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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#51 Il 26-09-2021 a 20h08

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio(s) Colleoni
CUCINA (again)


Marcio di nuovo verso le cucine. Ho avuto una conversazione con la preside, una conversazione non molto piacevole (almeno per me, lei era fresca e tranquilla come una ninfa che si è appena fatta la doccia con la rugiada).
Riassunto della conversazione:
- Posso chiederle perché ha avuto questa *balzana* idea? - (balzana l'ho solo pensato).
- Beh, l'ho visto sul suo curriculum, poi ha visto cosa è successo l'anno scorso coi ragazzi... Almeno quest'anno ci sono dei professionisti -
- Chiamare quei soggetti dei professionisti è una parola grossa, ma comunque... -
- Suvvia, che problema c'è? Sono anche suoi amici! -
- Sss...ì. Dunque ecco se proprio devo essere coinvolto in questo *delirio* progetto, posso almeno chiederle un sostituto per tenere d'occhio i ragazzi? Non posso star loro dietro, bisogna preparare tutta l'attrezzatura e... -
- Sì non si preoccupi, ho già chiesto a XXX, il prof di matematica -
"Ah già, il diavolo fatto a persona. Gli studenti lo amano come la sabbia lavica nelle mutande."
Entro sbuffando fumo in cucina. Non posso farne a meno, mi dispiace raga, la situazione non mi consente di essere tranquillo senza.
- Raghi - oddio ma l'ho detto veramente? Sto tornando ventenne - Ho dovuto chiedere una sostituzione perché non mi sento bene. Tra un attimo arriverà XXX. Purtroppo non ci sono incantesimi che possano migliorare il suo umore, ma perlomeno non vi manca molto a finire. Ci si becca -
Decisamente poco professionale. Vabbè, tanto dopo sarà solo peggio.

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#52 Il 26-09-2021 a 21h35

Moderatore
Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

CUCINA



Finiamo di chiudere gli ultimi cassoni con le verdure e sposto i due piatti colmi in un angolo della cucina più vicino ai fornelli. Mi scuso nuovamente e mi allontano per controllare gli scones in forno. Li ho fatti più piccoli del solito, quindi dovrebbero essere cotti, ma faccio comunque la prova stecchino. Infatti sono pronti e li tiro fuori dal forno, lasciandoli raffreddare un pochino.
Torno ai cassoni (ormai siamo a quelli patate e salsiccia) e sento la voce di Koko che ci chiede se abbiamo bisogno di una mano.

-Sì grazie, magari!- le rispondo con un sorriso. -Abbiamo appena iniziato con il secondo tipo di ripieno, potresti sostituirmi un attimo e aiutare Ylla? Io vado a scaldare due padelle e inizio a metterne qualcuno sul fuoco, poi torno!-

Prendo due padelle e le metto entrambe sul fuoco. Mentre aspetto che si riscaldino un pochino sento la voce del prof Colleoni, che entra in cucina direttamente con la sigaretta e chiamandoci "Raghi". Deve essere super stressato, altro che non sentirsi bene. O forse è stressato proprio perché non si sente bene. Ci lascia nelle mani del prof di matematica, chiamato affettuosamente Cthulhu, per la sua apparente immortalità (non si sa bene quanti anni abbia, quando mia madre studiava alla Splendente lui era già qui da diversi anni) e il suo mancato bisogno di nutrirsi (mai visto mangiare o bere, alcuni dicono che non dorma neanche). C'è anche chi parla di sacrifici umani per poter arrivare ad un voto superiore al 7 nella sua materia, ma nessuno ci ha mai provato realmente. Insomma, il prof preferito di tutti gli studenti.
Cerco di pregare con gli occhi Colleoni di non abbandonarci, ma se n'è già andato. Però ha ragione, non ci manca molto a finire.


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#53 Il 26-09-2021 a 21h47

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
CUCINA


Nikels mi chiede se posso dare una mano con i cassoni, in particolare se posso aiutate nel chiuderli.

- Nessun problema: non ho davvero altro da fare da qui a mezz'ora - rispondo gentilmente, mostrandogli il pollice in alto come rafforzativo.

Quasi saltello in direzione di Ylla, già intenta a dare una mano; prendo un'altra forchetta e un cucchiaio, poi metto un po' di patate e salsiccia dentro alcuni cassoni e li chiudo, premendo i bordi con la forchetta.
Sto chiudendo il secodo, quando vengo distolta dal lavoro dalla voce del prof. Colleoni; l'uomo si congeda in modo frettoloso e confuso, non da lui per quanto bizzarro egli sia.

"Chissà cosa sta succedendo veramente: anche prima, quando si è allontanato, era parecchio agitato.
Mm... certo che un sostituto più simpatico avrebbero anche potuto madarcelo: fortuna che siamo davvero a buon punto" penso, bloccata per un attimo su questi pensieri.

Poi riprendo nuovamente a dedicarmi ai cassoni

Ultima modifica di Clio79 (Il 26-09-2021 a 21h57)


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#54 Il 26-09-2021 a 22h18

Moderatore
Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

CUCINA



Scrollo un po' la testa, cercando di cacciare via il pensiero del prof di matematica mettendo qualche cassone sulle due padelle ormai ben calde. Prendo due bei vassoi da portata per metterci dentro quelli cotti e aggiungo delle targhette ben visibili, una con scritto "Vegano - verdure miste" e l'altra con scritto "Patate e salsiccia". Inizio poi a fare un assurdo su e giù, tra il tavolo e il gas, per aiutare Koko e Ylla ma continuare anche a cuocere tutto, fino a che diventa impossibile fare entrambe le cose e mi fermo davanti ai fuochi. I mini cassoni crudi continuano a crescere esponenzialmente, quindi faccio la pazzia: accendo il terzo fuoco e piazzo su l'ennesima padella. Chiamatemi pazzo. Entrerò negli annali della mia famiglia per essere il più giovane addetto piastra ad aver usato tre teglie contemporaneamente. La temperatura qua inizia a salire e, complice anche un po' l'anemia, io mi sento svenire, ma non mollo.


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#55 Il 26-09-2021 a 22h50

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
CUCINA


Sto ancora chiudendo i cassoni, quando il timer del telefono inizia a trillare; poso la forchetta, prendo uno stuzzicadenti e mi dirigo verso il forno.
Dopo averlo aperto, cercando di non essere investito dal getto caldo di vapore, faccio la prova dello stecchino con un muffin di ogni teglia.

"Sono pronti." penso con gioia, recuperando delle presine e iniziando ad uscire le teglie.

Le poggio su uno dei ripiani, attenta a non combinare disastri (sia mai che proprio adesso una teglia finisca con lo scivolarmi dalle mani!) e lascio i dolcetti a freddarsi.
Ci vorrà un pochetto, prima che possano essere messi nei pirottini, perciò torno alla mia "postazione cassoni".
Quasi automaticamente, volgo gli occhi a Nikels per vedere a che punto è e noto immediatamente che è insolitamente pallido; abbasso lo sguardo ai tre fuochi accesi e tiro un lungo sospiro.
Mi allontano nuovamente dalla "postazione cassoni", andando dritta al frigo da cui recupero un succo di frutta; fatto questo, prendo uno dei muffin (ah, caspita! Scotta un poco) e vado dritta da Nikels.

- Mangia prima di svenire, baka*.
E so cosa stai per dire: trova il tempo o rischi di svenire.
Attenzione, il muffin è ancora un po' caldo - detto questo, me ne torno al mio posto a chiudere cassoni, finché non sarà il momento di sistemare i muffin.

*baka = stupido, sciocco

Ultima modifica di Clio79 (Il 27-09-2021 a 01h01)


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#56 Il 27-09-2021 a 00h49

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Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

(anche) CUCINA



Sono così concentrato sulle piastre e sulle pile di cassoni che quasi non mi accorgo di un muffin che mi viene sventolato sotto al naso. Mi giro un secondo e vedo Koko con un'espressione contrariata, un muffin in una mano e un succo nell'altra. Praticamente mi ordina di mangiare qualcosa e prima che io riesca a ribattere mi blocca subito e mi toglie le parole di bocca. Aggiunge di stare attento al muffin ancora caldo e, dopo che accetto sia il muffin che il succo e la ringrazio, torna al bancone a chiudere i cassoni. Bevo subito il succo e torno a controllare i cassoni, utilizzando la spatola solo con la mano destra e prendendo il muffin con la sinistra, dandogli un piccolo morso: è alla zucca ed è davvero buonissimo. Sorrido e continuo a cuocere e girare, dando un morso di tanto in tanto.

Dopo quella che sembra un'eternità, è tutto pronto. I cassoni sono nei due vassoi, ho spostato anche gli scones in un vassoio da portata e lo stesso hanno fatto tutti gli altri. Diamo una mano a Ylla a sistemare la cucina e a pulire tutti i contenitori che abbiamo sporcato e, ringraziandola per la disponibilità, la pazienza e soprattutto l'aiuto, usciamo in massa dalla cucina.

Ci togliamo i grembiuli assurdi (e fasce e cerchietti) e li ridiamo a Koko, ma prima le chiedo se possiamo farci una foto insieme da mandare alla mia famiglia. Ormai mi ero quasi abituato a questo corno in testa, un po' ne sentirò la mancanza.

A quel punto, torniamo tutti nelle nostre stanze per prepararci per la festa. Inizia verso le quattro, quindi ho ancora un'oretta abbondante per sistemarmi. Anzitutto, direi che ho bisogno di una doccia veloce: ho sudato un po' troppo davanti ai fuochi. Mi butto sotto l'acqua tiepida e quando esco do una strizzata ai capelli e non perdo neanche tempo ad asciugarli. Ritorno in fretta in camera e apro l'armadio e i vari cassetti, in cerca di qualcosa da mettere. Sono un po' indeciso: è una festa, ma sicuramente non sarà formale. Non che io mi porti a scuola i completi a tre pezzi per le feste della Splendente, sia chiaro. Non che ne abbia, ma non è questo il punto. Sono tentato di mettere la divisa e saluti e grazie, ma poi ci ripenso. Frugo un altro po' nell'armadio e trovo una camicia che mi hanno regalato quest'anno i miei nonni inglesi per il compleanno e che mia madre è riuscita a infilarmi nella valigia mentre ero distratto. Ha le maniche lunghe e, beh, è bordeaux. Non proprio un colore che uso spesso, ma ammetto che mi sta bene. Afferro anche un pantalone grigio chiaro (praticamente quasi bianco) e mi vesto. Ovviamente passo i successivi dieci minuti a decidere quanti bottoni lasciare sbottonati (uno solo) e a che altezza arrotolare le maniche (a metà avambraccio). Ormai sono quasi in ritardo, ho promesso a Koko che sarei andato a bussarle alle quattro meno dieci ed è quasi ora. Mi infilo le scarpe nere eleganti che mia madre mi obbliga sempre a portare perché "non si sa mai" (grazie mamma) e corro fuori dalla camera. Arrivo davanti a quella di Koko e busso.


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#57 Il 27-09-2021 a 01h29

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Calliope98
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Jasmine Alfieri
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La mattinata era stata divertente e tutti ci eravamo dati da fare.
Ylla (la cuoca) si era messa subito a disposizione e al nostro gruppetto si era aggiunto un altro ragazzo che però a quanto sembrava preferiva rimanere in disparte, ovviamente neanche Ylla era scampata ai grembiuli di Koko, ma anche lei alla fine l’aveva presa bene.
In poco tempo la cucina si era arrivata e tutti noi ci eravamo messi al lavoro, Koko i muffin, la cuoca una sorta di torta rustica è un dolce che non avevo ben visto perché troppo indaffarata a preparare le mie ricette, il ragazzo che aveva detto di chiamarsi Adriel stava facendo un’altra ricetta e Nikolas si era messo a fare i cassoni, che io adoravo da quando li avevo provati durante un weekend in Emilia, e gli scones.
Io invece avevo abbandonato l’idea dei maritozzi e mi ero concentrata sulla preparazione di un dolce indiano che mi aveva insegnato mia madre, quello con il quale mi racconta sempre di aver “stregato” papà, cioè i barfi, dolcetti composti da latte condensato e frutta secca, io avevo scelto di fare la variante con la farina di cocco e aggiungere il cardamomo. Tuttavia non avevo rinunciato alla mia italianità (anzi romanità) e come salato avevo deciso di preparare i supplì al telefono. Dopo aver finito e aiutato a sistemare tutto ci eravamo diretti verso le nostre stanze in modo da poterci preparare per la festa.
Arrivata in camera controllai l’orario, la festa era alle quattro e io avevo assolutamente bisogno di una doccia e uno shampoo (avevo il sugo dei supplì sui capelli) così andai dritta in bagno. Una volta finito anche di asciugarmi i capelli aprì l’armadio e scelsi il vestito, era un vestitino molto particolare, la parte di sopra era una blusa con le maniche a tre quarti bianca mentre la parte di sotto era una gonna a tubino dorata, in effetti sembravano essere due pezzi distinti per te questo mi piacevano e lo indossai, poi passai al trucco, leggero come sempre, eye-liner nero, mascara e tinta labbra di un rosso vinaccia, unico tocco in più una leggera passata di ombretto dorato a fare pandan con la parte sotto dell’abito, i capelli li avrei lasciati sciolti che ricadevano leggermente ondulati sulla schiena e sulle spalle. Era quasi ora di andare e a me mancavano gli ultimi dettagli, misi la mia collana con il cristallo che usavo per gli incantesimi e un paio di orecchini dorati pendenti a forma di foglia, a questi aggiunsi un braccialetto di perle che mi aveva regalato mio nonno. Infilai dei decolté nude con un tacco di misura conforme al regolamento, mi spruzzo un po’ del mio profumo preferito all’ombra e vaniglia che mi facevo spedire direttamente dall’India e uscì diretta alla sala della festa.

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#58 Il 27-09-2021 a 01h36

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
STANZA DI KOKO, DORMITORIO DEL SETTIMO ANNO


Ancora in accappatoio e con un asciugamano di spugna a mò di turbante, osservo con aria critica i vestiti appesi dentro l'armadio; sono indecisa su cosa mettere: la festa inizierà alle 16:00, però continuerà fino a sera.

"Vero, ma non posso comunque mettere qualcosa di troppo elegante. Ci vuole una via di mezzo, anche perché vorrei essere libera di muovermi e stare abbastanza comoda." penso, prendendo alcuni abiti e buttandoli sul letto.

Esamino con cura ogni capo, poi opto per un tubino nero, molto semplice e lungo appena sopra il ginocchio.

"Ci vuole un po' di colore, Koko. " dico a me stessa, andando a frugare di nuovo nell'armadio.

Alla fine scelgo un kimono corto e molto colorato da indossare sopra l'abito; amavo come il blu, il verde e il marrone si intrecciassero in ghirigori e fiori delicati che si abbinavano perfettamente al nero, perciò mi dissi di aver scelto bene.
Tra l'altro, il kimono aveva anche una propria fascia, più moderna del tradizionale obi ma comunque d'effetto, che rendeva l'insieme abbastanza accattivante.

Scelti i vestiti, recuperai delle calze di colore nero e degli stivaletti marroni dal tacco moderato.
Mi vestii rapidamente (bisognava che mi sbrigassi, se non volevo far aspettare Nikels), asciugai i capelli e mi misi all'opera per riordinare un minimo la stanza.
Riposti gli abiti nell'armadio, portai accappatoio e asciugamano di nuovo in bagno, attraversando il corridoio del piano; di nuovo in stanza, mi si presentò un altro dilemma:

- Come faccio i capelli? - chiesi a me stessa ad alta voce, ma un'occhiata all'orologio mi fece optare per la soluzione "sciolti van sempre bene".

Osservai la mia immagine allo specchio e, tutto sommato, mi piaceva il risultato finale delle mie scelte; tra l'altro, avevo deciso di tenere le orecchie e la coda di volpe (anche per questo avevo impiegato tanto tempo a scegliere: non avevo molti vestiti che prevedessero la presenza della coda) che davano un certo "carattere all'insieme".

- Va beh, non c'è più tempo: perfetto così - mi dissi, aggiungendo solo qualche annello.

Giusto in tempo, perché sentii dei colpi alla porta; andai ad aprire con un gran sorriso:

- Ma che figurino! - esclamai, vedendo il look scelto da Nikels: il bordeaux gli donava proprio come colore.

- Prevedo molte fanciulle in estasi, sta sera - aggiunsi, con l'intento di farlo imbarazzare un pochino, ma anche convinta della mia stessa affermazione.

- Vogliamo andare? - e con un un inchino ironico lo presi a braccetto, iniziando a camminare verso la sala in cui si sarebbe tenuta la festa.

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Ultima modifica di Clio79 (Il 27-09-2021 a 01h52)


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#59 Il 27-09-2021 a 10h51

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio(s) Colleoni
CANCELLI DELLA SCUOLA


Cammino, rapido ma di malavoglia, verso i cancelli della scuola, mentre comincio a prefigurarmi il fatidico incontro. In realtà non sono veramente scontento di vederli, ma l'assurdità della situazione, unita ai ricordi disagiati di quegli anni, mi fanno presagire una pericolosa evoluzione degli eventi.

E... ovviamente quando arrivo, non c'è nessuno. O almeno così sembra. Poi sento delle risatine che si trasformano presto in sonori sghignazzamenti poco distanti, alla mia destra. Sospiro con la faccia contratta dal fastidio.
- Non sempre le cose sono quello che sembrano. Ma quanti anni avete? -
Due figure appaiono subito, il loro incantesimo di invisibilità intercettato dal mio.
Li squadro attentamente mentre si contorcono dalle risate.
Mike, detto Tira o Mic, Tiraboschi è sempre il solito cretino. Con i lunghi capelli biondi che scintillano al vento, i baffetti curatissimi e il chiodo lucido, sembra sempre pronto ad un concerto glam. Mic è mezzo americano ed è il frontman/chitarrista/talvolta tastierista dei Camaleonti Cosmici e non ci potrebbe essere scelta più azzeccata: ha una presenza scenica incredibile, il palco è il suo ambiente naturale, anzi forse l'unico posto dove dovrebbe stare, dato che nella vita urla come se stesse sempre parlando ad un pubblico. È un casanova terrificante, non gli interessano il genere, la razza o perfino la specie (e vi assicuro che è così, per un periodo mi ha rubato il libro sui troll perché ha detto che "gli sarebbe tornato utile"). Ci proverebbe perfino coi sassi, se mostrassero una qualsiasi reazione. Il suo nome d'arte? ... Magic Mike. Devo anche spiegare perché*?

Magic Mike



Poco dietro di lui, compare la figuretta di Al, altresì noto dal mondo rispettabile come Alfonso Signorelli, un nome che non potrebbe c'entrare di meno con lui. Di antica casata nobile del mondo magico, i suoi genitori hanno deciso di lasciar perdere con lui dopo la terza volta che è scappato dal collegio dov'era per andare a sentire i Modena City Ramblers. È l'animo politico e romantico (in senso filosofico) del gruppo, è un attivista per le pari opportunità tra Maghi e Normali, è vegano e antispecista. Strano che sia il batterista del gruppo, di solito i percussionisti sono degli ignoranti patentati**. Abbiamo scritto i testi più politici della band insieme. Nome d'arte: Condorcet***. Nel guardarlo mi sento in colpa: è lui che è andato in coma etilico per colpa mia e della mia sconsideratezza. Lui non me ne ha mai fatto una colpa, ma io mi sono cagato sotto quella volta e ho deciso di lasciare la band per quello. Lo vedo un po' più florido rispetto a quando ha perso mezzo fegato, ma è comunque veramente emaciato.

Condorcet



I due continuano a ridere a crepapelle, al che aspetto che si calmino (anche se mi verrebbe proprio voglia di lanciar loro un Chiudete il becco), ma non ce la fanno proprio. Mic, ormai a terra, riesce a dire:
- Bello il grembiulino zio, te l'ha mandato la nonna? - Divento del colore del capo incriminato, rendendomi conto che ce l'ho ancora addosso, ma non posso dargliela vinta.
- No è stata tua madre, è da un po' che non la vedo, come sta? -
Con certa gente si può rispondere solo così.
Mic si riscuote e mi si lancia addosso, all'urlo di "HOW DARE YOU??", ma sempre ridendo. Intrappolato nella sua stretta micidiale da americano arrapato, mi scappa da dire:
- Vabbè è bello vedervi raga, anche se non mi aspettavo questa... visita. Ma veramente, non so se sia una buona idea suonare insieme - Guardo di sottecchi Al, che mi si avvicina e mi tira uno schiaffo:
- Smettila di fare il deficiente, ormai sei un insegnante, se non ti sai controllare puoi andare a fare un altro mestiere. Il che non sarebbe male, il modello attuale di scuola è una prigione della mente - Il solito Condorcet.
- Una ragione in più per non venire qui - borbotto, ma tanto so che sono parole al vento: per loro un'occasione in più per suonare è sempre bene accetta (tranne ai raduni dei maghi conservatori, ma tanto non li inviterebbero mai).
E poi non mi ero reso conto di una cosa:
- Ma Miriam dov'è? -
Mike si liscia i baffetti con superiorità:
- Ahhhh la Miri è in viaggio di nozze, si è sposata con un bell'elfo. Fortunata lei, è un gran figo -
Miriam è il barlume di ragione nel nostro raduno di degrado: è la tastierista del gruppo, nonché manager. È l'unica Normale, fatto che spesso ci ha chiuso qualche porta, ma a noi non è mai fregato niente. Nessuno mette la Miri in un angolo (il cui nome d'arte è Merkel: sguardo di ghiaccio, conti alla mano e leadership inamovibile, nonostante l'apparenza tranquilla e cordiale).

Merkel


Un po' mi si stringe il cuore, lei è l'unica in grado di contenere questi due sciamannati. È anche l'unica con cui si possa fare una conversazione senza finire a parlare di perversioni varie o di lotta di classe.
- Quindi come facciamo? Metà del nostro repertorio prevede una tastiera -
- I tuoi giovani allievi ci daranno una mano, no? - asserisce Al, come se fosse la cosa più normale del mondo. - Porteremo un po' di vita e di valori in questa scuola -
- E anche di... - non lascio finire Mic, silenziandolo con uno Zitto.

Sono mortalmente preoccupato, ma tra me e me sorrido. A dirla tutta, ci sono mille cose che potrebbero andare storto. O mi gioco il posto, oppure sarà un fantastico pomeriggio. Chiacchierando, ci dirigiamo verso la scuola, lanciando un incantesimo per non farci vedere dagli studenti: c'è ancora il palco da montare e non abbiamo tantissimo tempo.
Oltre al fatto che dobbiamo trovare qualcuno che suoni con noi.



*Nel caso non lo sapeste, Magic Mike è un film che parla di spogliarellisti.
**Luogo comune molto vero
***Filosofo e rivoluzionario francese

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#60 Il 27-09-2021 a 11h26

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Jasmine Alfieri

SALA DELLA FESTA


Camminavo a passo svelto nei corridoi per paura di arrivare tardi, ma quando arrivai davanti alla sala la porta era ancora chiusa.

“Certo che è strano, a quest’ora doveva essere già tutto pronto”

Mi appoggiai ad una finestra là vicino e iniziai ad aspettare, speravo non ci mettessero molto, magari sarebbe arrivato qualcuno e avrei potuto chiacchierare un po’, ma per il momento ero sola ad aspettare, odiavo essere così precisa e puntuale.


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#61 Il 27-09-2021 a 11h41

Fusion
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Elio(s) Colleoni
SALA DELLA FESTA


È da un'ora che siamo chiusi nella sala della festa per preparare il palco. Fortunatamente lo scadente impianto di amplificazione scolastico può essere migliorato con qualche incantesimo.
Sono in un bagno di sudore e imprecazioni, soprattutto perché Mic ha deciso che il mio abbigliamento fancy è fin troppo adeguato per il concerto, tanto da decidere di cucirmelo addosso.

Lo sapevo che sarebbe finita così. Ormai la mia dignità come professore è finita. Al diavolo, mi metto a fumare come una ciminiera.

Di buono c'è che il palco è praticamente pronto. Devo solo andare a prendere il basso, che si trova nella mia stanza (meglio non usare un incantesimo di richiamo o qualche studente potrebbe finire contuso da uno strumento volante).
Devo anche trovare un cavolo di studente che sappia suonare decentemente qualcosa.
Mentre cerco di rendermi presentabile (si fa per dire, con questo cavolo di affare rosa) con un Puro come l'aria, spalanco la porta della sala e mi trovo davanti Alfieri.

La guardo. Lei mi guarda. Io tossisco, inondandola di fumo. Eh pace. Già che ci siamo, glielo chiedo:

- Alfieri, mica sai suonare uno strumento tu? O conosci qualche studente che sa farlo? -

Quasi spero che mi dica di no, la storia potrebbe finire lì e nessuno ne saprebbe niente (a parte lei).

Ultima modifica di Nietzsche (Il 27-09-2021 a 11h42)

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#62 Il 27-09-2021 a 11h53

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Jasmine Alfieri

SALA DELLA FESTA


Mentre aspettavo la porta si spalanca ed esce il prof Colleoni con ancora il grembiule rosa shocking che Koko gli aveva dato quella mattina.

“Eppure era andato via dalla cucina lasciandoci nelle mani di quell’essere malefico del prof di mate”

Nonostante quel pensiero ci passai sopra e lo guardai stupito, lui mi sbuffò del fumo in faccia e poi mi chiese una cosa molto strana

“A cosa può servirgli qualcuno che suoni uno strumento, che io sappia la preside ha vietato a noi studenti di suonare dopo la storia dell’anno scorso”

-In realtà si, so suonare la chitarra, ma…credevo che la preside avesse vietato a noi studenti di suonare dopo la festa dello scorso anno-

Il mio tono di voce era abbastanza stupito, da uno come lui ci si poteva aspettare di tutto, ecco perché era il professore che più di tutti noi studenti preferivamo. Chissà la sua reazione se scoprisse che siamo noi a chiedere alla preside ogni volta che c’è da fare qualcosa di nominare lui come supervisore.


https://i.imgur.com/0GAd5EF.png

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#63 Il 27-09-2021 a 12h16

Fusion
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Elio(s) Colleoni

Al sentir nominare la preside, sento pulsarmi il cervello.
- La-preside-cambia-facilmente-idea - sibilo alla ragazza - Ha deciso di invitare la mia vecchia band per fare in modo che voi studenti abbiate un "esempio professionale" di come si fa un concerto con la magia - E poi penso tra me e me "Non so come abbia potuto pensarlo, ma fa niente".
In ogni caso, sono stato molto fortunato (tra virgolette) a trovare subito qualcuno. Poi Alfieri è una sveglia, se la caverà bene.

- Mic! Abbiamo trovato una chitarrista, puoi andare tu alle tastiere? - urlo a Mike, che si gira e comincia ad avvicinarsi.
Forse ho fatto un passo falso.
Il frontman si avvicina, mi si appoggia sulla spalla e sorride ad Alfieri, squadrandola per bene. Prego che ascolti la predica che gli ho fatto prima riguardo al fatto che gli studenti sono minorenni e che per qualsiasi comportamento inopportuno rischia un bel Burn baby burn.
- Ma buongiorno! Sono onorato di poter suonare con lei, mia signora. Se vuole seguirmi, possiamo cominciare con il soundcheck e qualche prova. Mi dica, qual è il suo genere preferito e che cosa le piace suonare? - Mic si inchina e le porge la mano con grande professionalità, gli occhi gli scintillano da dietro gli occhiali. Vedo che sta usando la tattica del gentleman. Continuo a pregare in silenzio mentre corro a prendere il basso.

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#64 Il 27-09-2021 a 12h48

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Calliope98
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Jasmine Alfieri

SALA DELLA FESTA


Ascolto la risposta del professore, quindi la storia che fosse in una band era vera e adesso lo avremmo addirittura visto suonare. Poi quando lo senti dire a qualcuno dentro che avevano trovato un chitarrista sobbalzai

“Questa mi mancava, suonare con la band di Colleoni, spero solo di non fargli fare figuracce”

Un altro membro del gruppo si avvicinò a noi e mi squadrò da resta a piedi, dall’ faccia del prof capì che doveva trattarsi del don Giovanni della band e infatti la sua gentilezza doveva essere una tattica.

-In realtà non ho un genere preferito, ascolto e suono di tutto, ma se proprio dovessi scegliere preferisco rock, pop, metal e su questo genere, ammetto di però che preferisco i gruppi e i cantanti degli anni 80-90, massimo primi anni duemila-

Vidi il prof Colleoni allontanarsi e lo guardai con occhi supplichevoli di non lasciarmi lì da sola, non perché non fossi a mio agio, ma non volevo mettermi nei guai con la preside o con altri professori, anche se da quanto aveva detto lui la preside era d’accordo.


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#65 Il 27-09-2021 a 12h58

Moderatore
Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

DORMITORIO (+ varie)



Koko mi apre la porta con un sorriso e ricambio in automatico. La osservo e devo dire che è molto carina. Insomma, è sempre carina (mica sono cieco), ma quella specie di kimono corto che ha messo sopra il vestito le sta davvero bene. Ha i capelli sciolti, le orecchie da volpe ben visibili e intravedo anche la sua coda.

Anche lei mi squadra un po' e poi - Ma che figurino! - esclama. Ecco, penso di essere arrossito un po', ma pazienza, tanto non si nota mai. Non sono così abituato ai complimenti. - Grazie, anche tu stai molto bene - le sorrido di nuovo.

- Prevedo molte fanciulle in estasi, sta sera - aggiunge. E so che mi sta solo punzecchiando un pochino, ma io ormai tendo all'autocombustione. Probabilmente sarei del colore della mia maglia, se potessi.
-Sì, mmh... non credo, ma ok-. Contegno Nikolas, ce la puoi fare. Vai tranquillo. Faccio per afferrarmi il bordo della camicia con la mano destra, una sorta di rimedio per l'ansia, ma mi sono scordato che l'ho messa dentro ai pantaloni perché "You look much better this way, Niks*". Accidenti ad Adrien e a me che gli chiedo consigli su come indossare le camicie.
Ripiego sull'anello magico, rigirandolo sul mignolo con il pollice e l'indice della mano destra. Finalmente Koko ha pietà di me e mi chiede se vogliamo incamminarci, facendo un inchino e prendendomi a braccetto.

Andiamo verso la sala della festa e davanti alla porta spalancata vedo Colleoni (con ancora il grembiule rosa di Koko? O mi sbaglio?) e Jasmine che parlano. Non faccio neanche in tempo a salutarli che rientrano entrambi, Jasmine accompagnata da uno che non ho mai visto prima, vestito un po' alla Freddie Mercury, un po' alla Mick Jagger degli anni '80 (e onestamente, un po' a qualsiasi altra rock star), con il chiodo nero, la maglietta bianca sotto e dei pantaloni scuri di pelle. Spariscono in fretta, chiudendosi di nuovo la porta dietro e lascandoci fuori.

*Stai decisamente meglio così, Niks


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#66 Il 27-09-2021 a 13h33

Fusion
Nietzsche
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Elio(s) Colleoni
SALA DELLA FESTA


Prendo il basso al volo dalla mia camera e torno velocemente nel salone della festa. Ci sono già un sacco di studenti fuori che aspettano e che mi guardano con tanto d'occhi mentre passo. Riconosco anche Lombardi e Taira, che di nascosto ho aiutato stamattina. Ormai non posso più rendermi invisibile, anche se vorrei.
- Bella - faccio, senza guardare nessuno - Tra un attimo apriamo, eh -
Entro nel salone giusto in tempo per vedere Mic e Alfieri che danno un'occhiata agli spartiti con le tablature eccetera. Al li sta osservando a distanza, pronto a scattare al minimo segno di allarme studente minacciato, come gli avevo raccomandato.
Per adesso sembra tutto ok: Mic mi sembra un po' troppo vicino ad Alfieri, che tra l'altro lo guarda a metà tra l'interessata (ai pezzi, credo) e lo schifato, ma mi sembra che stia al suo posto.
- Allora Alfieri, come te la cavi con il nostro amante dei troll? - le chiedo, guardando con sarcasmo Mic, che diventa color vinaccia - Avete definito una scaletta? -
Mike si schiarisce la gola, lanciandomi un'occhiata gelida. Non penso che smetterà nella sua opera di conquista, ma forse si conterrà un po' di più.
- As we were sayin', prima che il caro Nox ci interrompesse, la signorina ha gusti molto vari, quindi se conosce i pezzi potremmo farle fare un po' di tutto - Si gira poi verso la ragazza, adagiandosi sull'angolo del palco e facendole l'occhiolino. Qua sta per scattare l'allarme rosso.
- Comunque io sono Mike, ma puoi chiamarmi anche Mic o Magic Mike. E tu? -
Aspetto la reazione di Alfieri, mentre guardo gli spartiti lasciati di fianco. Ok, qua c'è un po' di roba che si potrebbe fare...

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#67 Il 27-09-2021 a 14h23

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Calliope98
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Jasmine Alfieri

SALA DELLA FESTA


Colleoni tornò e io mi sentì più sollevata aveva con se…

“Un basso? Sul serio? Il mio prof è un bassista ed è sempre stata considerata solo una storia inventata? Lo ammetto era già in cima alla classifica dei prof preferito, ma questo gli fa guadagnare punti”

Pensai notando lo strumento, in sala c’era anche un altro tipo che secondo i miei calcoli doveva essere il batterista, era taciturno e ci osservava da lontano, forse temeva qualche eccesso da parte del suo collega, ma avrebbe fatto meglio a stare buono, non sono una tipa di facile approccio avrei potuto reagire in tanti modi.

-Jasmine, Jasmine Alfieri-

Risposi alla sua domanda con tono freddo e distaccato per poi avvicinarmi e controllare gli spartiti e la scaletta. Quando vidi le canzoni mi si illuminarono gli occhi

-Prof, ma lei davvero suonava questi pezzi? Sono tra i più belli del panorama musicale mondiale, perché ha sempre fatto credere che non fosse vero?-


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#68 Il 27-09-2021 a 14h45

Chiacchierona
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Adriel Morgan

CUCINA, DORMITORIO E POI SALA DELLA FESTA (ENTRATA)

Il professor Colleoni ci abbandonò molto presto, sembrava preoccupato per qualcosa e ovviamente non feci domande, al suo posto ci avrebbe mandato il prof. di Matematica. Certo, non era proprio uno degli insegnanti più simpatici della scuola, ma io mi trovavo lo stesso bene con lui. D'altronde ero uno dei pochi ad avere la sufficienza in quella materia. Mentre pensavo a cos'altro cucinare di facile e veloce Nikolas chiese se qualcuno potesse aiutarlo a chiudere i cassoni che stava preparando. Non feci in tempo ad offrirmi che presto venne in suo soccorso la cuoca e anche la sua fidanzata. Alzai le spalle, sembrava non aver più bisogno di me perciò mi misi a fare delle piadine. Certo, non erano proprio tipiche della mia regione ma era la prima cosa che mi era venuta in mente pensando ad una ricetta rapida. Dopo averne preparate e cotte un bel po' le farcii con tutto il possibile: prosciutto, formaggio, verdure grigliate di vario tipo, salse, speck, bresaole, formaggi spalmabili, mozzarella, e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente cercai di variare per ogni piadina in modo che fossero più eterogenee possibile. Nel frattempo i miei cantucci si erano dorati per bene e dopo aver dato altri 5 minuti a grill per farli venire belli croccanti li feci raffreddare per poi tagliarli. Ne assaggiai uno giusto per rendermi conto se erano venuti come a casa oppure no. Erano perfetti. Depositai tutto ciò che avevo preparato su dei vassoi e dei piatti e vidi che anche gli altri avevano finito. Demmo giusto un aiuto ad Ylla a sistemare la cucina poi mi ritirai nella mia stanza. Era arrivato il momento della festa anche se non avevo questa gran voglia di andarci. Mi sentivo abbastanza stanco, ma mi feci coraggio e in nome dei cantucci che avevo preparato mi cambiai. Indossai una camicia bianca con sopra una felpa azzurra e verde, sotto dei semplici pantaloni neri con scarpe abbinate. Mi ritenni soddisfatto del risultato, non volevo vestirmi troppo elegante. Dopodichè mi diressi verso la sala della festa anche se trovai... non proprio ciò che mi aspettavo. Davanti alla porta c'erano parecchi studenti ad aspettare chissà cosa. Cercai di avvicinarmi per guardare meglio e scorsi la sagoma di Nikolas e Kokoro. Mi avvicinai a loro e chiesi:
- Che succcede? -
Mi fissai poi a guardare come era bella la giovane ragazza giapponese. Non sapevo che fosse una mezza Kitsune e nell'insieme totale stava benissimo. Non osai però porgerle nemmeno un complimento. Un po' perchè c'era il suo ragazzo presente e un po' perchè ero talmente rosso in viso da risultare ridicolo.


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#69 Il 27-09-2021 a 14h50

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
CORRIDOIO

La porta della sala continuava ad essere inspiegabilmente chiusa.

"Strano, ormai la festa dovrebbe essere iniziata." penso, un po' perplessa.

La mia attenzione viene calamitata da un fulmine rosa shocking.

- Ehm... Ho le allucinazioni o ho appena visto Colleoni sfrecciare dentro la sala con indosso il mio grembiule? - chiesi a Nikels, sconvolta.

Sapevo che c'era qualcosa di strano da quando il prof. era letteralmente volato via dalla cucina.
Poi una folgorazione:

- Aspetta, aspetta! Non avrà mica girato in quel modo per tutta la scuola?! - chiedo.

Provo davvero a trattenermi, ma le mie labbra iniziano a curvarsi all'insù e la risata che segue è davvero rumorosa.

"Morirò per le troppe risate, lo so." penso, scioccamente.

Vengo strappata alle mie risate convulse (caspita, quanto sono signorile!) da una voce maschile che chiedeva a me e Nikels cosa stesse succedendo; era Adriel:

- Onestamente, non ne abbiamo idea.
Non si può ancora entrare, ma Colleoni è sfrecciato dentro di gran fretta e con ancora indosso il mio grembiule - risposi al timido aiuto cuoco

Ultima modifica di Clio79 (Il 27-09-2021 a 15h02)


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#70 Il 27-09-2021 a 15h12

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

DAVANTI ALLA SALA DELLA FESTA



Ormai la folla davanti alla porta è aumentata e vedo passare di nuovo Colleoni, che ci guarda per una frazione di secondo, si scusa con un "Bella" e ci avvisa che apriranno a breve. Adesso sono sicuro: quello è il grembiule di Koko! Mi giro verso di lei per dirglielo, ma mi precede. Iniziamo a sghignazzare, pensando al fatto che potrebbe aver fatto il giro di tutta la scuola con un grembiule da principessa addosso. Fortuna che siamo ancora a braccetto e ci sorreggiamo a vicenda, altrimenti a quest'ora saremmo per terra. Qualcuno ci guarda male, ma forse gli altri non hanno notato il prof, troppo presi a chiacchierare tra di loro, oppure l'hanno visto ma non hanno realmente capito cosa aveva addosso.
Le nostre risate vengono fermate da una voce che ci chiede cosa succede: è Adriel, evidentemente è appena arrivato e ci ha riconosciuti. Koko lo aggiorna e anche io lo saluto.

-Ehi Adriel! Il prof ha detto che apriranno a breve, speriamo di non dover aspettare troppo... anche perché sono curioso di vedere cosa ci aspetta-


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#71 Il 27-09-2021 a 15h19

Fusion
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Elio(s) Colleoni
SALA DELLA FESTA


Alfieri ignora completamente gli approcci di Mic, sulla cui faccia comincia a disegnarsi un'espressione di delusione. Mi guarda con invidia, mentre Alfieri mi chiede di più sui pezzi.
Comincio ad imbarazzarmi, alla ragazza brillano gli occhi e io non so che dire. Mi fa strano suscitare ammirazione.
- Mah, tra i più belli non lo so... Di sicuro quando devi fare da cover band accontentano più o meno tutti - Chissà se i nostri pezzi originali da band stoner, ai concerti di gente strafatta di acidi, le piacerebbero ugualmente. Qualcosa mi dice di no.
- Comunque non sono male, è vero. A parte i Coldplay, quelli li usiamo perché in questo pezzo possiamo fare un effetto particolare, ma sono troppo mainstream. In ogni caso, ho evitato di parlarne proprio per evitare che gli studenti mi facessero domande - chiarifico, con un'occhiata che non ammette repliche. Meglio che la gente non sappia della storia del coma etilico di Al, quella nel curriculum non l'ho messa.
Ad ogni modo, rimanere su pezzi noti è una buona idea anche per la festa. Ne seleziono alcuni, aiutato da Alfieri e da Mic, che nel frattempo lancia occhiatine a metà tra il geloso e il divertito alla ragazza.
- Beh, magari a me non va bene ma tu dovresti proprio...- comincia a sussurrarmi nell'orecchio, al che io non ho altra scelta che usare Chiudi il becco. Lo libererò tra 2 minuti.
- Dunque Alfieri, pensi di essere in grado di suonare tutti questi? - le chiedo. Al fa capolino da dietro una cassa e ci urla:
- Falle cantare anche i pezzi che canta Miriam, secondo me è un buon mezzosoprano - Poi prosegue ad attaccare cavi come se niente fosse. Fisso lui e poi la giovane, un po' dubbioso. Effettivamente Al ha molto orecchio per queste cose, ma così mi sembra un po' esagerato.
- Non so Alfieri, te la senti? - le chiedo senza troppi preamboli.
Il palco è quasi pronto, se la scaletta va bene facciamo giusto qualche prova e poi potremo aprire.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 28-09-2021 a 11h02)

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#72 Il 27-09-2021 a 15h43

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Jasmine Alfieri

SALA DELLA FESTA


Ascoltai la risposta del professore, in effetti era un tipo alquanto riservato riguardo la sua vita fuori dalla scuola, alcuni si chiedevano addirittura se l’avesse una vita fuori dalla Splendente.
Scegliemmo le canzoni e quando il prof mi chiede se fossi in grado di suonarle tutto detto di nuovo un’occhiata alla scaletta analizzando uno per uno i pezzi contenuti in essa.

-Si credo proprio di sì, non è la prima volta che li suono-

Quando il tizio che stava sempre in disparte propri se di farmi cantare alcuni pezzi sgranai gli occhi, suonare era qualcosa, ma cantare anche, davanti a tutta la scuola poi.

“Oh andiamo Jasmine, a te piace cantare, sei anche brava, quindi che problema c’è?”

Mi feci coraggio e guardai Colleoni con un sorriso

-Per me va bene, ditemi quali sono i brani e farò del mio meglio-


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#73 Il 27-09-2021 a 17h31

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Adriel Morgan

SALA DELLA FESTA (ENTRATA)

La coppietta non sembrò notare il mio rossore e mi ritenni fortunato, non si poteva mai sapere come poteva reagire un uomo innamorato. Distolsi lo sguardo da Kokoro e cercai di concentrarmi su altro. Tipo: Cosa stavano facendo là dentro? E perchè il professore ancora indossava il grembiulino rosa?
Avevo decisamente paura che stessero preparando qualcosa di stra imbarazzante e speravo vivamente di no. Già poi c'era troppa folla per me. In cucina eravamo 4 gatti, ma ora che c'era da divertirsi e da mangiare si presentavano sempre tutti.
- Speriamo che non sia niente di preoccupante. -
Mi limitai a dire agli altri due e intanto pensavo... La cuoca Ylla si sarebbe fatta viva? O si sarebbe presentata giusto per servire il cibo che avevamo preparato? Per quel poco che la conoscevo propendevo più per la seconda possibilità.


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#74 Il 27-09-2021 a 17h43

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Elio(s) Colleoni
SALA DELLA FESTA


- Bene, allora possiamo aggiungere anche questi - spunto un paio di pezzi, aggiungendoli alla scaletta.
Mic mi guarda, sogghignando. Gli chiedo che vuole.
- Devi farci compagnia, canta anche tu - continua a sussurrarmi nell'orecchio, dimodoché nemmeno Alfieri ci senta. Ho un piccolo tuffo al cuore. Se canto, dovrò stare molto attento a quello che succederà durante le canzoni. Non voglio ripetere un altro disastro.
Gli confesso i miei dubbi, ma lui mi stringe in un abbraccio e ribatte:
- Abbiamo assoluta fiducia in te. Magari così ti viene voglia di tornare a fare qualche tour. Ci manchi, sai? -
Oh, Mic: edonista senza pudore ma con una genuina gioia di vivere e rendere felici gli altri. È difficile pensare a quanto voglio loro bene.
- E va bene, ma solo due pezzi -
Mic mi sorride.
- Certo, i tuoi grandi classici -
Mi tira una gomitata d'intesa e si allontana verso Al, scarabocchiando qualcosa sul foglio della scaletta.
Mi rivolgo ad Alfieri, sospirando:
- Chiedo scusa per Mike, vuole fare il gran seduttore ma non ce la fa, però tutto sommato ha un buon cuore. All'inizio ci ha provato anche con me. E con Al. E con Miriam... E con il nostro pubblico -
Cominciamo così le prove dopo aver silenziato l'aula con Il silenzio è d'oro, che non durano molto. La sintonia della band è quella di una volta e Alfieri ci segue tutto sommato bene.
Prima di sistemare le ultime cose e abbassare le luci, vedo Mic avvicinarsi un'ultima volta ad Alfieri. Lo guardo con sospetto, ma sembra che non abbia intenzioni strane: le sta indicando qualcosa sulla scaletta, forse sento il termine "bonus track", ma non capisco bene. Che abbia aggiunto una traccia?
Non faccio a tempo a chiederlo, che le dà un colpetto sulla spalla, direzionandola da me.
- Spiegale bene la faccenda dei nostri concerti - mi urla Mic, correndo a spegnere le luci (siamo riusciti a rendere la stanza buia con Hello darkness my old friend, modulato in modo molto leggero, e a rimediare qualche faretto da palco artigianale. Meglio che niente).
Mi avvicino ad Alfieri e le spiego:
- Vedi, molte band composte da maghi inseriscono nelle loro canzoni delle formule magiche per far divertire il pubblico, un po' come se fossero effetti speciali. Tu non ne risentirai perché sarai sul palco con noi e abbiamo gettato una protezione magica apposta. In ogni caso, nelle canzoni che hai tu non ci sono espressioni già note nel mondo magico, quindi non corri rischi. Dovresti aver visto quali: sono segnate sulla scaletta -

Do un'ultima controllata alla sala: tutti i manicaretti sono già stati portati sui tavoli in fondo alla sala, l'impianto è a posto, le luci anche. Bene. Lancio l'Hello darkness e tutto si fa buio. Con un sussurro, apro la porta del salone con Apriti sesamo.
Gli studenti cominciano ad entrare.
Mic esordisce:
- HELLOOOOOOOOOO GUUUUUUUYSSSS! NOI SIAMO I CAMALEONTI COSMICI, BENVENUTI! SARA' UN PIACERE VIAGGIARE CON VOI!! -
Luci on.
Cominciamo con A sky full of stars dei Coldplay. Non mi piace, ma di sicuro è scenica.
La voce di Mic inonda la sala ed evoca stelle multicolori, che disegnano scie danzanti sopra e attorno agli studenti. Il mio vestiario nero si confonde sotto il grembiulino rosa quasi fosforescente, rendendomi mio malgrado parte di quello spettacolo pirotecnico.
Che spettacolo (a parte il grembiule, ovviamente). Ma è solo l'inizio.

Scaletta delle canzoni

Ultima modifica di Nietzsche (Il 27-09-2021 a 17h50)

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#75 Il 27-09-2021 a 19h27

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Kokoro Taira
DAVANTI ALLA SALA + DENTRO LA SALA

- Stai tranquillo, Adriel: non penso sia nulla di preoccupante. Sicuramente starà organizzando una qualche sorpresa per la festa... Anche se non saprei dire cosa, visto il look che ha deciso di sfoggiare. - dico, sorridendo divertita e cercando di rassicurare l'altro ragazzo.

- Comunque, se sei da solo, puoi unirti a noi: affronteremo insieme qualsiasi cosa ci sia al di là di quella porta. - dico con ironia.

Poi, mi volto verso Nikels e:

- Secondo te manca ancora mol... - neanche il tempo di finire la frase che la porta della sala viene spalancata.

Muovo qualche passo nella sala buia insieme ad altri studenti, un po' incerta; d'improvviso un urlo squarcia il silenzio, colpendo il mio udito sendibile.

Le mie orecchie si appiattiscono sulla nuca, contrariamente alla coda che si rizza, in allerta; si accendono le luci e, dopo il primo attimo di smarrimento, vedo il palco e vengo investita dalla musica.

- Ma quelli sono Colleoni e Jasmine? - chiedo a tutti e a nessuno, cercando di sovrastare la musica.

Ultima modifica di Clio79 (Il 27-09-2021 a 19h30)


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