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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#76 Il 03-01-2022 a 13h57

Moderatore
Calliope98
"L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai"
Luogo: Roma
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Jasmine Alfieri
VIA DEL CORSO


-Beh diciamo che mia madre ed io non abbiamo propriamente gli stessi gusti, se fosse per lei dovrei vestirmi sempre in stile indiano o comunque con uno stile che ricorda molto quella cultura-

scendemmo dalla metro e ci dirigemmo verso Via del Corso, passando per una Piazza del Popolo molto affollata, non che la via dello shopping lo fosse di meno, ma nulla che io non sapessi gestire.
Le luci che la decoravano erano straordinarie come ogni anno, quando Isabella mi disse che ero sempre organizzata e che lei non avesse idea di cosa prendere ai nostri amici perché non conosceva i loro gusti

-Tranquilla, ci sarò io a darti una mano, non li conosco benissimo, ma credo di aver capito quali sono i gusti e le passioni di ognuno, o almeno di alcuni di loro, ma in fondo hai ragione tu un dono è sempre un dono-

le risposi con un occhiolino ed un sorriso per poi guardarmi intorno alla ricerca di negozi che potevano essere perfetti per i nostri acquisti e ne adocchiai uno che era perfetto per i regali di Nik e Koko

-Ecco ad esempio in quel negozio sono sicura che troveremo qualcosa per Nik e Koko e probabilmente anche per Adriel-


https://i.imgur.com/0GAd5EF.png

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#77 Il 03-01-2022 a 18h54

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
BIBLIOTECA


Feci un sorrisetto pensando alla battuta di Leo sugli elfi e il Natale. In effetti, se non per i tratti molto aggraziati e l'assenza di barba, non si notava più di tanto che il bibliotecario era un mezz'elfo, anche per la mancanza di orecchie a punta (appena accennate, ma quasi invisibili). Certamente però la sua grazia attirava molte ragazze - e ragazzi - che spesso venivano in biblioteca più per lui che non per cercare qualche volume.
Le sue parole successive, però, mi contorsero lo stomaco:
-Senti Elio, non voglio sembrarti o essere indiscreto, ma…ho notato che dall’attacco dei troll sei diventato un po’ strano, nel senso che ci sono giorni in cui sembri essere a pezzi e cose del genere, poi  sparisci all’improvviso e ricompari come se nulla fosse, magari un po’ malconcio, ma i sintomi precedenti sono completamente spariti-
"Ca**o".
Ero stato scoperto. A dir la verità, in quei mesi mi ero reso conto che non avrei potuto tenere il mio "problema" nascosto per sempre e avevo ipotizzato una possibile conversazione con la preside. Il problema però non era lei, ma il resto del corpo docente (soprattutto quel bast**do di Severi)... e le famiglie degli studenti. Ma non mi aspettavo che potesse succedere senza che avessi alcun controllo sulla cosa. E quindi? Leo aveva già spiattellato tutto? Da come me ne stava parlando, con tutta la storia di suo padre, in qualche modo voleva avvisarmi, ma...
Prima che riuscissi a formulare anche solo una frase di circostanza, fummo entrambi interrotti dalla persona più improbabile che avrei pensato di trovare in biblioteca.
Soledad Esposito era una ragazza strana. Se avessimo avuto la stessa età, l'avrei considerata un disagio mio pari, ma in modo diverso da come lo ero io. Aveva scoperto da poco la magia, come Grimaldi, ma diversamente da lei a lezione era molto svogliata e non particolarmente brava, anche se di tanto in tanto riusciva a stupirmi con incantesimi piuttosto difficili che usava per fare incazzare le sue compagne di classe e per provarci con i ragazzi. Non perdeva occasione per cercare di essere carina con me, ma sinceramente non mi sembrava una lecchina che voleva elemosinare un buon voto, quindi ero ancora più perplesso.
Ad ogni modo, si era avvicinata salutando e chiedendomi come stessi. Beh, sicuramente era chiaro che dovevo rivedere la mia strategia su come nascondere i sintomi del plenilunio, dato che pure gli studenti cominciavano a fare domande. Dovevo assolutamente evitare che facessero due più due (anche se non bravi in matematica).
- Ciao Esposito. Sì insomma, troppo sonno arretrato a furia di correggere verifiche. Sono sicuro che le vacanze mi aiuteranno. Tu rimani a scuola, giusto? - Ricordavo che Esposito fosse una delle poche studentesse a rimanere per le vacanze. D'altra parte, dal suo fascicolo mi pareva di ricordare che non avesse famiglia, perciò era comprensibile. Magari avrebbe fatto amicizia con Grimaldi, ma non ne ero sicuro, dato il personaggio.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 03-01-2022 a 18h58)

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#78 Il 03-01-2022 a 19h38

Moderatore
Calliope98
"L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai"
Luogo: Roma
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Leo De Angelis

BIBLIOTECA


Vidi Elio sbiancare, segno che molto probabilmente, anzi quasi sicuramente, ci avevo preso, ma soprattutto segno che lui di certo non si aspettava che qualcuno potesse scoprirlo e probabilmente pensava che ne avessi parlato con qualcuno, ma di certo io non avevo intenzione di parlarne con nessuno che non fosse lui.

Stavo per assicurarlo sul fatto che non avevo intenzione di parlarne con nessuno, ma che anzi volevo aiutarlo, ma nessuno dei due riuscì a proferire altro su quel discorso per via dell'arrivo di Soledad che si rivolse al professore il quale fu pronto a rispondere, anche se dalla faccia era abbastanza stupito di vederla lì

-Allora Soledad, hai trovato qualche nuova informazione oppure ancora nulla?-

le chiesi riacquistando il mio solito sorriso e sperando che Colleoni non approfittasse di quella situazione per scappare, ma non credo che lo avrebbe fatto, alla fine volevo solo aiutarlo.


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#79 Il 03-01-2022 a 21h19

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Vilde Revven
FUORI DALLA SCUOLA - SALA DA TÈ


Era evidente che mi fossi sbagliata, dato che Kokoro mi chiese subito:
- E cosa hai acquistato?
C'erano così tanti volumi pregiati e oggetti interessanti! Sono rimasta davvero colpita dall'Harmonia mundi, tanto che voglio assolutamente tornarci alla prima occasione. -

Voleva veramente sapere qualcosa su di me? Non molte altre volte aveva cercato di fare così conversazione, forse anche dissuasa dalla mia laconicità, quindi questa improvvisa voglia di conoscermi mi metteva un po' a disagio. Anche Kokoro si doveva essere accorta del mio disagio, perciò si mise a parlare dei suoi regali, tirando fuori anche degli specie di fagotti fatti a maglia che lei definì con poca convinzione dei cappelli e delle sciarpe per dei parenti (anche se non capii quali).
La proprietaria del negozio ruppe il soliloquio arrivando con le nostre ordinazioni e piazzando tra me e Kokoro un dolce che io non avevo chiesto. Con quel gesto sembrava, ma non ero sicura, che alludesse a un qualche coinvolgimento emotivo tra me e Kokoro. La cosa mi lasciò così confusa dall'assurdità della situazione, da rimanere senza parole. Non che volessi dire qualcosa, comunque.
Adriel sembrava più confuso e a disagio di me, perciò spostò il dolce tra Kokoro e Nikels.
"Molto più consono" pensai con vaga riconoscenza, posando distrattamente il mio sguardo sui capelli argentati di Adriel, che fortunatamente non mi stava guardando in quel momento.
Il silenzio calò di nuovo su di noi, quasi più imbarazzante di prima, così mi sentii mio malgrado costretta a interromperlo. Sorseggiando il tè, mormorai:
- Io invece ho preso un libro per mio padre, degli acquarelli magici per la mia sorella più piccola e un mazzo di carte da Gwent per quella di mezzo - Non dissi nulla sui kit di pulizia delle spade, quasi a voler celare anche a me stessa il destino che attendeva le mie sorelle.
- Tilde è appassionata di disegno e Nilde... beh, è fatta così. Voi avete fratelli o sorelle? - aggiunsi, fissando con ostinazione la mia tazza.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 03-01-2022 a 21h21)

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#80 Il 03-01-2022 a 21h53

Chiacchierona
Verinise
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Soledad Esposito

BIBLIOTECA

Il professor Colleoni rispose alla mia domanda con una evidentissima scusa e cambiò immediatamente argomento. Lo guardai con una faccia come a voler fargli capire che non mi facevo fregare così facilmente, non che mi interessasse davvero il suo stato d'animo o la sua salute, ma non mi piaceva essere presa in giro. In ogni caso lasciai perdere e risposi al suo quesito di rimando.
-Sì, rimango a scuola, anche perché non saprei dove altro andare-
Dissi facendo spallucce. Immaginavo che la scuola già sapesse che non avevo una casa, dovevano essersi informati. La preside doveva essere una persona piuttosto capace anche se non avevo ancora completa fiducia in quella istituzione chiamata scuola di magia.
Anche il Bibliotecario mi fece una domanda, la stessa che mi faceva ogni volta che venivo in biblioteca e finivo di leggere.
-Non ho trovato nulla di utile, come sempre-
Sbuffai infastidita, forse alla fine quella biblioteca non era così fornita come invece appariva.
-Voi di che parlate?-
Chiesi sedendomi su una poltrona lì accanto.
-Avete comprato i regali di Natale?-
La mia era una domanda piuttosto sarcastica. Mi aspettavo senz'altro un sì da entrambi, mi sembravano proprio amanti delle festivitá.

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#81 Il 03-01-2022 a 21h54

Superstar
blairwnice
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Isabella Grimaldi
VIA DEL CORSO


cerco di trattenere una fragorosa risata ma senza successo, ora la mia mente immagina solo Jasmine con tante piume - scusami davvero ma non riesco a smettere- cerco di respirare a fondo per riprendermi e dopo un paio di minuti ce la faccio. Finalmente giungiamo al primo negozio -dici?- continuo ad osservare l'insegna -mi fido della tua dritta, magari trovo anche io qualcosa qui- la prendo di nuovo sottobraccio - dai entriamo o di questo pasto mentre gli altri scarteranno soi saremo ancora alle prese con le compere- sorriso di nuovo


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#82 Il 03-01-2022 a 22h49

Fusion
Nietzsche
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Elio Colleoni
BIBLIOTECA


Alla domanda palesemente sarcastica di Esposito risposi inarcando leggermente un sopracciglio.
- A dir la verità no, non ho mai festeggiato né mai fatto regali... - A dir la verità, forse qualcosa avevo fatto ai miei genitori quando ero piccolo, ma chi si ricordava più - Però sono uscito a bere una birra con la mia band -
Dopo il concerto di inizio anno, ero diventato un po' più sciolto a parlare con i miei studenti dei Camaleonti Cosmici.
- Comunque rimarrò pure io a scuola, la preside mi ha chiesto di rimanere - ripresi, mimando il gesto del "ti tengo d'occhio", non senza una punta di ironia. Avevo avuto a che fare, qualche volta, con persone come Esposito, e dall'esperienza che mi ero fatto fino a quel momento bisognava conquistare pian piano la loro fiducia dandogliene a propria volta, ma stando attenti a non lasciarsi mai fregare.

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#83 Il 03-01-2022 a 23h00

Moderatore
Calliope98
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Jasmine Alfieri

VIA DEL CORSO


Isabella scoppiò a ridere e si scusò perché non riusciva a smettere

"Chissà cosa l'avrà fatta ridere così tanto"

Quando smise di ridere mi prese sotto braccio e ci dirigemmo verso il negozio di oggettistica che avevo visto. Una volta entrate ci ritrovammo sommerse da oggetti di vario genere, io estrassi dalla borsa la mia lista e iniziai a cercare il primo regalo della lista, quello di Koko.

I miei occhi vagarono nel negozio fino a che non trovai quello che cercavo, lo raggiunsi e lo presi, nel farlo notai un'altra cosa che sicuramente sarebbe piaciuta alla mia amica così dissi ad Isabella

-Guarda lì, sono sicura che Koko lo gradirebbe molto, a lei piacciono questo genere di cose-


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#84 Il 03-01-2022 a 23h27

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Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

FUORI DALLA SCUOLA - SALA DA TÈ



Dopo la vaga risposta di Vilde sugli acquisti per la sua famiglia, Koko cerca subito di intavolare una discussione, tentativo che viene interrotto dalla padrona venuta a raccogliere le ordinazioni. Quando se ne va e Koko ne approfitta per mostrare le sue artistiche creazioni in lana anche a Vilde e Adriel. La signora torna con le nostre ordinazioni e pensa bene di piazzare un tortino al cioccolato tra Vilde e Koko, il tutto condito con battutine e ammiccamenti. Inizio a ridere sotto i baffi e cerco di coprire la bocca con la mano, evitando di incrociare lo sguardo di Koko, che nel frattempo è diventata color pomodoro.

Assaggio la mia fetta di torta e devo dare ragione (come sempre) a Koko: è davvero buonissima! Mentre mangio la mia seconda forchettata, Adriel mette il tortino incriminato tra me e Koko. Beh, doppio dolce! Sposto la mia fetta di torta più vicina a Koko, per farle capire che può prenderne metà, e sfodero lo sguardo da cucciolo bastonato. So che non può resistere... e poi le ho offerto mezza fetta di torta, mi sembra uno scambio equo!

A quel punto, stranamente, Vilde inizia rispondere alla precedente domanda di Koko, che le aveva chiesto cosa aveva acquistato in libreria. Sono stupito di sentirla parlare di cose sue personali, ma quando parla delle sue sorelle non riesco a non pensare alle mie e sorrido. Quasi a leggermi nel pensiero, Vilde chiede se noi abbiamo fratelli o sorelle.
-Anche troppi- le rispondo ridendo, in modo chiaramente ironico. -Mio fratello maggiore si chiama Oscar e ha vent'anni. Praticamente è la versione migliore, razionale e più tranquilla di me ed è magicamente riuscito ad ereditare i capelli biondi di nostro padre e gli occhi azzurri della bisnonna. Probabilmente scambiato alla nascita, ve lo dico io- rido di nuovo. -E poi anche io ho due sorelle più piccole, Madison e Willow. Dieci anni, gemelle identiche, due pesti... mi faranno venire i capelli bianchi- concludo con un finto sospiro. In realtà sono orgoglioso di tutti loro e sono sicuro si capisca dalla mia espressione, ma questo me lo tengo per me.


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#85 Il 03-01-2022 a 23h37

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blairwnice
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Isabella Grimaldi

VIA DEL CORSO


il negozio era fantastico, era colmo di cose super carine, c'era davvero l'imbarazzo della scelta - ma sono favolose, le adoro, le prendo le prendo, sai? hai davvero occhio- poi osservo il regalo che Jasmine aveva in mano -ehi anche questo non scherza, è adorabile sono sicura che sarà super felice- preso il primo regalo mi sciolsi ed ecco che era iniziata la frenesa dello shopping - ora ho le idee più chiare anche per gli altri


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#86 Il 03-01-2022 a 23h49

Moderatore
Calliope98
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Leo De Angelis

BIBLIOTECA


-Si ho già fatto i regali alla mia famiglia, e non vedo l’ora di rivederli per darglieli di persona-

Risposi con un sorriso, non mi piaceva l’atteggiamento di quella ragazza, ma alla fine avevo capito che era tutto dovuto ad una storia particolare ed un passato non propriamente felice.

Poi mi concentrai su quello che aveva detto sulle informazioni

-Strano, la biblioteca della Splendente è la più fornita che ci sia, non so cosa tu stia cercando, ma a questo punto posso provare a tradurre per te dei testi scritti prettamente in lingua elfica, magari lì troverai quello che cerchi-


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#87 Il 04-01-2022 a 00h24

Chiacchierona
Verinise
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Soledad Esposito

BIBLIOTECA

Rimasi alquanto sorpresa nel sentir dire dal professor Colleoni che non aveva mai festeggiato il Natale. Lo trovai strano per qualche inspiegabile motivo. Disse però che era andato a prendere una birra con la sua "band".
-Con "band" intende il suo gruppo di amici oppure una band vera e propria?-
Nella mia voce c'era una leggera punta di ironia, ma stavolta ero veramente interessata. Colleoni era decisamente il tipo da band, forse una di quelle Rock un po' grunge, un po' malandate, che di solito provano nei garage. Mi sarebbe in ogni caso piaciuto conoscere questa fantomatica "band" che aveva nominato il prof. Almeno nuova gente anche se sarei stata controllata dal professore stesso per tutto il tempo delle vacanze dato che lui rimaneva e sembrava proprio volermi tenere d'occhio. Uffa! Non è che fossi esattamente il tipo che andava cercando guai. Volevo solamente essere rispettata.
Per fortuna il bibliotecario deviò la conversazione su altro. Per esempio disse che lui aveva già comprato i regali per i suoi familiari e che voleva tanto rivederli.
-Tipico-
feci non nascondendo il mio sarcasmo. Poi il biondo prese a riparlare di libri e delle mie ricerche considerando strano come non avessi trovato nulla che mi interessasse e offrendosi persino di aiutarmi con delle tradizioni di libri antichiantichi scritti in lingua elfica.
Guardai il bibliotecario con aria interrogativa. Sapeva leggere quella lingua? Avevo letto della sua esistenza in uno dei tanti libri, ma non pensavo che qualcuno fosse effettivamente in grado di parlarla o leggerla. Non qualcuno di così giovane almeno.
-Se puoi aiutarmi bene venga-
Risposi ancora stupita, poi dopo un attimo di silenzio aggiunsi:
-Anche se forse quello che cerco non è possibile trovarlo nei libri.-
Mi stavo arrendendo? No, solo vedevo poche vie d'uscita e la verità mi sembrava sempre più inarrivabile.


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#88 Il 04-01-2022 a 01h21

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
FUORI DALLA SCUOLA - SALA DA TEA


Cerco di vincere l'imbarazzo non incrociando lo sguardo degli altri, concentrando tutte le mie attenzioni sulla tazza fumante davanti ai miei occhi; ne aspiro il delizioso profumo speziato, soffio appena per raffreddarla, poi ne prendo un sorso.

"Buonissima." penso, bevendone subito un altro e sentendomi già più padrona di me stessa.

Quando sollevo di nuovo gli occhi, noto che il cuore caldo è stato spostato tra me e Nik.

- Ragazzi, se non volete rientrare a scuola, basta dirlo: non c'è bisogno di provocare la padrona perché ci trattenga per il resto delle nostre vite. - dico con ironia, già allungando la mano per spostare il dolcetto dell'amore davanti a me.

Purtroppo, non vedo proprio altra scelta se non quella di 'sacrificarmi' e mangiare il cuore caldo tutto da sola; tuttavia, come se mi avesse letto nella mente, Nik sceglie proprio quel momento per avvicinarmi la sua fetta di torta, per poi rivolgendomi uno sguardo che conoscevo bene.

- Sei un vero goloso: da quando ti conosco, non riesco più a mangiare un dolce per intero! - dico, scoppiando a ridere e riposizionando il piattino di nuovo tra di noi.

Nikels fa le orecchie da mercante, troppo intento a tuffarsi a pesce sul dolce per prestare attenzione alle mie parole; seguendo il suo esempio, assaggio la sua deliziosa festa di torta e sto per portarne in bocca un secondo pezzo, quando Vilde riprende la conversazione sui regali, lasciando tutti abbastanza sorpresi.

- Sono dei magnifici doni: li apprezzeranno sicuramente. - replico con un sorriso, dopo una breve pausa dovuta alla sorpresa.

E, con meraviglia (e sì, felicità), assisto al suo tentativo di proseguire ancora la conversazione chiedendo se noi avessimo o meno dei fratelli o delle sorelle.
Nik è il primo a parlare e lo ascolto, come accade di tanto in tanto, con una buona dose di malinconia e un pizzico di invidia.
Nascondo un sospiro prendendo un sorso di tisana e abbassando lo sguardo, concentrandolo sul manico della tazza; tuttavia, non lascio che quei sentimenti mi intrappolino a lungo.

- Certo, certo: come se non sapessimo tutti benissimo che li adori alla follia. - lo rimbrotto fintamente, dandogli una gomitata scherzosa che per poco non rischia di fargli cadere la tazza dalle mani.
Rido, l'animo già più leggero, poi mi rivolgo a Vilde:

- Non ho fratelli o sorelle biologiche, ma ho dei fratelli e delle sorelle giurate... - ma, vedendo le facce perplesse di due membri della comitiva, continuo:

- È una tradizione molto antica, diffusa in diversi paesi asiatici.
Ci si scambiano delle promesse solenni, seguendo un preciso rituale e, da quel giorno, è come se si fosse realmente fratelli o sorelle; si tratta di un legame molto forte, quasi sacro giacchè non si è legati da una parentela casuale, ma si è scelto di prendersi cura gli uni degli altri per la vita.
Io e i miei cugini abbiamo stretto il patto quando eravamo ancora dei bambini, perciò loro sono i fratelli e le sorelle che mi sono scelta. - concludo, riprendendo a sorseggiare la mia tisana.


https://i.ibb.co/qrBd3d2/IMG-20220808-WA0007.jpg

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#89 Il 04-01-2022 a 09h59

Moderatore
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Jasmine Alfieri

VIA DEL CORSO


-Grazie, sono un'ottima osservatrice quando si tratta dei miei amici, infatti sono sicura che anche il tuo regalo ti piacerà molto-

Isabella aveva iniziato a sciogliersi e adesso era sicura sugli altri regali, così continuammo a guardarci intorno fino a che i miei occhi non si posarono su quello che avevo pensato potesse essere un bellissimo regalo per Nikolas, anzi non potevo trovarne uno migliore

-Sapevo che questo negozio non avrebbe deluso le mie aspettative per quanto riguarda i regali di Koko e Nik-

Presi ciò che avevo scelto per lui e poi mi rivolsi ad Isabella

-Tu invece hai trovato un regalo per qualcun altro?-


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#90 Il 04-01-2022 a 10h09

Fusion
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Elio Colleoni
BIBLIOTECA


Non ero sorpreso che Esposito fosse interessata alla storia della band. Io non mi ero mai interessato alla questione, ma mi ricordavo bene tutte le battute che faceva Mic sulle sue conquiste legate al fatto di essere chitarrista (e cantante, pure). Per fortuna, essendo bassista, il fascino del musicista si riduceva parzialmente - soprattutto per il fatto che buona parte della gente non sa distinguere una chitarra da un basso.
- Ahahah, in effetti è una band vera e propria, ma sono pure cari amici. Suoniamo stoner - risposi alla ragazza, che d'un tratto mi sembrava ancora più colpita, ma deviò presto la sua attenzione per la domanda che le aveva fatto Leo. A quel punto notai una sorta di indecisione, come se per un attimo Esposito avesse dimostrato una sua vulnerabilità.
- Che cosa cerchi di preciso riguardo gli elfi, Esposito? Se vuoi dirmelo, eh. Comunque sappi che c'è un negozio di magia poco fuori scuola in grado di reperire buona parte dei volumi del mondo magico. Si chiama Harmonia Mundi, aspetta che ti segno l'indirizzo - Non avevo un pezzo di carta, così usai un Mi sono spiegato? per scrivere in aria.

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#91 Il 04-01-2022 a 10h41

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

FUORI DALLA SCUOLA

Kokoro non apprezzò particolarmente il mio gesto perché aveva paura delle chiacchiere della padrona del locale, invece Vilde sembrò sollevata e Nikolas prese la palla al balzo per poter mangiare il dolcetto. Li guardai e sorrisi mentre si scambiavano i rispettivi dolci. Quei due formavano davvero una bella coppia anche se non se ne rendevano conto. Chissà se avevano mai pensato che potesse esserci qualcosa di più oltre l'amicizia. Spostai lo sguardo su Vilde e arrossii. D'un tratto quella mi sembrava come un'uscita a quattro. Scacciai quei pensieri per concentrarmi sulle parole della bionda. Aveva comprato diversi regali carini, non me lo aspettavo da lei. E non sapevo che avesse delle sorelle, che guarda caso si chiamavano con un nome simile al suo. Forse era una tradizione di famiglia. A quel punto Vilde chiese a tutti se avevamo fratelli e sorelle. Il primo a parlare fu Nikolas che ci disse che aveva ben 3 fratelli, uno più grande e due gemelle. Sorridi incenerito da come il ragazzo parlava di loro e anche divertito quando disse che prima o poi le sorelle gli avrebbero fatto venire i capelli bianchi.
"Io già li ho" pensai tra me e me.
Fu poi il turno di Kokoro che disse qualcosa di molto interessante e curioso. La sua cultura e la sua famiglia dovevano essere decisamente particolari. A questo punto toccava a me.
-Io sono figlio unico.-
Risposi con una punta di amarezza.
-Ho sempre desiderato avere un fratello o una sorella e un po'di vi invidio-
Aggiungi rivolgendomi a tutti.
-Anche se ho amici che considero come fratelli e sorelle alla fine credo che non sia mai come averne sul serio e ci si sente un po' soli-
Mi morsi leggermente il labbro e infine dissi:
-Ed è per questo motivo che, se mai mi sposerò, vorrei una famiglia numerosa.-
Arrossii per l'ennesima volta e nascosti il volto nella tazza da thè. Poi cercai di cambiare argomento e di far finta di non provare un profondo imbarazzo.
-Appena a scuola non andate via perché ho dei regali per voi.-
Feci un altro sorso di thè aspettando le loro reazioni.


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#92 Il 04-01-2022 a 11h47

Prezzemolina
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Kokoro Taira
FUORI DALLA SCUOLA + A SCUOLA


Ascoltai le parole di Adriel con interesse, trovandomi inevitabilmente ad empatizzare con lui; a differenza del ragazzo, però, non mi era mai piaciuto dar voce a quei sentimenti e mi sforzavo sempre di parlarne il meno possibile o di nasconderli.
Solo Nik sapeva quanto fosse grande il mio desiderio di avere un fratello o una sorella di sangue e quanto lo fosse il mio senso di colpa, nonostante razionalmente potessi capire di non averne alcuna.
Semplicemente, alcuni sentimenti sono più difficili di altri da controllare e oggi sembra proprio che io debba continuare a fare i conti con questo dolore.
Allora, ben attenta a non farmi notare, cerco la mano del mio cavaliere sotto al tavolo e la stringo, stampandomi un sorriso in faccia e riprendendo la conversazione, ringraziando silenziosamente Adriel per aver cambiato argomento.

- Certo, anche noi abbiamo preso dei pensierini per gli amici.
Appena rientrati a scuola, corro in stanza a recuperare i miei e ci vediamo in mensa per scambiarceli: che ne pensate? -

I due ragazzi acconsentono subito, mentre Vilde rimane in silenzio, evitando palesemente la domanda.

"Probabilmente, non ha pensato a nulla...
Del resto, non ci siamo mai scambiate i regali." penso, facendo finta di non essermi accorta di niente.

Finiamo le nostre consumazioni, chiacchierando su argomenti generici, poi ci alziamo tutti per andare a pagare.

- Ah, ah.
Vi ho chiesto io di venire: faccio io. - dico, arrivati davanti alla cassa, bloccando Vilde che aveva già messo le mani al portafoglio.

- Farti offrire un tea non ti ucciderà. - aggiungo, ridendo della sua espressione contrariata che sembrava dire 'Non vedo perché qualcun altro debba pagare le mie cose'.

Pago, saluto la proprietaria con affetto, poi usciamo dalla sala da tea e ci incamminiamo in direzione della scuola; dobbiamo prendere la metro e fare un altro pochino di strada a piedi per arrivare a destinazione, ma riusciamo comunque a non fare tardi.

Arrivati a scuola, ci dirigiamo subito verso i dormitori e lì ci separiamo per poter recuperare ciascuno i propri regali; entrate in stanza, Vilde si mette a prepare le valigie, mentre io perdo tempo fingendo di cercare i regali dentro l'armadio, in realtà alla ricerca del coraggio per agire.
Alla fine, risolutamente, prendo il suo pacchetto dalla busta che li contiene tutti, mi giro e la chiamo; lei si volta nella mia direzione e vedo chiaramente lo stupore dipingersi sul suo viso.

- Non dire nulla... So che non ci facciamo ragali, ma non sono riuscita a resistere.
So anche che non hai preso nulla per nessuno di noi e non voglio niente in cambio.
Solo, accettalo va bene? -

Spoiler (clicca per vedere)

Ultima modifica di Clio79 (Il 04-01-2022 a 12h22)


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#93 Il 04-01-2022 a 12h42

Chiacchierona
Verinise
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Soledad Esposito

BIBLIOTECA poi CAMERA di SOLEDAD

Il prof faceva parte di una band vera e propria, cosa che mi piacque molto.
-Potrei conoscerli?-
Domandai con malcelato interesse. Mi piacevano la band anche se il genere che suonavano non era proprio il mio stile.
Comunque Colleoni mi chiese cosa cercavo sugli elfi e se potevo dirglielo.
-Preferirei di no-
Dichiarai un poco infastidita. Non volevo parlarne, specie con un professore. Inoltre non lo conoscevo bene e non mi fidavo.
In ogni caso il professore mi consiglió una libreria chiamata Harmonia Mundi che avrebbe potuto avere i libri che cercavo. Per essere più preciso scrisse l'indirizzo in aria tramite un incantesimo. Mi sorprendeva sempre veder fare degli incantesimi. Specie perché io al contrario non ero particolarmente capace. Comunque segnai l'indirizzo sul mio cellulare poi mi alzai.
-Ci andrò, grazie prof.-
Sorrisi anche se in modo un pochino freddo.
-Ora devo andare, ci si vede-
Salutai Colleoni con un cenno della mano, feci l'occhiolino al bibliotecario e uscii dalla biblooteca con fare leggero e sinuoso. Una volta in camera mi buttai sul letto e chiusi gli occhi. Ero stanca, anche se non avevo fatto nulla di che.


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#94 Il 04-01-2022 a 14h32

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
BIBLIOTECA, poi CAMERA DI ELIO


Feci spallucce alla domanda di Esposito.
- Chi può dirlo, forse -
Preferivo non rendere esplicito il fatto che la band fosse stata di nuovo assoldata per l'accompagnamento musicale di Capodanno. La mia successiva domanda invece infastidì la ragazza e proprio per questo alzai le mani in segno di resa:
- Oh beh, ho chiesto apposta -
Comunque alla fine mi parve abbastanza soddisfatta dall'indirizzo dell'Harmonia Mundi, così ci salutammo. Leo era ancora lì, ma non avevo intenzione di continuare quell'argomento spinoso con lui per il momento, anche se sapevo che ci sarebbe tornato, così guardai l'orologio della biblioteca e gli feci:
- Ho abbastanza fame, quindi scendo a farmi un boccone... - Non gli chiesi se volesse seguirmi, ma siccome non ero del tutto sicuro che ci saremmo rivisti più tardi, gli dissi:
- Ne riparliamo in un altro momento, ok? Nel frattempo, buone feste se non ci vediamo -
E mi incamminai verso la mensa.

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#95 Il 04-01-2022 a 15h10

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Vilde Revven
SALA DA TÈ, poi STANZA DI VILDE E KOKORO


Kokoro mi fece i complimenti per i miei regali e la cosa mi imbarazzò molto. Non erano niente di speciale, in fondo, e lei non conosceva nemmeno la mia famiglia, quindi non capivo la ragione di questo suo commento. Forse voleva solo dire qualcosa di carino. La conversazione proseguì con Kokoro e Nikels che parlavano delle proprie famiglie, rispondendo alla mia domanda, e Adriel, un po' rattristato dalla domanda, disse di non avere né fratelli né sorelle.
-Ho sempre desiderato avere un fratello o una sorella e un po'di vi invidio. Anche se ho amici che considero come fratelli e sorelle alla fine credo che non sia mai come averne sul serio e ci si sente un po' soli. Ed è per questo motivo che, se mai mi sposerò, vorrei una famiglia numerosa.-
Aggiunse poi qualcosa sui regali da darci, anche se non ritenevo possibile che includesse anche me.
Riflettei sulle sue parole. In fondo, io non avevo altri legami se non quelli della mia famiglia più stretta, ma vedendo Kokoro mi rendevo conto che per le altre persone potesse essere diverso: il sangue contava fino ad un certo punto. Ripensai a come avessi evitato a forza qualsiasi tipo di legame, in tutti quegli anni, perché inconsapevolmente non volevo creare relazioni che mi avrebbero ferito quando fossero state recise e quasi subendo i miei legami familiari, forse unico appiglio che avevo, ma che non volevo ammettere di avere. Continuai a pensarci anche mentre uscivamo, dopo che Kokoro aveva pagato per tutti sotto il mio sguardo gelido (perché doveva essere così gentile con me oggi?), finché non mi avvicinai ad Adriel, sussurrandogli:
- Non credo che tu sia veramente solo se hai delle persone che ti vogliono bene -
Non so perché glielo dissi e infatti subito mi pentii di averlo fatto. Lo superai velocemente e mi affiancai a Kokoro. Non rivolsi più la parola a nessuno finché non arrivammo in camera. Io cominciai a preparare con cura i miei bagagli, ma fui interrotta dalla mia compagna di stanza che mi chiamava. Mi accorsi con orrore che mi stava porgendo un pacchetto ma, prima di poter affermare il mio sconcerto, lei mi anticipò:
- Non dire nulla... So che non ci facciamo regali, ma non sono riuscita a resistere.
So anche che non hai preso nulla per nessuno di noi e non voglio niente in cambio.
Solo, accettalo va bene? -

Non sapevo veramente come sentirmi. Da una parte, ero veramente arrabbiata, perché Kokoro mi stava facendo sentire in colpa, dandomi tutta quella confidenza che non aveva mai avuto nei miei confronti. Dall'altra, la sensazione di sicura indifferenza che provavo nei suoi confronti stava lasciando posto a una vastità di sentimenti che negli ultimi mesi erano cambiati molto: freddezza, abbandono, e ora un po' di calore e commozione. Fissai il pacchetto, pallida, e lo aprii: era un set da lettere di lusso, con ceralacca, timbro e carta di ottima fattura. Rimasi silente per qualche attimo, per poi replicare con un semplice:
- Grazie -
guardando fissa quella strana ragazza in volto. Distolsi poi lo sguardo, cercando di non sembrare colpita da quanto appena successo, e le dissi:
- Mangio adesso, domani mattina parto molto presto... Vieni anche tu? - L'ultima domanda era uscita quasi in automatico.

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#96 Il 04-01-2022 a 17h34

Moderatore
Artemis97
Scrivetemi pure per: GDR, problemi, bug, contatti con l'amministrazione
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

FUORI DALLA SCUOLA, CAMERA, poi MENSA



Nel tragitto in metro, in accordo con gli altri, ne approfitto per mandare un messaggio a Jasmine, per avvisarla che ci saremmo visti in sala mensa per scambiarci i regali di Natale e invitando sia lei che Isabella a raggiungerci.
Dopo essere rientrati a scuola, raggiungiamo insieme i dormitori e lì ci salutiamo, dandoci nuovamente appuntamento in mensa e tornando ognuno nella propria camera. Frugo un po’ nell’armadio per recuperare tutti i pacchettini ed esco dalla stanza con in mano un sacchetto con tutti i regali dentro. Raggiungo la mensa per lo scambio dei regali e devo dire che sono particolarmente allegro: di solito devo consegnare solamente il regalo a Koko, mentre quest’anno ho un bel gruppetto di amici e mi sono davvero divertito a scegliere i diversi regali.

Ovviamente inizio da Koko, anche perché sto già ridendo e non penso di potermi trattenere oltre. Tiro fuori dalla busta il pacco più grande e le porgo il suo regalo, un kigurumi a rana di un bel verde acceso con un grande ovale bianco sulla pancia. Lo tira fuori in tutto il suo splendore e la sento ridere come una pazza alla vista del pigiamone. Mentre è impegnata a guardarsi il suo pigiama nuovo con gli occhi che le brillano (e anche saltellando un pochino), tiro fuori dal sacchetto un altro pacchettino e glielo porgo. - In realtà ecco, c'è anche questo. - Aspetto che lo apra e poi dico - Sono boccioli di rosa essiccati per le tisane, li puoi utilizzare così o anche insieme ad altre foglie e infusi per tisane. In realtà si usano anche per il the, tipo l'English Rose. Li ho presi quest'estate mentre facevo rifornimento di the nel negozio preferito dei nonni. - È davvero una sciocchezza, ma guardando la sua espressione stupita non posso che essere felice della mia scelta.

Passo poi agli altri, aggiungendo - Io e Koko abbiamo fatto dei regali abbinati, sperando che vi possano piacere! - Prendo poi per primo il regalo per Isabella, comprato nel pomeriggio. Fortuna che la signora della bancarella ci ha messo i due regali in due buste da pacchi un po' eleganti e soprattutto in due buste diverse. Quando tira fuori l'agenda, le sorrido. - Speriamo che ti sia utile, è per l'anno solare ma chiaramente puoi utilizzarla un po' per quello che preferisci, magari per segnarti degli incantesimi - le dico, ripensando a quando ci siamo conosciuti.

Guardo poi Jasmine accanto a lei, prendo una scatolina dal sacchetto e gliela porgo. Anche nel suo caso, aspetto che apra la scatola, con all'interno un plettro in acciaio con disegnata una mano che fa il gesto delle corna e la scritta "Rock 'n' roll", prima di commentare - Dato che suoni la chitarra... abbiamo pensato che potrebbe servirti. O se no, speriamo almeno che possa piacerti - concludo, con un sorriso.

Frugo un po' nel sacchetto e finalmente trovo il pacchettino che stavo cercando. Mi avvicino ad Adriel e glielo porgo - Ecco, per te! -.  Apre anche lui il pacchetto e mentre osserva il suo scalda tazza gli dico - Beh, contro l'inverno è comodo avere il the sempre caldo... E dato che ti piace cucinare, abbiamo pensato che ti sarebbe potuto piacere questo - concludo, anche se con voce un po' incerta. A me personalmente piace un sacco, spero anche a lui.

Prendo poi il mio sacchetto e mi avvicino un po' in imbarazzo agli unici due adulti a cui ho fatto un regalo, cosa alquanto strana, ma ho sicuramente le mie ragioni. Prendo due pacchettini, mi schiarisco la gola e li porgo a Colleoni, che sembra giustamente sorpreso dal vedermi. - Dunque, di norma non lo farei, ma ho un po' di cose da farmi perdonare quindi ecco, questi sono per lei -. Mi sa che sto diventando un po' rosso dall'imbarazzo, ma pazienza. - Ecco, questo è Darjeeling: è the nero, il preferito di mio padre. E anche il mio, in realtà. E questa è polvere di caffè alla nocciola. Beh non so se beve il the, forse lei è più da caffè. E non so se le piace il caffè alla nocciola, in effetti... -. Sto un po' parlando a vanvera e me ne accorgo perfettamente, ma non riesco a smettere. Quindi, semplicemente mi zittisco. - Insomma, mi scusi per la scritta alla festa... e grazie per tutto il resto - concludo, sempre più in imbarazzo.

Mi avvicino poi a Ylla e le porgo la piantina di rosmarino che abbiamo comprato questo pomeriggio alle bancarelle. - Grazie per quello che ha fatto per noi, questa è per lei. E grazie anche per il regalo che ha messo sotto l'albero... non c'era la sua firma, ma so che era il suo - le dico con un sorriso.

Ritorno poi dagli altri, che stanno continuando lo scambio dei regali e ringrazio di cuore tutti quanti per quelli che ho ricevuto. Quando tutti hanno consegnato tutti i regali, mi avvicino all'albero e prendo dal cesto il pacchettino con il mio nome.

Regali Koko



Regalo Isabella



Regalo Jasmine



Regalo Adriel


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#97 Il 04-01-2022 a 17h58

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
STANZA DI KOKO E VILDE


Osservo attentamente le diverse emozioni che si susseguono sul suo viso, alla ricerca della sola che vorrei davvero vedere: la felicità.
Non riesco a scorgere nessuna gioia nei tratti spigolosi del viso, né negli occhi scuri e penetranti, eppure il fatto che Vilde accetti il regalo e il suo invito ad andare insieme a cena non possono che farmi sperare per il meglio.
Accetto subito (e con una certa esuberanza) di accompagnarla e, prese tutte le buste contenenti i regali, la seguo fuori dalla stanza; il tragitto verso la mensa è silenzioso, forse perché entrambe siamo imbarazzate per quel regalo scambiato tanto di fretta o forse perché, semplicemente, non sentiamo il bisogno di parlare.
Il silenzio è un ottimo amico: accompagna ogni pensiero in modo gentile e permette di focalizzarsi attentamente su di esso, invitando alla calma e al ragionamento.
Così, non posso fare a meno di lasciar correre la mente agli anni passati ad accettare un rapporto di quieta ed educata indifferenza, credendo che fosse il modo migliore per giungere ad una conoscenza più profonda o, in caso contrario, per non rimanere inevitabilmente delusa da un netto rifiuto.

"Forse ho sbagliato, forse avrei dovuto tentare qualche approccio davvero gentile e disinteressato.
Sicuramente volevo qualcosa di più vero, anche se continuavo a ripetermi che mi andava benissimo il nostro rapporto da 'do ut des'...
Ma, se fosse stato davvero così, non sarei rimasta tanto delusa dal leggere la lettera indirizzata al padre." rifletto, lanciando una lunga occhiata all'altra senza che lei se ne accorga.

"No, sento che mi sto ingannando.
Prima non c'erano le basi per tentare con la gentilezza, ma adesso qualcosa è cambiato.
So che è così." sospiro, mettendo da parte quelle riflessioni per un momento migliore.

Nel frattempo, siamo arrivate in mensa, perciò inizio a guardarmi intorno alla ricerca degli altri; vedo Nik già seduto ad un tavolo, quindi prendo Vilde per mano (ormai sono intenzionata a proseguire per questa nuova strada e a vedere dove mi porterà) e mi dirigo in quella direzione.

Ehi, hai fatto presto. - dico, prendendo posto al suo fianco.

Iniziamo a chiacchierare, in attesa di essere raggiunti da Adriel, Jasmine e Isabella, a cui Nikels si è premuto di mandare un messaggio e, una volta riuniti, ci scambiamo i ragali.
Il primo che tiro fuori dalla busta è quello del mio cavaliere, sicuramente il più grosso e ingombrante dei pacchi; lo porgo al ragazzo al mio fianco, osservando con attenzione la lunga occhiata che lancia alla sobria carta regalo a fantasia di unicorni.

Spero ti piaccia. - dico, occhieggiandolo mentre lo scarta.

Regalo di Nik



La sua reazione di immediata felicità mi fa nascere un sorriso che va da orecchio ad orecchio.

- Sapevo che ti sarebbe piaciuto - affermo, abbranciandolo.

Poi, sollecitata da lui, mi affretto ad aprire il mio e, alla vista del regalo, per poco non mi  scappa un urlo dalla gioia...
In compenso, l'emozione è talmente forte che non riesco a controllare il potere di mutare e le mie orecchie da volpe decidono di fare la loro trionfale comparsa.
Al secondo pacchetto che mi viene porto e mi viene chiesto di scartare, non posso che rimanere stupita:

- Oh, è un bellissimo pensiero.
Grazie - dico, un po' commossa.

Subito dopo, cercando di ritrovare la calma, aspetto che Nik distribuisca ai nostri amici i suoi regali, per poi dare loro anche i miei.

- Li abbiamo pensati e comprati insieme, sia per evitare di prendervi la stessa cosa che per regalarvi qualcosa che potesse tornarvi utile: come detto da Nik, i due regali sono abbinati. - aggiungo alla sua spiegazione con un sorriso.

Entrambi osserviamo con trepidazione le reazioni di Isabella, Jasmine ed Adriel e non possiamo che essere felici, vedendo tutti estremamente entusiasti di quanto ricevuto.

Regali di Isabella, Jasmine ed Adriel



Subito dopo, apriamo i nostri regali e devo esercitare un certo autocontrollo per non permettere anche alla coda di fare la sua comparsa: non sarebbe il caso, visto che indosso la gonna della divisa ed una non adattata, per di più.

- Grazie, ragazzi, sono davvero meravigliosi. -

Rimaniamo un altro poco a scambiarci auguri, ringraziamenti e chiacchiere, finché non adocchiamo Ylla e Colleoni; così, approfittando dell'occasione, quelli di noi che hanno preso loro un regalo gli si avvicinano.

- Buona sera, professore e buona sera anche a te, Ylla. È proprio una fortuna avervi incontrati: avevamo già progettato di venirvi a cercare in un secondo momento.
Ecco, questi sono per voi. - dico, porgendo loro i regali e osservando gli altri fare lo stesso.
Ylla sembra essere molto felice del suo, invece Colleoni è evidentemente imbarazzato per aver ricevuto dei doni ed esita un po' prima di aprirli.

Spero che le picciano, Prof.: è il nostro modo per apprezzarla e, nel mio caso, anche per ringraziarla dell'aiuto che mi ha dato e della tolleranza ai miei piccoli scherzi innocenti. -

Regali di Ylla e Colleoni



Dopo che tutti hanno consegnato i loro regali e dopo la raccomandazione di Ylla di prendere quelli che aveva preparato per noi e riposti sotto l'albero della sala, li salutiamo e torniamo al nostro.
La serata trascorre piacevolmente, in un clima di festa e allegria; prima di rientrare in dormitorio, ciascuno di noi si avvicina all'albero per prendere il dono di Ylla, poi ci avviamo ai dormitori, continuando a chiacchierare piacevolmente.

Ultima modifica di Clio79 (Il 04-01-2022 a 18h51)


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#98 Il 04-01-2022 a 19h23

Chiacchierona
Verinise
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Adriel Morgan

FUORI DALLA SCUOLA poi SALA MENSA

Non ero l'unico ad aver preso dei regali e sorrisi entusiasta al pensiero di poter aprire qualcosa anche io. Ovviamente se facevo regali Kon era per ricevere qualcosa in cambio, ma venir ricambiato era sempre bello. Una volta finito il thè e i dolci ci alzammo e Koko pagò per tutti nonostante le mie lamentele. È a quel punto che successe l'impensabile. Vilde si avvicinò a me sussurrandomi una frase che mai mi sarei aspettato da lei. Anche perché pensavo che non mi avrebbe mai più rivolto la parola dopo quel che era successo alla festa. Arrossii un poco e mentre tornavamo a scuola cominciai a riflettere su come la fredda Vilde avesse bisogno di affetto. Forse la sua era solo una barriera, uno scudo contro le sofferenze. Non conoscevo il suo passato e nemmeno la sua famiglia, tuttavia ero certo adesso che avrei tentato di darle tutto l'amore è l'amicizia possibile.
Arrivati alla Splendente andai in camera e recuperati tutti i pacchetti mi diressi in sala mensa doveva avevamo detto che ci saremmo scambiati i regali. Il primo a cominciare fu Nikolas e fui contento quando vidi quelli degli altri figurarsi il mio.
-Ma è bellissimo!-
Feci contento. Lo avrei usato sicuramente. E dato che il ragazzo e Kokoro avevano deciso di fare dei regali abbinati mi toccò una tazza ma forma di pinguino. Troppo carina.
-Grazie ragazzi, davvero, sono dei regali bellissimi.-
Ero davvero commosso per il loro pensiero.
A questo punto mi misi anche a distribuire i miei. Per prima Kokoro.
-So che ti piacciono le rane quindi... È un ciondolino per il cellulare, niente di che.-

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Sorrisi un po' imbarazzato e proseguii con Nikolas.
-Ero molto indeciso e non conoscendo bene i tuoi gusti ti ho presto questo maglione, spero ti piaccia.-

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Con un'espressione incerta andai avanti con Jasmine ed Isabella che intanto ci avevano raggiunto in sala mensa.
-Jasmine per te ho preso un portachiavi, anche se ora mi son venuti dei dubbi.-

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Forse avrei dovuto regalarle qualcosa di più Rock e meno esotico, ma ormai quel che era fatto era fatto. Passai ad Isabella.
-So che è una cosa strana ma quando l'ho visto ho pensato che ti rappresentasse. Non che tu sia grassa o che-
Mi affrettai ad aggiungere.
-Solo non so, io ti vedo così.-

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-Puoi appenderlo in camera o dove vuoi-
Conclusi.
Mi restava solo un pacchetto e mentre arrivavano Ylla e Colleoni pensai che non avevo preso niente per quest'ultimo, a differenza di Nikolas e Kokoro, perché non mi sembrava una cosa etica da fare. O meglio, secondo i miei principi morali mi sarei sentito come un... Lecchino. Sì insomma, uno di quelli che fa regali per ottenere voti alti o simile. Quindi avevo evitato. In ogni caso feci gli auguri di Buon Natale sia al prof che alla cuoca. A lei avevo già consegnato il mio regalo. Quindi per chi era l'ultima busta che avevo in mano?
Mi avvicinai a Vilde prendendola un po' da parte.
-Questo è per te.-

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Mi limitai a dire con uno sguardo significativo. Era un tabarro rosso, come i miei occhi. L'avevo fatto apposta? No, ma ora che ci pensavo mi batteva forte il cuore.
-Con la speranza che tu possa sempre ricordarti di me.-
Rimasi a guardarla per qualche secondo negli occhi poi andai a prendere i dolci che Ylla ci aveva lasciato sotto l'albero. Per me un pandoro classico, proprio quel che piaceva a me e salutando tutti con numerosi auguri mi avviai per il corridoio.


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#99 Il 04-01-2022 a 23h23

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Vilde Revven
SALA MENSA


Non avevo mai visto Kokoro così... felice, credo, della mia presenza. Arrivate in sala mensa, mi trascinò vicino al suo amichetto Nikels, che ormai stavo imparando a considerare una sorta di estensione indipendente - me non troppo - della mia compagna di stanza. Fortunatamente, fino a quel momento ci eravamo abbastanza ignorati a vicenda senza grandi complicazioni. I due iniziarono a scambiarsi i regali, a cui non prestai la minima attenzione, dato che colsi l'occasione per andare a prendere la cena (fonduta con crostini e pere). Presto si aggiunsero anche Adriel Morgan, Isabella Grimaldi - che nella mia mente era passata dall'essere la ragazza stordita della biblioteca alla ragazza che avevo fatto piangere - e un'altra ragazza che conoscevo di vista della famiglia Alfieri. Proseguii ad ignorarli, ascoltando distrattamente il loro allegro chiacchiericcio, ma con una sensazione di leggera malinconia che l'aroma avvolgente della fonduta riuscì parzialmente a placare. Una volta finito, feci un cenno di saluto a Kokoro, andai a riporre piatti e posate e a recuperare dei dolcetti che la nuova cuoca aveva preparato per ogni studente della scuola (nel mio caso una casetta di pan di zenzero. Non sapevo come avesse fatto a scoprirlo, ma amavo lo zenzero). Prima di tornare in camera, però, venni fermata da Adriel.
Commisi l'imprudenza di guardarlo negli occhi cremisi e quella sensazione di disagio, smarrimento e trepidazione che mi stava diventando fastidiosamente familiare in sua presenza tornò a farsi sentire. Chissà se aveva ancora la mia spilla...
Che pensiero stupido. Certo che l'aveva, non mi sembrava intenzionato a buttarla.
Adriel mi porse un pacchetto e io trasalii.
-Con la speranza che tu possa sempre ricordarti di me.- disse con delicatezza.
- Va bene - risposi, annuendo come un'idiota. Mi resi conto subito dell'insensatezza delle mie parole e cercai di rimediare con un:
- Cioè scusa, grazie. Buon Natale -
E corsi di filato in camera. Solo dopo aver chiuso a chiave, essermi maledetta un paio di volte per la mia stupidità e aver bevuto un bicchiere d'acqua lo aprii.
Era un grazioso tabarro rosso, più corto e leggero del mio, che arrivava a poco sopra le caviglie. Doveva essere costato parecchio, anche se probabilmente meno del mio, che era fatto a mano dalle lanerie elfiche. Lo fissai per qualche minuto, senza sapere che cosa fare, e poi provai a indossarlo. Era veramente bello, ma molto acceso, e mi chiesi se l'avrei mai indossato. A Natale sarebbe stata sicuramente una buona occasione, ma ero sicura che mio padre l'avrebbe trovato inopportuno.
Sospirando silenziosamente, lo riposi con cura nella valigia e mi preparai per andare a dormire. L'indomani mattina sarei partita molto presto.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 04-01-2022 a 23h26)

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#100 Il 04-01-2022 a 23h51

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blairwnice
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Isabella Grimaldi

VIA DEL CORSO POI SCUOLA


- A quanto pare si- mostro le varie buste regalo - e a quanto vedo anche te- sorrido -dai ora andiamo a berci una cioccolata calda per riprendere un po di energie e dritte a scuola, siamo con i tempi stretti- parlammo del più e del meno in quel famoso bar, ora mi sentivo più vicina a Jasmine, ero davvero felice del tempo trascorso con lei.

Finalmente eravamo tornate a scuola e non vedevo l'ora di consegnare i miei regali. Fortunatamente erano tutti li, l'atmosfera era calda piena di affetto e di felicità, il mio cuore era davvero in pace.

-ragazzi ho qualcosina per voi, spero vi piacciano- dico entusiasta agitando i pacchetti

Per Koko

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Per Nikolas

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Per Adriel

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Per Elio

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Per Ylla

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Per Leonardo

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Per Jasmine   

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Li consegnai un po imbarazzata, soprattutto quelli del professore e di Leonardo, ma volevo farli. Il professore mi ha aiutato sin dall'inizio, sapevo perfettamente che era il suo lavoro ma il regalo era un modo per dire grazie alla sua pazienza.. e Leo invece.. lavoravamo insieme non c'era altro da dire



- spero vi piacciano - incrocio le dita


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