fox-Lombardi

MENSA





Scheda


Oggi le lezioni sono finite presto, è ancora solo tarda mattinata e sono già in sala mensa ad aspettare l'orario del pranzo. È un lunedì tutto sommato tranquillo, dato che molti studenti sono ancora a lezione, quindi decido di cercare un tavolo per studiare un po'. Mi guardo un po' intorno alla ricerca di un posto libero e vedo di spalle una figura familiare già china sui libri, che evidentemente ha avuto la mia stessa idea.

-Ehi Koko- la saluto, sedendomi accanto a lei. -Anche tu qui a studiare? Di solito sei sempre in biblioteca- le chiedo, tirando fuori anche io il mio libro e appoggiandolo sul tavolo.

Isabella Grimaldi
mensa

Il mio primo giorno di scuola? un disastro. "sono indietro su tutti i fronti. Stare dietro alle lezioni è difficile, per me è come parlare arabo. I miei compagni sanno bene quel che fanno.. beati loro.. chissà se riuscirò mai ad avere la loro padronanza, dovrò rimboccarmi le maniche. Non ho avuto ancora modo di perlustrare bene la scuola ma daltro canto non ho ancora avuto modo di conoscere la mia compagna di stanza, questa mattina quando mi sono svegliata già non c'era e ieri sera sono arrivata troppo tardi, chissà se oggi riuscirò finalmente a conoscerla. Raggiunsi la mensa, c'era già qualche studente. Mi sedetti ad un tavolo vicino alla finistra in attesa di capire la prossima mossa

Kokoro Taira
MENSA

Vengo riscossa dalla lettura da una voce familiare.

- Ciao, Nikels.
Effettivamente, hai ragione: di solito, la biblioteca è il luogo in cui preferisco studiare.
Però sai, sentivo il bisogno di una sessione di studio un po' più leggera e avevo voglia di un buon tea caldo - dico, sorridendogli.

Lo osservo prendere posto al tavolo, tirare fuori il libro e, quasi di sfuggita, gettare un'occhiata ai biscotti.

- Sei il solito goloso! Dai, non fare complimenti - esclamo, ridendo e avvicinandogli il piattino coi dessert.

Nikolas Axel Fox-Lombardi

MENSA


Koko nota subito che ho lanciato uno sguardo ai biscotti.. E io che credevo di essere stato discreto. -Grazieee tu sì che mi conosci- rispondo con una risata alla sua offerta e afferro subito un biscotto, mordendolo.

Quasi per caso do un'occhiata in giro per la sala e, seduta ad un tavolo vicino alla finestra, vedo la ragazza di ieri sera. Aspetto che guardi da questa parte (o almeno credo) prima di alzare la mano in segno di saluto.

-Ehi, ciao! Mmh... Isabella, giusto?- dico, alzando un po' la voce per farmi sentire dalla ragazza, che è a qualche tavolo di distanza da noi. E poi, nel dubbio, aggiungo -Puoi unirti a noi, vieni pure-

Mi volto brevemente verso Koko e le spiego -L'ho conosciuta ieri sera mentre tornavo in camera, deve essere una nuova studentessa-

Isabella Grimaldi
mensa

Mi giro di scatto in direzione di una voce che non mi era del tutto sconosciuta. Incrocio il suo sguardo e sorrido, sinceremente contenta di vedere un volto conosciuto. Mi avvicino al loro tavolo sperando di non essere di troppo. C'era anche una ragazza con lui e sembravano in confidenza. - Ciao Nikola - "spero di non aver sbagliato il nome" mi rivolgo poi alla ragazza - piacere, sono Isabella- sorrido cordiale ad entrambi e mi siedo

Kokoro Taira
MENSA

Nascondo un altro sorriso, mentre osservo Nik afferrare con gioia un biscotto.

"Devo prendere l'abitudine di girare con le tasche piene di dolci." penso, dandomi poi della sciocca e scrollando leggermente la testa.

Quando rialzo lo sguardo, noto che Nikels fa cenno ad una ragazza che non credo di aver mai visto; il mio amico, però, sembra conoscerla perché la saluta e la invita a sedersi al nostro tavolo.
A questo punto, si volta di nuovo verso di me e mi spiega che, probabilmente, si tratta di una nuova studentessa e che si erano conosciuti la sera prima.

"Strano, che si tratti di un trasferimento? " penso, un po' perplessa.

La ragazza si avvicina, si presenta e prende posto al tavolo.

"Beh, di primo acchito sembra simpatica" mi dico, per poi aggiungere ad alta voce:

- Piacere di conoscerti, Isabella.
Io sono Kokoro... Ehm... Ti va un biscotto? - chiedo, sorridendole e strappando il piatto dalle grinfie di Nik.

Nikolas Axel Fox-Lombardi

MENSA


Isabella si avvicina e mi saluta, presentandosi a Koko e sedendosi. -...S. NikolaS- dico ridendo -ma anche Nikola va bene. O come preferisci, insomma, anche Nik- aggiungo con un sorriso.

A quel punto Koko, sempre gentile, pensa bene di offrirle un biscotto... Strappandomi il piatto dalle mani proprio mentre ne stavo per afferrare uno. Metto un po' il broncio, ma mi riprendo subito, allungandomi per raggiungere comunque il biscotto che avevo puntato prima.

Prima di morderlo, mi rivolgo di nuovo ad Isabella. -Ehi, hai avuto problemi con l'incantesimo ieri sera? Come è andata?- le chiedo

Elio Colleoni
MENSA



Avevo detto che speravo che il letto non mi tradisse?
Bene, i miei desideri sono andati perduti come lacrime nella pioggia.
"Qualcuno dovrebbe farci un incantesimo, su quella frase" penso, mentre avanzo di malavoglia verso la mensa. Le mie occhiaie, di solito già abbastanza visibili, sono diventate due virgole violacee sotto gli occhi. La luce mi dà fastidio e mi sento come se avessi la febbre. In effetti non sarebbe una cattiva idea prendersi qualche giorno di riposo e andare a farsi controllare in infermeria... Peccato che domani abbia già programmato delle interrogazioni.
Meglio andarci oggi, si sa mai.
Fisso distrattamente la sala, con gli sguardi di qualche studente puntati addosso, ma tutto sommato non ci bado. Tanto io ormai oggi ho finito con le lezioni (e per fortuna direi).
Mi dirigo verso la zona self-service e, anche se palesemente fuori da qualsiasi orario pasto accettabile, mi servo con due enormi fette di pancetta, un uovo e fagioli stufati. Se sei in carenza sonno, è normale che ti venga una fame da lupi.
Non ho voglia di parlare nessuno, nemmeno coi colleghi, ma fortunatamente non ne vedo in giro, così mi siedo al tavolo degli insegnanti e comincio a divorare la mia seconda colazione/brunch/pranzo/qualsiasi cosa sia.
Quanto ca**o ho bisogno di fumare.

Non faccio nemmeno troppo caso al fantasma di Mike Bongiorno che svolazza per la stanza. Qualcuno avrà pronunciato con troppa enfasi un Allegria!, immagino.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 23-10-2021 a 20h23)

Isabella Grimaldi
mensa

-scusami davvero, giuro che imparerò il tuo nome- mi porto involontariamente una mano sul volto come per coprire l'imbarazzo. -piacere mio Kokoro- sorrido afferrando un biscotto e inizio a mangiucchiarlo. Nikolas mi chiede dell'incantesimo - è un tasto dolente, ho provato 5 volte prima di ottenere il risultato sperato. Mi sento davvero un'incapace, per me è tutto nuovo, questo mondo pieno di magia.. fino a poco tempo fa neanche credevo in questo e ora invece mi trovo qui con voi, così capaci e dotati.. sono un pesce fuor d'acqua- i miei occhi divennero tendenti al grigio, ero triste e abbattuta per il mio essere così incapace, mi sentivo davvero un peso anche per loro che si son trovati convolti in questo mio sfogo

Kokoro Taira
MENSA

Osservo Nik allungare nuovamente la mano verso il piatto e provo a nascondere una mezza risata.

"Sarà meglio recuperare altri biscotti." penso, mentre ascolto lo scambio di battute tra gli altri due.

- Non devi parlare così di te stessa.
Se il tuo primo approccio con la magia e il mondo magico è avvenuto solo ieri, come puoi pretendere di esser già capace di far tutto? Anche noi abbiamo combinato la nostra buona dose di disastri, all'inizio... non che, alle volte, non accada anche adesso.
E, comunque, non siamo così dotati quanto pensi: quello che riusciamo a fare è frutto di tanto studio e pratica.
Ce la farai anche tu. - dico, addolcendo il tono nell'ultima parte del discorso.

"Alle volte parlo come mio nonno" penso poi, abbastanza scioccata dalla cosa.

- Beh, dopo questa tirata, credo ci voglia del tea. Torno subito - dico, alzandomi e dirigendomi verso il bancone.

Ultima modifica di Clio79 (Il 22-10-2021 a 23h41)

Isabella Grimaldi
mensa

-so che hai ragione, mi impegnerò al massimo- "spero basti" - voi è da molto che praticate la magia?- Non feci in tempo a porre la domanda che Kokoro si era alzata dal tavolo per prendere del tea- "l'avrò infastidita?" continuai a mangiare il biscotto. Nel frattempo la sala si fece più rumorosa e affollata

Nikolas Axel Fox-Lombardi
MENSA


-Ma no, tranquilla... sono abituato a sentirmi chiamare in ogni modo, quindi va tutto bene- le rispondo, sminuendo con un gesto della mano.

Mi risponde poi alla domanda sull'incantesimo, che pare abbia fatto un po' cilecca: è davvero abbattuta. Koko la rincuora subito, con un tono fermo e deciso all'inizio, che si addolcisce nell'ultima parte. -Koko ha ragione: non si nasce imparati!- ridacchio. Sicuramente non è italiano corretto e non dovrei dirlo in una sala in cui possono entrare anche i prof e inorridire sentendomi, ma si dice così e rende l'idea.

Nel frattempo Isabella ci chiede se pratichiamo da molto la magia -Beh, direi di sì... diciamo da quando ero piccolo, mia madre mi ha insegnato qualcosa prima di iniziare la Splendente, ma niente di che. Poi a undici anni ho cominciato il primo anno e ho iniziato a usarla più spesso-.

Koko si scusa un attimo allontanandosi dal tavolo e continuo -È stato anche un mio errore, quello è un incantesimo che si insegna al secondo anno... possiamo provare con uno più semplice... Ecco, che ne dici di Fermo lì? È praticamente uno dei primi che viene insegnato, serve a tenere ferme le cose. Potresti provare a tenere fermo in testa un cappello in una giornata di vento, ad esempio. Oppure... prova a lanciarlo su una pallina di carta e poi a soffiarci sopra per spostarla: se l'incantesimo è riuscito, la pallina non si muoverà!- le spiego, mentre già sto strappando un angolo di una pagina da un blocchetto che ho sempre nello zaino.

-Dunque, vediamo così!- sposto i miei quaderni e appoggio la pallina di carta, più piccola di una biglia, sul tavolo sgombro. -Ecco, prova!-

Kokoro Taira
MENSA

Arrivata davanti al bancone, riempio un altro (abbondante) piatto di biscotti e prendo anche qualche muffin e brioche; poi, mi dedico alla preparazione del tea.
Sto giusto tornando dagli altri, il vassoio stracolmo, quando lo sguardo mi cade su una figura solitaria al tavolo dei professori.

"Che brutta cera ha Colleoni." non posso fare a meno di pensare, fermandomi a guardare il prof.

È pallido e ha due occhiaie scure e pronunciate, segno di una persona che non riesce a riposare come dovrebbe.
Sospiro, ritorno sui miei passi e inizio a preparare una tazza di caffè nero, che poi riscaldo con un A qualcuno piace caldo; poso la tazza sul vassoio e mi dirigo al tavolo dei professori.
Arrivata davanti a Colleoni (Kami, sembra parecchio scocciato), mi schiarisco la voce.

- Buon giorno professore.
Scusi se mi permetto, ma non ha una bella cera... Ecco, ho preparato questo per lei: forse può aiutare - dico, mantenendo la voce calma e ferma.

Poggio la tazza davanti all'uomo e attendo (la mia probabile dipartita).

Isabella Grimaldi
mensa

-sembrano così strani questi incantesimi, mi serviranno un sacco di libri e lezioni private per mettemri in paro- lo guardo con attenzione mentre crea quella pallina per me. Fisso l'oggetto per qualche istante, sposto lo sguardo su Nikolas che cerca di incoraggiarmi - ok, ci provo- afferro la mia bacchetta magica, la stringo forte e cerco di concentrarmi aiutandomi con dei respiri profondi "spero di non far esplodere nulla"  - Fermo li- Non ho il coraggio di guardare l'esito

Elio Colleoni
MENSA

Assorto nei miei pensieri e nella mia pancetta fumante, mi rendo conto all'improvviso che una tazza di caffè mi si è materializzata di fronte.
"Magico".
In realtà non lo è affatto: davanti a me vedo la ragazza volpe, intenta a osservare la mia faccia esaurita. Faccio fatica a ricambiare l'occhiata severa. Normalmente avrei una punta di sospetto, considerato il soggetto furbo che ho davanti, ma stavolta non ne ho la forza.
- Hmm, grazie... Taira - borbotto, portandomi la tazza alla bocca. La tentazione di dire "Grazie mamma" è stata forte (il sarcasmo è l'ultimo a morire), ma sarebbe stato decisamente inopportuno, anche nei confronti della ragazza volpe.
Comunque, il caffè è ottimo e serve a darmi quel minimo di voglia di vivere in più per aggiungere in tono semiserio:
- Non sono proprio in forma in questi giorni, non so se si è notato -
- Forse è il caso che faccia una capatina in infermeria, magari ho l'influenza. O magari mi danno un qualcosa per dormire. Anche qualche giorno di malattia non sarebbe male, però non dirlo ai tuoi colleghi, così magari studiano comunque, intesi? - le faccio un sorrisetto e mi alzo rumorosamente dalla sedia, facendo cadere la tazza dal vassoio. Meno male che avevo finito il caffè.
Lancio un improperio contro Dante e le sue terzine e noto che fortunatamente non è rotta, ma siccome non ho la testa per fare incantesimi la recupero da terra. Che imbarazzo.
- Vabbè, salutami Lombardi - lo cerco con lo sguardo (figurati se poteva essere lontano dalla sua amica) e noto che è in compagnia di Grimaldi, che sta provando a fare pratica con qualche incantesimo. Chissà da dov'è spuntata fuori quella ragazza . -...e Grimaldi -
E mi avvio per riportare piatti e posate sul carrello delle stoviglie sporche, per poi uscire dalla mensa. Meglio andare subito in infermeria, mi sono stufato di questa storia.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 23-10-2021 a 00h45)

Nikolas Axel Fox-Lombardi
MENSA


-Oh, no, sembrano strani ma facci caso: sono tutte espressioni di uso più o meno comune o che vengono dalla letteratura o dai film, ad esempio. Nessuna formula strana, quindi sotto questo aspetto è semplice!-. La vedo tirare fuori la sua bacchetta. Strano ma vero, non se ne vedono tantissime in giro: mio fratello ne ha una, era di un nostro bisnonno.

Stringe forte la bacchetta (forse un po' troppo) e respira profondamente, lanciando poi l'incantesimo. -Ok, vediamo un po' se ha funzionato- le dico, soffiando sulla pallina. In un primo istante rimane ferma, poi trema un po'. Ad un secondo soffio, si sposta leggermente. Ad un terzo, rotola via di qualche centimetro. -Beh non male per essere la prima volta, dai!- commento con un sorriso. -Devi essere più rilassata però... lo so, è più semplice a dirsi che a farsi, ma non c'è niente di cui preoccuparsi. Stai solo cercando di tenere ferma una pallina di carta, non è una questione di vita o di morte!- rido. E poi aggiungo -Non stringere troppo forte la bacchetta, impugnala normalmente: in ogni caso non andrà da nessuna parte e tu sarai più rilassata-

Isabella Grimaldi
mensa

-non ci avevo fatto caso, da questo punto di vista hanno un senso logico, potrei memorizzarli senza troppo sforzo- "forse"

quando inizia a soffiare sulla pallina, il mio cuore trema -per qualche istante ha funzionato, incoraggiante- dico con un filo di sarcasmo -una questione di vita o di morte- sorrido "potrebbe esserlo,e questo è il massimo che so fare, che disastro" -stringere meno la bacchetta ed essere rilassata- ripeto queste parole tipo mantra, ogni loro consiglio per me è prezioso -grazie-
Sono moltoo grata a Nikolas, se non era per lui probabilmente sarei un emarginata insicura e incapace.

Kokoro Taira
MENSA

Capisco l'entità del malessere del professore, quando accetta la tazza senza protestare e senza pronunciare anche solo mezza battuta, cosa insolita per lui.

"Quest'uomo non si lascia mai sfuggire l'occasione di essere ironico e pungente: deve star proprio male." penso, iniziando a preoccuparmi seriamente.

È per questo che, quando mi dice che ha intenzione di andare al più presto in infermeria, tiro un sospiro di sollievo.

- Mi sembra una saggia decisione, professore.
E non si preoccupi: non dirò nulla agli altri studenti - assicuro seriamente, volendo rispettare la privacy dell'uomo.

Faccio giusto in tempo a finire la frase che la tazza del caffè cade (per fortuna era vuota) e il prof si china per raccoglierla; vorrei davvero aiutarlo, ma rischio di rovesciare il vassoio pieno di roba che ho in mano e un uomo ha il suo orgoglio: credo che aiutarlo lo abbatterebbe ulteriormente.
Ma non posso fare a meno di dire:

- Sarebbe meglio affrettarsi ad andare in inferneria, professore -

Quindi gli assicuro che saluterò sia Nik che Isabella e rimango per un po' ad osservarlo mentre cammina (beh, più o meno) fuori dalla mensa.
In realtà, esito perché sono tentata di posare il vassoio e accompagnarlo, ma mi ripeto mentalmente:

"L'orgoglio di un uomo, Koko, pensa all'orgoglio."

Così, con un sospiro, ritorno al tavolo e noto come Nik e Isabella si stiano esercitando con degli incantesimi.

- Per essere la prima volta, il risultato e ottimo - dico, posando il vassoio stracolmo sul tavolo e riscaldando le tazze di tea (ormai tiepide) con un A qualcuno piace caldo

- Scusa se mi sono alzata un po' bruscamente prima, ma nulla corrobora lo spirito come una buona tazza di tea caldo e ho creduto ne avessi bisogno - dico ad Isabella, porgendole la bevanda.

- E scusate anche se ci ho messo tanto, ma ho visto il professor. Colleoni e mi sono fermata a parlare con lui.
A proposito, vi saluta - aggiungo, mentre già allungo l'altra tazza a Nik.

Nikolas Axel Fox-Lombardi
MENSA


-Non ti preoccupare, riuscirai a memorizzarli senza problemi: dopo un po' viene naturale- le rispondo.

La sento dire con un po' di sarcasmo che il risultato è stato incoraggiante e faccio una risatina -Beh, magari a te non sembra, ma posso assicurarti di sì. Comunque figurati, mi fa piacere aiutare!- Nel frattempo torna anche Koko, con tre belle tazze di the fumante. O meglio, non proprio fumante, ma le riscalda subito con un incantesimo. Anche lei conferma il mio giudizio positivo sulla riuscita dell'incantesimo di Isabella e, mentre le porge una tazza di the, aggiungo -Devi solo continuare a provare: la pratica rende perfetti. O quasi, insomma, ma sicuramente aiuta molto-

Koko mi porge la mia tazza e la prendo con piacere, soffiando leggermente e bevendone un sorso. The nero, il mio preferito. -Grazie, una tazza di the ci voleva proprio!- la ringrazio. E poi aggiungo -Ah, Colleoni... come sta? Ieri sera l'abbiamo incontrato nell'ala studenti del dormitorio e non mi è sembrato proprio in gran forma, se devo essere onesto. Forse era solo un po' stanco- Concludo, sperando che davvero il professore stia meglio e che, come sempre, mi sto preoccupando per nulla.

Ylla
Cucina-mensa

"Per fortuna fra qualche ora sarà sera" penso nel mentre sono alle prese con un piatto che proprio non vuole riuscirmi. Per anni ho tentato in ogni modo di portare in tavola un must della tavola di mia mamma, lasagne bianche ai sapori del bosco. "Accidenti a me! quasi,quasi le telefono e mi faccio spiegare come procedere" Accantono l'idea quasi subito. "disperata fino a questo punto proprio no!" e invece disperata lo sono per davvero, perchè non so darmi pace del fallimento. Un incantesimo sarebbe anche preferibile piu' della telefonata ma il fatto è che la magia ancora non mi fa impazzire di gioia e in piu' tutto cio' che si ottiene per strade traverse non ha mai il gusto di una vittoria piena. E allora, con le mani tremanti afferro il cell dalla mia tasca posteriore del jeans e con una certa forma di ritrosia comincio a digitare il numero(nemmeno l'ho memorizzato il suo e questa la dice lunga sul caso) e pur di farmi forza e non pensare a cio' cche sto per fare, do un'occhiata di striscio verso la sala mensa, cosi' da distrami dal guaio in cui sto per cacciarmi"toh, una nuova arrivata..e come sempre c'è il comitato d'accoglienza, il migliore in assoluto per farla integrare" sono piacevolmente sorpresa da quel gesto carino di quei ragazzi verso chi ancora non è a proprio agio un ambiente nuovo. e intanto il telfono squilla,uno.due. tre trilli. "riattacco" penso quasi sollevata e intanto sono sempre distratta dal gruppetto (?)-"pronto?- il sangue mi si congela all'istante. Ci metto un po' prima di rispondere alla voce dall'altra parte del telefono-"Ehi, pronto?...come va?" riesco a biascicare infine quasi a stento

Elio Colleoni
CORRIODIO - INFERMERIA

L'infermeria non si trova troppo lontano dalla mensa, quindi m'incammino senza fretta. Avevo chiesto in giro e, se ben ricordo, in questi giorni è di turno la dottoressa Adler. Non so dire se sarà contenta di visitarmi: anche se non mi faccio mai vedere, ricordo il suo sguardo di disapprovazione durante la compilazione della mia scheda medica quando le ho detto che fumo. Per il resto non ha nulla da lamentarsi: non mi ammalo quasi mai e, come tutti gli insegnanti della scuola, ho un certo numero di ore di allenamento da fare alla settimana (anche se sono sicuro di non aver mai visto il prof di matematica farlo, con tutti gli anni che ha).

Arrivo alla porta dell'infermeria e sto per bussare, quando noto un alone lattiginoso entrare dalla finestra.
Il fantasma di Mike Bongiorno evocato due volte di fila? Aguzzo la vista e mi rendo conto che è lo spirito di un'anziana signora vestita da gran dama. Strabuzzo gli occhi. Mi è capitato solo un'altra volta di vedere un fantasma (a parte il buon Mike, chiaramente, ma lui è un caso speciale), più di dieci anni fa. Era mia nonna, venuta a visitare mia madre, e l'avevamo beccata nel bel mezzo di una foresta: era venuta a trovarci per confessare di aver lanciato il malocchio alla sua vicina di casa quando era viva, ma che si era stufata dello scherzo, anche perché ormai la vicina... era morta.
- Però è meglio togliere quel sacchetto pieno di piume e chiodi da dietro il muro di casa, se no finirà per importunare i nuovi proprietari - aveva detto, assentendo saggiamente.
Non mi sorprendo che mia mamma sia scappata di casa presto.
Comunque, quello era un periodo particolare: si era alzato il Velo, un evento che gli esseri umani possono vedere solo poche volte nella vita. Interessante che sia successo proprio ora.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 23-10-2021 a 17h46)

Jasmine Alfieri

CORRIDOIO



Scheda

Erano stati giorni pesanti, mi alzavo all'alba per prepararmi al meglio alle verifiche e alle interrogazioni che i prof avevano fissato. Ogni volta che arrivava la sera crollavo inesorabilmente nel letto.
Inoltre la preside mi aveva informata del fatto che dopo 8 anni avrei avuto una compagna di stanza, ero stata io a chiederle di restare sola il primo anno, conoscevo il peso del mio cognome nel nostro mondo e nessuno si era mai legato a me se non per interesse, alcuni addirittura mi temevano, era per questo che la maggior parte dei miei amici erano Normali.
Tuttavia, la preside mi aveva detto che questa ragazza era nuova e aveva scoperto da poco di essere una strega (il che per me era un bene dato che non conosceva chi era la famiglia Alfieri) e il mio aiuto le avrebbe fatto comodo per recuperare il tempo perso dato che ero una dei migliori studenti e, secondo la preside di certo non secondo me, anche uno dei più potenti.
Ovviamente con i ritmi sballati di quei giorni non avevo ancora avuto modo di incontrarla e conoscerla.

"per fortuna la prossima verifica è quella della materia di Colleoni nella quale non ho mai avuto problemi"

Non aveva seguito perfettamente l'orario dei pasti, anzi ne avevo saltato uno più di una volta e non ero mai riuscita a fare un pasto decente e per questo adesso che avevo la testa più libera non vedevo l'ora di farne uno.
Mi stavo dirigendo in mensa quando, dannati la porta dell'infermeria, vidi proprio il professor Colleoni, non aveva una bella cera, come se non avesse dormito bene.

-Buongiorno professore, sta aspettando la dottoressa?-

Elio Colleoni
CORRIODIO - INFERMERIA

Sto ancora osservando rapito il fantasma della signora imbellettata svolazzare e scomparire in un muro, quando sento una voce dirmi:
-Buongiorno professore, sta aspettando la dottoressa?-
Quasi sobbalzo dalla mia sorta di trance mistica. È Alfieri, mi sta guardando vagamente preoccupata.
"Incredibile, in questa scuola sono gli studenti a fare da mamme ai professori."
Mi gratto la testa con aria assente e replico:
- Ah, Alfieri. Sì... Non sono in gran forma. Non che lo sia mai, ma adesso peggio - rido senza allegria. In realtà, come ho detto, non ho problemi di salute, ma chi non mi conosce mi guarda sempre male perché non ho l'aria di una persona che sta bene. Genetica, immagino.
- Tutto bene tu? Hai provato a fare qualche incantesimo musicale? - non ho moltissima voglia di parlare, ma tengo sempre a sapere i progressi dei miei studenti. Tanto credo che la dottoressa aprirà la porta a minuti, dalle voci provenienti dallo studio mi pare che stia finendo una visita.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 23-10-2021 a 20h17)