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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#51 Il 31-12-2021 a 10h29

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
FUORI DALLA SCUOLA


Passiamo davanti ad un'altra bancarella e mi si illuminano gli occhi alla vista dei prodotti esposti.

- Ehi, che ne dici di questa qui per Ylla? E di quella, magari? - mi chiede Nik, anticipando il corso dei miei stessi pensieri.

- Forse sarebbe meglio questa qui? Credo che possa farne più uso - dico, ma con tono interrogativo.

Alzo gli occhi per incrociare quelli di Nik e noto chiaramente che sono rivolti altrove; seguo la direzione del suo sguardo, incuriosita e noto tra la folla una figura familiare che si sta avvicinando.

- Ciao, Vilde.
Anche tu in giro a fare spese? - domando in modo gentile, sorridendole apertamente.

Credo che un paio di settimane fa, se fosse capitata una situazione simile, non si sarebbe nemmeno fermata, perciò sono felice di vedere quel piccolo cambiamento nei suoi modi.

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#52 Il 31-12-2021 a 11h02

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Vilde Revven
FUORI DALLA SCUOLA


Salutai i due con un gesto del capo. Kokoro aveva un'espressione veramente... contenta sul volto e io non riuscivo a capire perché. Forse era dovuta al fatto che era insieme al suo amico.
- Sì... ma qua non c'è niente che possa andare bene - replicai sommessamente, lanciando occhiate vagamente scettiche alle bancarelle piene di inutile paccottiglia. Aggrottai le sopracciglia nell'osservare una lunga scatola che rappresentava una tastiera da pianoforte gigante, su cui saltavano delle persone.
Non avevo molta voglia di fare conversazione, ma mi costrinsi a dire qualcosa. Tanto non avevo nulla da nascondere, il posto dove andavo era piuttosto noto nel mondo magico.
- Devo andare all'Harmonia Mundi - aggiunsi in maniera asciutta. Avrei dato qualsiasi cosa per chiudere la conversazione lì, ma non sarebbe stato logico in una normale interazione tra persone.
- Se vi interessa, possiamo andarci insieme -
Sentii le guance scaldarsi leggermente mentre lo dicevo, ma rimasi impassibile come sempre.

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#53 Il 31-12-2021 a 11h45

Moderatore
Artemis97
Scrivetemi pure per: GDR, problemi, bug, contatti con l'amministrazione
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

FUORI DALLA SCUOLA



Anche Koko saluta Vilde con un sorriso allegro e lei ricambia il saluto di entrambi. Ci dice che deve andare all'Harmonia Mundi (una libreria piuttosto conosciuta dai Maghi) e, stranamente, ci chiede se vogliamo andare con lei. La cosa mi stupisce un po', ma so che a Koko fa piacere stare con lei, nonostante tutto. E che nell'ultimo periodo il loro rapporto è stato un po' teso, quindi deve essersi sistemato recentemente (o per lo meno è migliorato).

-Sì? Cioè: sì, certo, volentieri- le rispondo con un sorriso, ma comunque un po' perplesso. -Noi qui abbiamo finito, prendiamo giusto queste due cose per Ylla e abbiamo fatto- continuo. E poi, rivolgendomi a Koko -Quindi questa insieme alla prima? In effetti potrebbe servirle di più- dico.

Decisi e comprati anche i regali per Ylla, mi rivolgo di nuovo a Vilde. -Ecco fatto, direi che ci siamo-


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#54 Il 31-12-2021 a 12h17

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
FUORI DALLA SCUOLA


Inutile dire che l'invito mi lascia di stucco e, per un po', non sono in grado di spicciare parola.

"Non è da lei." penso, cercando di incrociarne lo sguardo e di comprendere se c'è o meno un secondo fine dietro quella richiesta.

Del resto, anche quando il rapporto tra noi era sereno e civile, è stata sempre restia a rendermi partecipe dei suoi pensieri, attività e spostamenti.
È una persona incredibilmente riservata.

Inoltre, non avrebbe mai fatto un invito del genere con Nik presente: salutarlo e scambiare qualche convenevole è parte dell'educazione che ha ricevuto, ma la stessa educazione le avrebbe impedito di includerlo in quella passeggiata.

Dai suoi occhi, però, traspare solo sincerità.
Allora un piacevole calore mi avvolge e sorrido, felice: forse le parole che le ho rivolto durante il litigio stanno iniziando a far breccia.
Il mio sorriso si allarga ulteriormente quando è Nik ad accettare l'invito: nel suo caso, non vengo nemmeno sfiorata dai dubbi circa le motivazioni che lo hanno spinto a dire di sì.
Gli stringo più forte il braccio in un segno tacito di ringraziamento, poi mi affretto a rispondere alla sua domanda e concludere i nostri acquisti.

Iniziamo ad allontanarci dai mercatini e dal loro festoso caos in un quieto silenzio ; quando siamo abbastanza lontani dalla folla, tanto da poter camminare l'uno affianco dell'altro sul marciapiede, mi rivolgo a Vilde:

- Sai, dopo gli acquisti, pensavamo di andare a mangiare qualcosa.
Perché non ti unisci a noi? Giacché siamo insieme, approfittiamo dell'occasione e passiamo il resto della serata insieme. - dico, forse con un po' troppa impazienza.
Non voglio rendere palese il mio desiderio che lei accetti, anche per questo distolgo subito lo sguardo.


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#55 Il 31-12-2021 a 13h38

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Vilde Revven
FUORI DALLA SCUOLA - HARMONIA MUNDI


Non ero sicura che Kokoro e il suo amichetto avrebbero accettato il mio invito e, sinceramente, avevo proprio sperato di evitare questa svolta nel pomeriggio, ma non potevo aspettarmi altro dalla mia compagna di stanza.
Arrivammo nel giro di poco alla libreria. Poco prima che entrassimo, Kokoro mi invitò a prolungare l'uscita, mangiando qualcosa insieme. Avevo una scusa pronta per rifiutare, ma stranamente mi sentii in colpa a usarla subito, così rimasi sul vago:
- Dipende da che ora facciamo. Devo preparare la valigia, domani mattina torno a casa. Comunque grazie - aggiunsi, dopo un paio di secondi.
Varcai la soglia e ci accolse il tintinnio di uno scacciapensieri con lune e piume appese. Per quanto l'oggetto sembrasse dozzinale e perfettamente in tono con il resto dell'ambiente, colmo di libri sull'ayurveda, i Grigi e la psicologia quantistica, sapevo che era incantato per suonare diversamente a seconda del fatto che entrasse un Mago o un Normale.
Il commesso, un anziano signore con gli occhiali accuratamente rasato, arrivò subito con aria impaziente. Cambiò completamente atteggiamento quando mi vide.
- Signorina Revven! Mi aspettavo una sua visita - esclamò, con un forte accento delle Fiandre.
Guardò Kokoro e Nikels in maniera un poco sorpresa. Non ero mai venuta con qualcuno e non sapevo nemmeno se loro fossero mai stati qui.
- Buon pomeriggio Thelonious, come sta? - risposi con cortesia, togliendomi i guanti. - Questi sono miei... - esitai un attimo, prima di decidere il termine più appropriato - ...compagni di classe. Sto cercando qualcosa per la mia famiglia -
- Come ogni anno. Prego, seguitemi -
La libreria per Normali era disposta su un piano solo, ma in realtà il negozio era molto più grande. Al piano superiore si accedeva varcando una porta coperta da una tenda di velluto verde visibile solo ai maghi. Thelonious ce la tenne sollevata, mentre entravamo.
L'ambiente odorava di resina ed era diviso in due parti: a sinistra, una piccola libreria fornita dei principali libri accademici e romanzi del mondo magico (i libri più importanti e rari, giustamente, erano tenuti nascosti), mentre a destra una serie di teche racchiudeva una rassegna di strumenti magici di vario genere. Mentre i miei compagni si guardavano in giro, il libraio si avvicinò, sussurrandomi all'orecchio:
- Il volume che cercava è arrivato, signorina -
Spalancai gli occhi, colpita.
- Veramente? Dev'essere stato difficile da reperire. Chi ha corrotto? - chiesi, in un misto tra serietà e ironia.
- È meglio che non lo sappia, signorina Revven. Posso solo dirle che c'entrano gli Alfieri e un paio di goblin - rispose Thelonious di rimando, nello lo stesso tono.
Andò verso un pesante ripiano in quercia ed estrasse da un cassetto uno scrigno intarsiato. Mi sporsi lentamente, cercando di trattenere la mia curiosità: era la prima edizione del De Magia di Giordano Bruno, vergata a mano dall'autore.
- Mio padre sarà molto contento - dissi con una punta di emozione.
- Per le sue sorelle, invece...- proseguì Thelonious. Lanciai di sfuggita un'occhiata a Kokoro e Nikels, per capire che cosa stessero facendo, e proseguii ad ascoltare.

Il buon Thelonious

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#56 Il 31-12-2021 a 14h06

Moderatore
Calliope98
"L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai"
Luogo: Roma
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Jasmine Alfieri
FUORI DALLA SCUOLA


-Anche io sono felice di passare finalmente del tempo con te, non avevo mai fatto compere con nessuno al di fuori di mia madre, il che non è molto divertente-

Sorrisi contagiata dalla sua euforia e non solo, era vero di solito uscivo da sola o con mia madre per lo shopping, ma soprattutto da sola

-Per la cioccolata calda ho il posto perfetto, mentre per i regali…-

Tirai fuori dalla borsa la lista accuratamente piegata e gliela mostrai senza aprirla, mica potevo spoilerare il regalo

-Qui sopra c’è il regalo per ognuno dei nostri amici, più un pensierino per Colleoni, non l’ho mai ringraziato per l’idea dell’incantesimo musicale e questa mi sembra l’occasione adatta, tu invece? Hai già qualche idea?-

Nel frattempo avevamo raggiunto la metro, che era affilata come sempre, ed eravamo già dirette verso il centro.


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#57 Il 31-12-2021 a 14h16

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
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Lerha
Biblioteca


-Cosa???- sbarrai gli occhi appena ebbi udito finalmente la sua voce. Sorvolai apertamente sul suo primo ammonimento, infatti la mia voce apparve subito piu’ alterata al contrario, ma non ero affatto arrabbiata anzi…
-no,no,tranquilla. Nemmeno lui è il mio tipo-continuai abbassando la voce questa volta , ricomponendomi sulla poltrona – ma quando vedo qualcosa di bello, non volto di certo gli occhi da un’altra parte. Ci mancherebbe!- aggiunsi piu’ calma e sorridendole con complicità- ma un altro dubbio si fece largo tra i mei pensieri. Come mai non mi aveva dato nessun ascolto fino ad allora quasi fossi stata un’ombra e si era degnata di rispondermi solo ora, dopo l’apparizione dell’”Angelo biondo”?
Mi sporsi leggermente in avanti con un’aria ancora piu’ complice e sottovoce le chiesi- ma…come fai a dirlo? Di un po’ ci hai provato con lui ,vero?- questa volta risi apertamente, dal suo sguardo imbronciato e infastidito sembravo aver colto nel segno- tutto tuo…e buona fortuna…- caspita, come si chiamava quella ragazza?-comunque io mi chiamo Lerha, e tu mi piaci!- aggiunsi questa volta sincera. Detti un’ ultima occhiata al bibliotecario e si “pure lui mi piace” pensai tra me. Ma non ero li’ per flirtare. Avevo un altro scopo e sarei andata dritta fino in fondo, senza farmi coinvolgere in storielle. Ma se nel frattempo riuscivo a farmi un’amica, era sempre meglio.


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#58 Il 31-12-2021 a 16h03

Fusion
Nietzsche
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Elio Colleoni
FUORI DALLA SCUOLA, poi BIBLIOTECA


Il pub che aveva scelto la Merkel era proprio quello che ci voleva dopo l'ultima giornata di lavoro prima delle vacanze: piccolo e tranquillo, con i tavoli in legno e una selezione di birre artigianali invidiabile. Io presi una stout, scura e tostata, Mic una trappista, mentre la Merkel una IPA. Condorcet, che da dopo l'operazione era diventato astemio, sotto lo sguardo attonito del barista ordinò un tè nero. Tutti poi ordinammo un bel tagliere per aperitivo.
- Comunque ha ragione la Merkel, hai veramente un aspetto orribile bro, dormito male? - esordì Mic.
La prima sorsata di birra mi andò di traverso, facendomi tossire. Tutti si voltarono verso di me, accigliati. Quando ebbi ripreso fiato, cercai di fare il vago:
- È solo perché ho visto la tua brutta faccia -
Schivai la mano di Mic che cercava di darmi una pacca in testa.
- Dai Elio, veramente. Mica vorrai attaccarci qualcosa? - chiese la Merkel, scherzosa. Condorcet mi fissava, giocherellando con la bustina del tè, ma non disse niente.
Mic e la Miri insistettero per un po', finché non dissi:
- Raga non è niente, mi avete solo beccato stanco perché faccio tardi a correggere i compiti. Piuttosto, cosa fate per Capodanno quindi? -
Mic mi guardò un po' deluso, ma la Merkel colse l'occasione al volo per introdurre l'argomento.
- Lo so che fa ridere, ma volevamo fare un concertino improvvisato in piazza San Babila. Abbiamo già i permessi del Comune di Milano. Però se non ci sei tu non è divertente... Quindi potremmo venire a scuola, che ne dici? Ti possiamo fare compagnia! -
Ripensai all'esperienza della festa di inizio anno.
- Per me si potrebbe fare, ma non so se la preside accetterà, ci avete parlato? In fondo siete già venuti a settembre... -
La Merkel annuì con tranquillità.
- Le ho già mandato una richiesta scritta con uno degli uccellini di Mic, quindi sembra bendisposta, ma vuole una scaletta dei brani prima. Noi non pensavamo a niente di ché, magari qualche pezzo natalizio molto soft, più per fare atmosfera, e magari qualche ballad... Non un concerto vero e proprio. Poi quando ci stufiamo, metto su qualche cavolata in cassa e poi possiamo stare per i fatti nostri. Non vedo l'ora di vedere la vostra scuola, dev'essere troppo una figata! -
Come al solito, aveva già pensato a tutto. Alzai le spalle con sufficienza e replicai:
- Per me ok, però sappiate che dovrò sempre tenere un occhio sugli studenti -
- Ma sì, ci piaci anche strabico, Nox - disse lei ridendo.

Dopo un paio d'ore, si era ormai fatto buio. La Merkel aveva delle commissioni da sbrigare, perciò ci salutammo all'uscita del pub. La Merkel mi si appese al collo, dandomi un bacio sulla guancia.
- Elio, io quest'estate ti voglio operativo, d'accordo? Ora che sei tornato, se riusciamo potremmo cominciare a lavorare sul nuovo album -
Sorrisi e la strinsi forte: la Merkel usava i condizionali solo per addolcire la pillola, quindi quell'estate DI SICURO avremmo cominciato a lavorare al nuovo album.
Poi fu il turno di Condorcet, che mi diede una pacca sulla spalla, lanciandomi un'occhiata penetrante:
- Si vede che qualcosa ti preoccupa. Quando ti senti pronto, parlacene -
Un leggero brivido mi percorse la schiena. Talvolta Al sapeva sondare veramente le persone con uno sguardo. Ricambiai la pacca sulla spalla, mormorando un "Grazie, Al, scusa". Lui annuì e si fece da parte.
Mic fu l'ultimo. Mi strinse molto a lungo per i miei (ma forse non per i suoi) standard, praticamente stritolandomi.
- Buon Natale, zio - mi disse, cogliendo l'occasione per rimettermi le corna che avevo tolto appena prima di entrare nel pub, tra i miei mugugni incomprensibili. Quando ci districammo, diedi una pacca sulla spalla anche a lui e feci per salutare tutti, ma fui interrotto da lui, che si portò vicino a me.
- Lo sai che puoi sempre contare su di me, vero? Se qualcosa non va me lo devi dire, ok? Non sparire come l'altra volta -
Avevo il sospetto che avesse gli occhi lucidi e sentii un peso depositarmisi sul petto.
- Lo so, Mic, vai tra' - gli dissi semplicemente e lui mi parve soddisfatto.
Dopo un cenno di saluto, ci avviammo in direzioni opposte.

Rientrai a scuola con ancora quella sensazione di oppressione, anche dovuta al fatto che avevo ancora le corna addosso e nemmeno mi ero accorto. Mancavano due giorni al mio terzo plenilunio e ancora non riuscivo a trovare una soluzione. In realtà, e lo sapevo benissimo, la soluzione non c'era e proprio per questo nelle ultime settimane avevo cercato di pensarci il meno possibile. Forse l'unica era veramente accettare la mia situazione e mettermi in contatto con il branco di mio zio Gianni...
Senza pensarci, i miei passi si diressero verso la biblioteca. Alla fine, dopo quel pomeriggio passato a immergermi nelle letture sui lupi mannari, non avevo più cercato informazioni, ma facevo male: non ero certo in possesso di tutto lo scibile umano sulla materia licantropia, magari qualcosa avrei trovato (anche se lo ritenevo poco probabile).
Avanzai in biblioteca e notai che, al tavolo del bibliotecario, non c'era nessuno.
"Strano".
Facendo spallucce, mi diressi verso la sezione dedicata alle creature magiche ferali e scelsi i libri che mi interessavano. Scelsi una poltrona in un angolo appartato e sprofondai nella lettura, cercando di non badare al vociare dall'altro capo della sala.

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#59 Il 31-12-2021 a 16h36

Moderatore
Calliope98
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Leo De Angelis
BIBLIOTECA


Quelle sue continuavano a parlare di me sotto voce credendo che io non le sentissi così decisi di andarmene e tornare al mio lavoro.

Nonostante la maggior parte dei ragazzi stava ritornando a casa in biblioteca ce n’erano ancora molti e sia per la fretta sia per la frenesia del periodo nessuno metteva al suo posto i libri ed io mi ritrovavo con libri di magia e/o di letteratura sparsi sulle varie scrivanie, pergamene sugli gnomi nella sezione degli elfi, biografie di maghi famosi tra i libri di alchimia e chi più ne ha più ne metta.

Le ultime ore le avevo trascorse a rimettere tutti i libri e le pergamene nei loro rispettivi scaffali e nelle loro rispettive sezioni, avevo appena finito di sistemare gli ultimi tomi nella sezione delle creature notturne quando vidi Colleoni prendere un libro sui lupi mannari e andarsi a sedere in disparte a leggere. Non era la prima volta che si interessava alle letture sulla licantropia e la cosa mi aveva incuriosito parecchio, in più era da quando i troll erano entrati nella scuola che in alcuni giorni era strano, proprio come negli ultimi giorni.
Non potevo negare che un dubbio si era insinuato in me, era certo che qualcosa non andava e che c’era qualcosa che lo turbava ed io volevo vederci chiaro, così decisi di avvicinarmi per parlargli

-Buonasera Elio, ho notato mi dispiace non essere stato al banco, stavo sistemando dei libri fuori posto, posso esserti utile per qualche altro libro?-


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#60 Il 31-12-2021 a 18h27

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

FUORI DALLA SCUOLA - HARMONIA MUNDI



Ci allontaniamo dalle bancarelle e dalla folla, in direzione della libreria. Ed è a quel punto che Koko si rivolge nuovamente a Vilde, chiedendole se vuole unirsi a noi anche più tardi, dato che avevamo già programmato di mangiare qualcosa insieme. Mi stupisco per la seconda volta in pochi minuti quando lei non rifiuta subito l'invito ma rimane un po' sul vago con la sua risposta. Beh, se alla fine deciderà di raggiungerci sarà la benvenuta.

Arriviamo davanti all'Harmonia Mundi poco dopo e quando entriamo un elegante scacciapensieri tintinna, avvertendo del nostro arrivo il proprietario, che ci viene incontro. Non sono mai stato qui anche se conosco bene la fama di questa libreria. Mia madre ci veniva spesso quando era a Roma e ogni tanto ci torna, se ha bisogno di qualche libro particolarmente difficile da trovare. Cosa che in realtà non succede più molto spesso, ma a volte capita che debba fare delle ricerche più specifiche e, per quanto ben fornita, la nostra biblioteca di famiglia non ha tutto.

Il proprietario alza una tenda di velluto verde e attraversiamo una porta che ci conduce al piano superiore, ovvero la parte Magica del negozio. Neanche a dirlo, mi perdo subito alla vista dei libri, soprattutto la sezione di storia della magia e quella di oggetti magici. Non mi stupisce che mia mamma adorasse questo posto. Lei è un'appassionata di storia della magia e di oggetti magici da quando aveva la mia età e mi ha passato questa sua passione quando ero ancora piccolo e mi leggeva i suoi libri.


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#61 Il 31-12-2021 a 19h07

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

CAMERA di ADRIEL poi FUORI DALLA SCUOLA

Dopo aver passato del tempo in panciolle per una volta, lasciai il regalo per il mio compagno di stanza sopra il suo comodino, poi decisi di uscire a fare due passi. Avevo sentito che c'erano dei mercatini di Natale nella piazza vicino alla scuola e anche se avevo già comprato tutti i miei regali dare un'occhiata non faceva mai male. Mi coprii per bene per poi attraversare la porta magica e dopodiché mi misi a dare un'occhiata alle bancarelle. C'erano cose molto carine e anche sciocche e sorrisi contento. Distrarmi mi faceva decisamente bene. Guardai ogni bancarella con molta calma, non avevo niente da fare e l'atmosfera natalizia che si sentiva in quel luogo era decisamente... magica.


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#62 Il 31-12-2021 a 19h14

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Kokoro Taira
FUORI DALLA SCUOLA - HARMONIA MUNDI


Mi guardo intorno, meravigliata.
Scaffali in legno massiccio si alzano fino a toccare il soffitto e, su di essi, è riposta una molteplicità di libri dalle coste variopinte; dai volumi più recenti a quelli più antichi, la libreria sembra essere riccamente fornita.
Strategicamente posizionate nei coni di luce di alcune alte finestre, delle teche di diverse dimensioni contengono manufatti, pietre e rune magiche.

- È bellissimo. - sussurro, senza rivolgermi a nessuno in particolare.

Io e Nik ci discostiamo da Vilde e dal bibliotecario per lasciare loro la dovuta privacy, iniziando ad osservare il contenuto di alcune teche, per poi dirigerci nella sezione dedicata ai libri di storia.
Mentre stiamo ammirando i titoli dei volumi (senza osare toccarli, ovviamente), un'idea mi passa rapida nella mente e non posso che continuare a pensarci per un po' di tempo.
Alla fine, decisa, mi rivolgo a Nic:

- Sai, venire in questa meravigliosa libreria mi ha proprio ispirata: quest'anno, ho deciso che il regalo di Natale a me stessa sarà un bel libro. - affermo con un sorriso.

Nel periodo delle festività natalizie sono solita comprare sempre qualcosa per me, qualcosa che desidero da molto o che soddisfa un qualche improvviso interesse, perciò Nic non trova nulla di strano nelle mie parole ed inizia anzi a suggerirmi dei titoli tra i libri che avevamo esaminato.

- Uhm, no.
Ho proprio voglia di cambiare argomento, sai? È da un po' che vorrei approfondire le conoscenze e le nozioni riportate dagli umani sulla mia e altre specie magiche: è un tema che mi incuriosisce molto.
Questa semba un'ottima libreria, perciò penso di poter trovare dei testi validi. - dico, riprendendo ad ammirare quelli di fronte a me.
Ciò che taccio è che ho bisogno di quei libri per verificare una mia teoria e per cercare informazioni che possano aiutarmi ad ideare un piano per "il pericolo Foscari" ; vorrei tanto poter confrontarmi col mio migliore amico, ma non posso parlarne prima di avere la conferma di ogni sospetto, né mi sento di porlo in una possibile situazione di pericolo.

Dunque, quando Vilde finisce le proprie commissioni, mi avvicino nuovamente a lei e al libraio.

- Mi scusi, signore.
La sua libreria è veramente meravigliosa e i volumi che contiene sono degni di nota - dico, inchinandomi profondamente in segno di saluto e rispetto.

- Mi chiedevo se potesse consigliarmi uno o più testi sulle creature magiche; sono da sempre stata interessata a sapere qualcosa di più sulle loro origini, mutazioni, integrazione nella società magica e non. - continuo.

Il libraio mi risponde con gentilezza e si prodiga subito per soddisfare le mie richieste.

Ultima modifica di Clio79 (Il 31-12-2021 a 19h17)


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#63 Il 31-12-2021 a 20h01

Fusion
Nietzsche
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Vilde Revven
FUORI DALLA SCUOLA - HARMONIA MUNDI, poi fuori


- Per le sue sorelle, consiglio questo kit di pulizia delle lame, studiato dai migliori forgiatori elfici. Lei sa meglio di me quanto sia importante prendersi cura della propria spada, specialmente se è il proprio oggetto magico - disse Thelonious con garbo.
Rimasi un attimo immobile. Erano di sicuro molto utili e fino a qualche anno prima non ci avrei pensato due volte a prenderli, ma qualcosa dentro di me si opponeva.
"Sono troppo piccole per pensare a queste cose".
Certo, Nilde l'anno prossimo avrebbe frequentato la Splendente e avrebbe assistito alla sua prima esecuzione da spettatrice, ma per quanto possibile volevo evitare di pensare ulteriormente alla lotta e alla morte. Non volevo però deludere il libraio, così replicai:
- Ne prendo due - Poi cominciai a girovagare un po' per il negozio, indicandogli anche degli acquarelli magici per Tilde, che facevano prendere vita ai disegni, più un'edizione limitata del gioco del Gwent*, la seconda passione di Nilde dopo la boxe trollica.
Infine, pagai il tutto giusto in tempo per vedere Kokoro al mio fianco che chiedeva a Thelonious un libro sulle creature magiche. Mi lanciò un'occhiata d'intesa a cui risposi con un impercettibile cenno del capo. La lasciai pagare, salutai il mio libraio di fiducia e uscimmo avvolti ormai dal buio.
Cominciai a pensare che Kokoro si fosse dimenticata dell'invito a mangiare insieme, quando scorsi tra le bancarelle Adriel Morgan.
Mi bloccai all'improvviso, facendo sbattere Nikels contro di me.
- Scusa - mormorai al ragazzo.
Non avevo più avuto occasione di parlare con Adriel, ma che ragione avrei avuto? Quello che era successo era stata una mia imprudenza e lui, a ben vedere, si era comportato fin troppo bene, non divulgando nulla in giro. Fu forse questa la ragione che mi impedì di cambiare direzione e comunicare laconicamente agli altri:
- C'è Adriel Morgan -


*Grazie The Witcher

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#64 Il 01-01-2022 a 17h49

Che classe
albanera
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Lerha
Fuori dalla scuola-ritorno a casa di Lerha


Avevo passato diverse ore a guardare il paesaggio davanti al finestrino della mia postazione assegnata. Peccato che il mio sedile comodo per carità, era posto al contrario del senso di marcia e l’alta velocità non aiutava. Per cui fui felice di essere arrivata a fine corsa, con lo stomaco un po’ scombussolato ma tuttosommato ancora al suo posto. Niente spasmi e contrazioni, niente rigetto. Avevo fatto bene a non mangiar nulla e mi ero solo limitata a bere qualche bottiglietta d’acqua che accartocciavo  prontamente e buttavo nel vano apposito, non appena aver bevuto anche l’ultimo sorso.
Ora ero davanti un dilemma. Non avevo avvisato del mio arrivo per quel giorno, chiaro che nessuno mi aspettava se non prima dell’indomani, ma la mia casa era al di la’ della collina e di certo ci avrei impiegato molto tempo a percorrerla a piedi o avrei potuto chiamare un taxi o avrei potuto infrangere quasi una regola e usare un incantesimo. Scelsi la prima opzione, piu’ lunga e impegnativa ma quei chilometri coperti a piedi, mi aiutavano a riprendere confidenza con i posti dove ero cresciuta e dove volevo tornare  per sentirmi nuovamente me stessa.

Ultima modifica di albanera (Il 01-01-2022 a 17h49)


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#65 Il 01-01-2022 a 20h00

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

FUORI DALLA SCUOLA

Era già da un po' che giravo osservando le bancarelle allestite con ogni sorta di oggetto. Mi era quasi venuta voglia di comprare qualcosa in più, ma poi pensandoci bene ero riuscito a trattenermi. Non sapevo eventualmente l'utilizzo oppure il posto dove metterlo quindi semplicemente rinunciai. Feci però un'offerta ai cantori e stavo giusto osservando un presepe quando vidi qualcuno dall'altra parte della strada. Erano Kokoro, Nikolas e Vilde. Li avrei riconosciuti ovunque. Mi sorprese vederli tutti insieme. Dopo il combattimento tra Kokoro e Vilde non pensavo che le cose si fossero placate del tutto tra di loro. Poi avevo l'impressione che a Vilde non stesse molto simpatico Nikolas. In ogni caso non salutarli sarebbe risultato alquanto sgarbato e nonostante il mio stupore e il mio imbarazzo (soprattutto con Vilde) mi avvicinai a loro. Anche loro mi avevano notato e una volta abbastanza vicino sorrisi e feci un po' rosso in viso.
-Ehi ragazzi, come state?-
Vidi che avevano dei pacchetti in mano allora aggiunsi.
-Anche voi in giro per compere?-


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#66 Il 01-01-2022 a 22h10

Fusion
Nietzsche
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Elio Colleoni
BIBLIOTECA


Ero così intento a leggere che avevo deliberatamente ignorato la traccia odorosa del bibliotecario. Il mio olfatto in quei giorni si acuiva terribilmente, ma mi sforzavo di non darci peso, anche perché spesso si accompagnava a istinti che mi inquietavano e che non volevo in alcun modo seguire. Fortunatamente, con i Camaleonti era andata bene, forse anche a causa della leggera ebbrezza causata dalle due pinte bevute, che mi ottundeva i sensi.
Non pensavo che Leo mi avrebbe salutato e invece me lo trovai di fianco senza quasi accorgermi. Sobbalzai sulla poltrona, facendo scuotere le corna che avevo ancora addosso (mi ero proprio dimenticato). Non che lui fosse messo meglio di me: aveva avuto la stessa idea di Mic, ma sembrava comunque meno disagiato del mio amico. Me le tolsi in fretta e risposi borbottando:
- Ciao Leo... Non ti preoccupare, per il momento sono a posto, ma grazie per l'interessamento -
Sperai che non notasse la litografia del licantropo sul volume che stavo leggendo, così mi sporsi in avanti per nasconderla parzialmente con il mio corpo.
- Bel cappello comunque -

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#67 Il 02-01-2022 a 00h19

Moderatore
Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

HARMONIA MUNDI, poi FUORI DALLA SCUOLA



Io e Koko ci allontaniamo da Vilde, che sta parlando con il proprietario, per esplorare meglio la libreria. Koko mi parla della sua decisione di regalarsi un libro per questo Natale e io annuisco con un sorriso, iniziando a consigliarle qualche titolo tra i suoi generi preferiti che potrebbe interessarle. Mi interrompe però dopo solo qualche titolo, spiegandomi che vuole approfondire le sue conoscenze sulle varie specie magiche. Infatti, poco dopo si avvicina al proprietario e gli chiede consiglio, acquistando poi un volume.

All'uscita dalla libreria, le offro di nuovo il braccio destro. -So che preferisci comprare i libri che ti interessano per averli sempre a disposizione, ma sai che se hai bisogno posso chiedere a mia madre di prendere in prestito qualcuno dei nostri libri. Sono sicuro che ne sarà contenta, l'importante per lei è che le ritornino indietro interi- le dico, con una leggera risata. Parlando con Koko, non mi accorgo però che Vilde si è fermata e le finisco praticamente addosso. -Tranquilla, scusami tu- rispondo alle sue scuse mentre lei ci dice che c'è Adriel.

-Ciao Adriel- lo saluto con un sorriso, appena ci si avvicina. -Sì, abbiamo praticamente finito ora-


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#68 Il 02-01-2022 a 12h01

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
FUORI DALLA SCUOLA - SALA DA TEA


- Mi sarebbe molto utile poter confrontare le varie informazioni, perciò accetto volentieri se tua madre è disposta a cedermi i suoi tesori: li tratterò con estrema cura. - replico, facendo il segno di giuramento degli scout.

Vedo il sorriso iniziare a nascere sul volto di Nik e sparire un secondo dopo, quando va accidentalmente a scontrarsi con Vilde; rido sotto i baffi (da volpe, ovviamente), mentre accolgo con allegria il nuovo arrivato.

- Ciao, Adriel, che bella coincidenza incontrarti!
Sai, visto che avevamo finito i nostri acquisti, pensavamo di fermarci a fare merenda insieme: ti va di unirti a noi? - chiedo, rivolgendogli uno sguardo pieno di aspettativa.

Al suo assenso, sorrido, lascio il braccio di Nik e faccio qualche passo per mettermi di fianco a Vilde; le stringo la mano (rischiando la vita, ma con tanti testimoni  non può concretamente pensare di uccidermi e farla franca) e, al suo sguardo di assoluto e infastidito stupore, le dico:

- Prima non mi hai dato una vera risposta: non avrai davvero creduto che non me ne fossi accorta.
Perché non vieni? Ti assicuro che non faremo tardi, così che tu possa sistemarti e rientrare a casa nei tempi previsti... e, se faremo tardi, ti aiuterò io a fare le valgie, così da essere più veloci.
Quindi? - chiedo con più della semplice aspettativa nel tono di voce e nello sguardo.

Toccarla è stato un azzardo: non ci avevo mai nemmeno pensato in più di sei anni di convivenza, né l'avevo realmente mai fatto se non per puro caso (una volta successe mentre le passavo degli appunti); tuttavia, quel giorno sembrava essere sotto un sortilegio, perciò...
Le stringo la mano, sollecitando tacitamente una sua risposta e, quando arriva, non posso che essere felice.

- Perfetto! Conosco una Sala da tea veramente graziosa.
È gestita da due anziani maghi con molta cura, ha una buona scelta di foglie di tea ed infusi, oltre a bevande occidentali come caffè e cioccolata; la proprietaria, poi, prepara i dolci del negozio personalmente e sono sempre freachi e deliziosi.
Che ne dite? - continuo, stringendo un'ultima volta la mano dell'altra per poi lasciarla andare: meglio non tirare troppo la corda.

Ricevuto l'assenzo di tutti, faccio strada per un paio di vicoletti del centro, fino ad arrivare alla "Casa del tea" ; al nostro ingresso, la padrona mi si fa immediatamente incontro e, abbracciandomi, mi sgrida con aria bonaria per non essere più andata a trovarla.

- Avete ragione, signora, ma guardate: per farmi perdonare, oggi vi ho portato anche dei miei amici. - replico, sorridendole.

- Solo amici, quindi? Koko, mia cara, hai mandato in frantumi le mie fantasticherie: avevo pensato che uno dei due giovani fosse qualcosa di più...
In realtà, la ragazza è più bella di entrambi, perciò se ora mi dicessi che è lei la fortuna mi faresti ugualmente molto felice. - replica, sorridendo e ammiccando in direzione di Vilde.

- Signora, che dite: e poi vi sorprendete se non vengo a trovarvi. - dico, arrossendo miseramente anche se scoppio a ridere.

Lei borbotta qualcosa come "ah, i giovani d'oggi" , poi (finalmente) ci fa strada al nostro tavolo; ci sediamo e ci vengono subito portati i menù, che tutti iniziano a guardare con una certa curiosità.

- Allora... Avete fatto buoni acquisti? - chiedo ad Adriel e Vilde, spezzando l'assoluto silenzio venutosi a creare.

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#69 Il 02-01-2022 a 20h27

Fusion
Nietzsche
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Vilde Revven
FUORI DALLA SCUOLA - SALA DA TÈ


Nel vederci, Adriel arrossì, ma nonostante tutto si avvicinò. Questo diede l'occasione a Kokoro, che probabilmente non vedeva l'ora, di invitarlo per una merenda insieme. La presenza di Adriel era proprio ciò che meno desideravo, data il mio scarso controllo in sua presenza, perciò stavo per dire alla mia compagna di stanza che dovevo andarmene, quando lei mi prese la mano.
Una leggera scarica elettrica mi percorse a quel contatto fisico improvviso: Kokoro stava cercando in tutti i modi di trattenermi, anche minacciando di aiutarmi a fare le valigie insieme. Era evidente che avesse pianificato tutto e non potei che riconoscerle la bravura per essere sembrata così innocente.
- Va bene - le risposi piattamente, mentre lei decantava le delizie della sala da tè dove ci voleva portare. Non c'era nemmeno la scusa che fosse gestita da Normali ignari del mondo elfico a salvarmi, dato che sembrava essere gestita da due maghi.
Una volta entrati, l'anziana proprietaria fece una battuta a Kokoro a cui non badai (anche perché non ero proprio sicura di aver capito bene) e ci fece accomodare ad un grazioso - ma un po' troppo lezioso per i miei gusti - tavolino in ferro battuto. Mi ritrovai imprigionata contro il muro, con a fianco Kokoro e il suo amichetto e, proprio davanti, Adriel Morgan.
Cercai in tutti i modi di non fissarlo e di concentrarmi sul menù, appuntandomi mentalmente di prendere un Prince of Wales con una punta di latte.
Dopo un buon minuto di silenzio, Kokoro cercò di ravvivare l'atmosfera, chiedendoci dei nostri acquisti. Speravo proprio di non dover parlare, ma dato che Adriel stava ancora scegliendo cosa prendere, dopo quello che mi parve un'infinità dovetti rispondere:
- Regali per la mia famiglia -
Già pronunciare quelle poche parole sulle mie faccende personali era costato una fatica enorme, perciò non aggiunsi altro. Ero sicura, comunque, che la domanda di Kokoro fosse solo di cortesia e che non avrebbe chiesto altro. Probabilmente.

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#70 Il 02-01-2022 a 22h23

Moderatore
Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

FUORI DALLA SCUOLA - SALA DA TÈ



Koko non ci pensa due volte ad invitare anche Adriel a fare merenda con noi e questa sua scelta non può che farmi piacere. Mi stupisce un po' quando afferra la mano di Vilde, insistendo perché venga con noi e stranamente, lei accetta. Koko inizia poi a decantare le qualità di una sala da tè gestita da maghi e iniziamo ad incamminarci nella direzione che ci indica.

Arrivati nella graziosa sala da tè, ci accoglie la proprietaria, una simpatica signora che potrebbe tranquillamente essere nostra nonna. E da nonna tratta anche Koko, chiedendole senza mezzi termini se uno di noi è il suo ragazzo o la sua ragazza. Sembra davvero mia nonna (più quella inglese che quella italiana in realtà), sempre curiosa su qualsiasi nome facciamo io e Oscar.

Ci fa accomodare ad un tavolino in ferro battuto e ci porge subito i menù con un dolce sorriso. Inizio subito a sfogliare il mio con una certa curiosità e sono felice di constatare che c'è un'ampia scelta di tè e di torte. Oggi ho decisamente voglia di un Earl Grey, che decido di abbinare con una fetta di torta al cioccolato fondente e arancia. In attesa che tutti scelgano cosa ordinare, Koko chiede a Vilde e Adriel dei loro acquisti, domanda a cui risponde in modo piuttosto breve Vilde dopo un paio di minuti.


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#71 Il 02-01-2022 a 22h23

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Isabella Grimaldi
metro poi centro


-bè non so come sia fare shopping con la propria madre ma non cred che sia poi così terribile non credi? certo dipende sempre dal tipo di madre ma comunque ora ci sono io con te e mi sacrifico volentieri a farti compagnia- saliamo sulla metro affollata come al solito, tutti erano alle prese con le compere dell'ultimo minuto quindi in questi giorni c'era più gente del solito e ovviamente un posto a sedere non c'era neanche a pagarlo. Jasmine tira fuori una lista -sei sempre così organizzata, io invece il solito disastro, non conosco quasi per niente i gusti dei nostri amici, accetto consigli e confido nello spirito del Natale, in fondo un dono è un dono no?- sorrido imbarazzata


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#72 Il 02-01-2022 a 23h42

Prezzemolina
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Kokoro Taira
FUORI DALLA SCUOLA - SALA DA TEA


- E cosa hai acquistato?
C'erano così tanti volumi pregiati e oggetti interessanti! Sono rimasta davvero colpita dall'Harmonia mundi, tanto che voglio assolutamente tornarci alla prima occasione. - chiedo ancora, cercando di continuare la conversazione.

Vedo l'espressione dell'altra corrucciarsi, forse infastidita dalla mia curiosità: del resto, non è un mistero che la consideri fuori luogo.
...
A maggior ragione se rivolta verso di lei.
Tuttavia, non ha modo di rispondere (per fortuna) perché arrivò la padrona a prendere le ordinazioni.
Quando tutti ebbero espresso la loro preferenza, le sorrisi e le dissi:

- Come sempre, mi affido a lei. -

- Certo, cara: sono sicura che con la scelta di oggi riuscirò a stupirti. - replica allegramente, prima di allontanarsi in direzione della cucina.

Seppur curiosa, non riprendo il discorso interrotto dalla signora: non vorrei rovinare l'atmosfera, scatenando il disappunto di Vilde; ciò non di meno, anche il silenzio (perché tutti sono così silenziosi?) non mi sembra la via più corretta da percorrere, perciò inizio a parlare dei miei acquisti per la famiglia.
Anche se con parecchio imbarazzo, mostro perfino le foto delle sciarpe e dei cappelli fatti per i ragazzi, nella speranza di alleggerire l'atmosfera con qualche sana risata.

Dopo appena un quarto d'ora, vedo la padrona tornare verso di noi, seguita da un giovane cameriere.

- Ecco a voi miei cari. - trilla contenta, mettendo davanti a Vilde, Nik e Adriel le loro consumazioni.

- E per te, piccola, ho scelto personalmente questa tisana alle spezie dolci: zenzero tibetano, cardamomo e cannella.
Ideale per scaldare il corpo ed il cuore... nella speranza che serva a qualcosa. - continua, lanciando una lunga occhiata in direzione di Vilde.

- Signora, per favore... - dico con un sorriso, ma anche con una chiara nota di avvertimento nella voce: non voglio certo che le solite battute della padrona possano mettere a disagio l'altra.

Quella alza le mani, in segno di resa:

- Va bene, va bene! Però, sai, non dovresti essere solo tu a decidere.
Ecco, se la bella ragazza non fosse del tuo stesso avviso...
Offre la casa! - continua, facendoci l'occhillino e mettendo tra me e Vilde il suo famoso cuore caldo al cioccolato.

A quel punto, non riesco più a contenere il rossore e devo proprio assomigliare ad pomodoro maturo, perché quella (finalmente) si allontana ridendo soddisfatta.

- Scusate, ragazzi...
Tenta sempre di sistemare tutti i suoi clienti scapoli, ma è una donna molto buona. - spiego, imbarazzata.


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#73 Il 03-01-2022 a 01h15

Chiacchierona
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Adriel Morgan

FUORI DALLA SCUOLA

Non faccio in tempo a salutare i miei compagni di scuola che subito Kokoro prese la mano di Vilde, cosa che mi lasciò alquanto di stucco, e propose a tutti quanti di fare merenda insieme. Notai che persino Vilde accettò e non potei rifiutare. Una volta raggiunto la deliziosa sala da tè, un'anziana signora abbracciò Kokoro e disse delle cose che mi fecero arrossire alquanto. E anche sorridere, specie quando si riferì a Vilde e Kokoro come una coppia. Cercai di evitare di mostrare ogni mia confusa e divertita emozione e mi sedetti al tavolo con gli altri. Guarda caso capitai proprio di fronte a Vilde e mi venne in mente una leggenda secondo la quale avresti sposato la persona che ti si sarebbe seduta davanti. Scacciai quei pensieri diventando rosso come un pomodoro e cercando di evitare lo sguardo di Vilde. Cosa piuttosto facile in realtà perché anche lei sembrava non volermi vedere in viso. Kokoro ci chiese dei nostri acquisti e mentre Vilde rispose asciutta che aveva comprato dei regali per la sua famiglia, io dissi con sincerità che non avevo comprato nulla ed ero semplicemente andato a dare un'occhiata. Mi persi nei miei pensieri riflettendo su come non potessi mai aspettarmi un regalo da Vilde anche se io le avevo effettivamente comprato qualcosa. Ma del resto era ragionevole, no?
Dopo qualche secondo di silenzio in cui solo la rossa cercò di intavolare ancora una volta una conversazione senza riuscirci arrivò la signora di prima a chiederci le ordinazioni. Presi un tè nero classico poi respirai a fondo. L'atmosfera si stava facendo pesante. Kokoro tentò di rallegrare l'umore di tutti facendoci vedere dei lavori a maglia che aveva fatto per i suoi familiari e non potrei fare a meno di sorridere e farle i complimenti. Anche se non erano un granché apprezzai molto i suoi sforzi e la incoraggiai a continuare. Sicuramente con il tempo e la pratica sarebbe migliorata. Finalmente arrivarono i tè e la padrona della sala fece altri commenti inappropriati, ma senza dubbio divertenti (almeno per me), su Kokoro e Vilde lasciando infine un dolcetto al cioccolato sul tavolo. Vedo il viso della rossa diventare del colore dei suoi capelli, guardo anche Vilde e non so cosa pensare. Non so se definirla imbarazzata, infastidita o irritata. Con la coda dell'occhio Infine osservo anche Nikolas e mi viene istintivo prendere il piattino con il dolcetto per spostarlo tra lui e la rossa. Questo perché penso che siano una bella coppia e soprattutto per evitare ulteriore disagio a Vilde. Presi a bere il mio tè e mi profusi in elogi per cercare di distogliere l'attenzione su quel che era appena successo.


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#74 Il 03-01-2022 a 01h23

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Calliope98
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Leo De Angelis
BIBLIOTECA


Elio sobbalzò sentendo la mia voce, in effetti ero arrivato quasi di soppiatto, ma ero abituato ad essere silenzioso è molto spesso succedevano episodi del genere.
Notai che tentava di nascondere l’immagine sul libro che stava leggendo, ma conoscevo bene quel libro è l’argomento di cui trattava per cui sapevo bene cosa tentava di nascondere ai miei occhi, il che fece acuire il mio dubbio ancora di più.
Ovviamente lui tentò di sviare l’argomento libro commentando il mio cappello

-Molte grazie, ho pensato di adeguarmi allo spirito natalizio che è ormai diffuso per tutta la scuola, ma usare un cappello da elfo di Babbo Natale mi è sembrato un po’ scontato, ci sono già troppe leggende metropolitane su questo argomento-

Notai il pallore che aveva in volto, inoltre in questi giorni era strano proprio come lo era stato i giorni prima dell’attacco dei troll e il mese scorso, non volevo essere indiscreto, ma non riuscivo a starmene in disparte se qualcuno aveva bisogno e in più avevo quel dubbio è se fosse stata certezza non volevo di certo che affrontasse tutto da solo

-Senti Elio, non voglio sembrarti o essere indiscreto, ma…ho notato che dall’attacco dei troll sei diventato un po’ strano, nel senso che ci sono giorni in cui sembri essere a pezzi e cose del genere, poi  sparisci all’improvviso e ricompari come se nulla fosse, magari un po’ malconcio, ma i sintomi precedenti sono completamente spariti-

Non volevo spingermi troppo oltre ne volevo risultare scortese, quindi non sapevo bene come continuare il discorso, mi passai una mano dietro il collo leggermente nervoso e continuai

-Insomma…sai che mio padre è un famoso biologo esperto in creature magiche ed io…ecco…leggendo i suoi studi e i suoi libri so bene a quale razza sono collegati questi eventi e…-

Non riuscì a continuare, ero un discorso delicato e non sapevo neanche se il mio dubbio era giusto oppure no, potevo semplicemente aver preso un abbaglio e rischiavo di inimicarmi un professore per nulla, anche se lui non sembrava il tipo che se la prendesse per certe cose, però era meglio non rischiare.


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#75 Il 03-01-2022 a 01h45

Chiacchierona
Verinise
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Soledad Esposito

BIBLIOTECA

Quella ragazza era veramente strana. Prima mi prendeva palesemente in giro poi mi diceva che le piacevo. Feci un'espressione inequivocabile  e le dissi diretta:
-Non sono lesbica, ma grazie-
Inoltre ormai aveva capito che ci avevo provato con il bibliotecario quindi doveva essere ovvio che non mi piacevano le donne, ma gli uomini. In ogni caso non seppi cosa risponderle e lei dopo un altro fugace sguardo al bel giovane che era tornato dietro la sua scrivania se ne andò. Rimasi per qualche minuto in silenzio, basita e stupita da quella strana ed inaspettata conoscenza. Chissà se l'avrei mai riincontrata, simpatica dopotutto. Sospiri lievemente e presi il libro che prima stavo leggendo per riportarlo al bibliotecario che però sembrava essere sparito di colpo. Posai il libro sopra la scrivania e mi guardai intorno per vederlo, riconoscibilissimo con quello stupido cappello, parlare con il Professor Colleoni. Quest'ultimo aveva in mano un libro e sembrava di nuovo star male. Da quando ero arrivata avevo capito che attraversava ogni mese due fasi, manco fosse una donna con il ciclo. C'era la fase tranquilla, quella dove si comportava in maniera amichevole con tutti e aveva un aspetto sano, e la fase da schifo come la chiamavo io, quella dove appariva uno straccio, un fantasma quasi, ed era molto meno estroverso. Mi dava sempre di più l'idea di un drogato. Avevo cominciato a pensare che per alcuni giorni, chessó, non riusciva a pagarsi la "roba" allora era così perché in astinenza. Del resto l'aspetto era proprio quello, di uno in astinenza. Oppure c'erano altri motivi che non sapevo spiegarmi. Sta di fatto che negli ultimi giorni il prof. stava nella fase schifo e nonostante tutto non perdeva il suo fascino ai miei occhi. Avevo ripromesso a me stessa di non farmi piacere i tipi come lui, quelli che si fanno, ma non mi importava per una botta e via. E ovviamente non mi interessava nemmeno che ci fosse il divieto di non avere relazioni intime con i professori. Ormai si doveva esser capito che non mi facevo fermare da queste limitazioni a dir poco idiote. Mi aggiustai i capelli poi mi avvicinai ai due dipendenti della scuola e sfoderando il mio miglior sorriso feci con (finta) innocenza:
-Scusate. Disturbo? Come sta professore?-
Forse sarei riuscita a prendere due piccioni con una fava se avessi giocato bene le mie carte.


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