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Forum- My Fashion girl.it, gioco di moda! Gioco di ragazze e per ragazze!

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#76 Il 28-10-2021 a 23h31

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
CAMPO SPORTIVO


Per un po' osservo gli studenti che cercano di difendersi dagli "attacchi" dei loro compagni. Bene o male la classe si mantiene su un livello decente, quindi sono soddisfatto. Non perdo d'occhio Grimaldi, per lei è la primissima lezione con me, ma la vedo un po'  in difficoltà.
Così mi avvicino e le suggerisco:
- Prova con A gambe all'aria. Non è un vero e proprio incantesimo di attacco, ma è abbastanza efficace contro qualcuno che vuole farti del male -

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#77 Il 28-10-2021 a 23h41

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blairwnice
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Isabella Grimaldi
campo sportivo


per mia fortuna il professore si è accorto della mia difficoltà e mi suggerisce un incantesimo che all'apparenza non sembra essere così dannoso, ma il mio non essere in grado di controllarmi rende tutto potenzialmente atomico. Faccio mente locale di tutti i suggerimenti che ho ricevuto fin'ora. Jasmine sembra serena e sicura. Guardo ancora il professore per prendere coraggio. Annuisco con la testa e mi rivolgo verso Jasmine -a gambe all'aria- chiusi involontariamente gli occhi mentre pronuncio quelle parole


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#78 Il 28-10-2021 a 23h55

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Artemis97
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

CORRIDOIO



Io e Adriel usciamo dalla mensa e lui finalmente inizia a parlare. Sarò onesto, non pensavo mi avrebbe chiesto se io e Koko stiamo insieme, ma non sarebbe neanche il primo. -Beh, no...- inizio a rispondergli, ma mi interrompe subito, continuando a parlare. -PossoprovarciconKokoro?- mi chiede velocemente. Piego la testa di lato, con un espressione perplessa. Perché lo sta chiedendo a me e non a lei? Neanche il tempo di chiederglielo, che si scusa e scappa via di corsa, lasciandomi solo (e confuso) in mezzo al corridoio.

Mi guardo intorno per cercare di capire che fare e vedo proprio Koko. Mi sembra... preoccupata? Impaurita? Forse un misto di entrambe le cose. C'è qualcosa di strano in lei: si stringe la testa con le mani alle quali le sono comparsi lunghi artigli. Le vado incontro per chiederle che le è successo e a quel punto i suoi occhi incrociano i miei. I suoi occhi... da un caldo marrone sono diventati rosso fuoco, con la pupilla verticale. Non faccio in tempo a fare più di qualche passo, che mi grida di starle lontano e di non seguirla, scappando via per il corridoio.

Rimango (di nuovo) da solo e sempre più spaesato. Oggi scappano tutti da me e io non so neanche il motivo. Guardo dal lato del corridoio dove è scappata Koko: verso l'ingresso, probabilmente andrà nel bosco. Mi volto dall'altro lato del corridoio, quello con le aule, dove dovrei dirigermi. "Oh, al diavolo" penso. In fondo niente è più importante della mia migliore amica che scappa via terrorizzata e mezza trasformata. Sicuramente non una lezione di letteratura italiana. Mi tolgo lo zaino e lo lancio nel primo sgabuzzino che trovo, sperando di ritrovarlo al mio ritorno. Un'ultima occhiata nel corridoio per essere sicuro di essere solo e inizio a correre verso il prato.


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#79 Il 29-10-2021 a 00h08

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
CAMPO SPORTIVO


L'incantesimo di Grimaldi colpisce lo scudo di Jasmine con un tonfo sordo. Lei ovviamente non riceve alcun danno, ma d'altra parte non mi aspettavo diversamente.
È difficile testare, comunque, se l'incantesimo della nuova ragazza sarebbe stato efficace, ma al momento a me interessa un'altra cosa.
- Va bene Grimaldi, adesso prova tu. Usa Gimme Shelter, non è complicato ed è un'ottima protezione contro il lancio di oggetti di piccole e medie dimensioni e contro gli incantesimi di livello intermedio -
Non le do il tempo di riflettere e di avere ansia. Vado a prendere una palla da baseball nel cesto del materiale di ginnastica, mi metto a circa 3-4 metri di distanza, le faccio cenno di guardarmi e, infine, la lancio.

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#80 Il 29-10-2021 a 00h20

Prezzemolina
Clio79
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Kokoro Taira
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"Devo allontanarmi dagli altri studenti e ritrovare la calma." continuo a pensare incessantemente, correndo come se avessi le ali ai piedi.

Per fortuna, la maggior parte dei ragazzi è già in aula e schivare i pochi che ancora si aggirano per i corridoi non è un problema; guadagno l'uscita in poco tempo e mi dirigo senza esitazioni verso la foresta.
Sono ormai vicina ai primi alberi secolari, quando l'istinto mi dice che qualcuno mi sta seguendo; allora, aumento la velocità e mi inoltro tra i fitti cespugli del sottobosco, nascondendomi alla vista del mio inseguitore.
Cerco di correre più veloce che posso e di cambiare spesso direzione, così da confondere la presenza che sento ancora dietro di me, abbastanza lontano da non costituire una reale minaccia, ma comunque più vicino di quanto vorrei.

"Ho bisogno di trovare un posto tranquillo, ma prima dev..."

- Aaaaaahhhhh, c**zo! -

Mi fermo, ripiegandomi su me stessa schiacciata dal dolore: avevo dimenticato la sensazione di mutare contro il proprio volere.
Mi sforzo di riprendere un minimo di controllo, ricordando quanto faticosamente imparato in questi anni.

- Sono io a comandare, io a decidere - mi dico, opponendomi alla trasformazione.

Copiose lacrime mi rigano le guance a causa della lotta intestina in atto e del dolore che provoca; alla fine, riesco a contenermi abbastanza da far emergere una sola coda e le orecchie.

"Non assumeró la mia reale forma, non qui e non ora.
Sono io ad avere il controllo." me lo ripeto, fino a imprimermelo nel cervello e tiro un respiro spezzato, stanco.

Un rumore attira tutta la mia attenzione, troppo vicino; i sensi mi gridano 'pericolo', perciò riprendo la mia corsa frenetica nei meandri della foresta.


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#81 Il 29-10-2021 a 00h29

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blairwnice
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Isabella Grimaldi
campo sportivo


tutto troppo veloce, i miei riflesse non ne erano all'altezza, non faccio in tempo a prununciare l'incantesimo, la palla mi colpisce in pieno volto facendomi perdere l'equilibrio, cado a terra come una pera cotta, dolorante e imbarazzata. Ma qualcosa catturò la mia attenzione, l'anello che indossavo, l'unico legame con il mio passato ignoto inizia a vibrare a scaldarsi prepotentemente. Fisso la mia mano attonita, una flebile luce.. qualche istante dopo quella strana sensazione svanisce.. mi ritrovo solo con la faccia rossa e dolorante


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#82 Il 29-10-2021 a 00h44

Fusion
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Elio Colleoni
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Rimango interdetto per qualche secondo.
"Oh mer*a, pensavo che almeno la schivasse o la prendesse al volo" penso, a metà tra il sorpreso e il dispiaciuto. Cose così capitano all'ordine del giorno a scuola in questo tipo di esercizi (ho già visto un paio di persone perdere il sangue dal naso), ma non pensavo di diventare artefice di qualche danno.
Mi avvicino alla ragazza e noto un luccichio proveniente da un anello che ha al dito. Non credo che sia il suo oggetto magico, le vedo una bacchetta tra le mani.
- Accidenti Grimaldi, mi dispiace un sacco, tutto bene? Guarisci presto - borbotto. Con questo incantesimo, dovrebbe riprendersi subito.
Sarei curioso di chiederle dell'anello, ma proprio in quel momento suona la campanella.
- Va meglio? Hai bisogno di andare in infermeria? - le chiedo burberamente. Avrei dovuto aspettare qualche attimo di più, considerato che è la prima volta che sperimenta certe cose.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 29-10-2021 a 01h08)

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#83 Il 29-10-2021 a 00h53

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Isabella Grimaldi
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rimango interdetta, ma torno sulla terra quando il professore mi chiede del'infermeria -infermeria?- mi porto la mano al viso, ma il dolore era completamente svanito -grazie ma credo che il suo incantesimo è stato più che sufficiente, mi dispiace per l'insuccesso, migliorerò- " lo spero davvero, i bambini del primo anno sono più in gamba di me" mi rialzo da terra. Il suono della campanella segna la fine dell'ora.


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#84 Il 29-10-2021 a 01h03

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

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Koko è veloce come il vento e io parto già svantaggiato di diversi minuti. Corro come un pazzo ma ovviamente non le sto dietro, anche se non le tolgo gli occhi di dosso e la vedo raggiungere la foresta. Ormai ha quasi raggiunto i primi alberi, quando aumenta di nuovo la velocità. "Ma che diamine, Koko" penso. Provo a chiamarla, ma ovviamente non ho fiato abbastanza: dovrei iniziare ad allenarmi un pochino, invece di passare tutto il mio tempo libero steso sul letto a leggere e a parlare con Oscar e Clarissa di come meme e vine siano usati come incantesimi nei paesi anglofoni. Come se potesse essermi utile ora. Nel frattempo, raggiungo anche io il limitare del bosco e mi appoggio ad un tronco per riprendere fiato. Non c'ho proprio il fisico.

Riprendo la mia corsa in direzione di un rumore di passi affrettati, rallentando più volte per cercare di capire se sto andando nella direzione giusta. Mi fermo all'improvviso quando sento un urlo: sicuramente è Koko e deve esserle successo qualcosa. Affretto il passo e lancio un incantesimo. Uno qualunque, basta che mi porti da lei.

Dopo svariati minuti di questa versione decisamente poco divertente di acchiapparello nel bosco, vedo una figura famigliare accucciata ai piedi di un albero, con le orecchie e una coda in bella vista. So che mi ha percepito, spero solo che abbia capito che sono io. Mi avvicino piano, trattenendo il poco fiato che mi è rimasto dopo la corsa. -Froggy- sussurro, così piano che solo il suo udito da volpe potrebbe sentirmi, tra i rumori della foresta. -Calma e sangue freddo- mormoro di nuovo, mentre continuo ad avvicinarmi lentamente.


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#85 Il 29-10-2021 a 01h18

Fusion
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Elio Colleoni
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Scuoto la testa e guardo fisso negli occhi Grimaldi.
- Non demoralizzarti. Ho sbagliato io a fare tutto troppo in fretta, non ti ho dato il tempo di riflettere. La prossima volta andrà meglio, hai già imparato un sacco di cose -
Sono un po' imbarazzato per l'incidente. Di solito non mi capita di esagerare con gli studenti, sarà perché sono ancora stanco e non ho valutato le cose bene.
- Comunque, come vedi, non sei l'unica a fare passi falsi - faccio una smorfia ironica. - Allenati ancora e prova con questo esercizio: lancia in alto una palla o un qualcosa di simile e pronuncia la formula. Se l'incantesimo esce, la palla rimbalzerà sullo scudo, altrimenti la puoi sempre prendere al volo prima che ti cada in testa - detto questo, la saluto e mi incammino verso la mensa. Ho di nuovo fame.

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#86 Il 29-10-2021 a 01h22

Prezzemolina
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Kokoro Taira
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Quando non sento altro che i rumori della foresta, tiro un sospiro di sollievo e mi accascio sotto un vecchio olmo; appoggio la schiena sulla ruvida corteccia dell'albero e porto le gambe contro il busto, appoggiandovi sopra la testa.

"Che cavolo di giornata e siamo solo al mattino!" penso, riprendendo fiato dopo la corsa.

Passa un po' di tempo, durante il quale me ne sto semplicemente seduta a riposare, poi sento un rumore; immediatamente, alzo lo sguardo e incontro quello di Nik.
Gli ringhio contro, in segno di avvertimento.

- Non ti avvicinare - dico con fermezza.

Ma Nik mormora un incantesimo e continua a procedere, cautamente.

"Un incantesimo calmante?" penso, sentendo un po' delle mie ansie e paure scivolare via.

Allora, con più lucidità, torno a parlargli:

- Ho detto di non avvicinarti, mio cavaliere: è pericoloso.
Non ho il controllo del mio potere, in questo momento -


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#87 Il 29-10-2021 a 01h48

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

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Koko mi ringhia e mi dice più volte di non avvicinarmi, ma io faccio finta di non aver sentito. Capisco che il mio primo incantesimo ha in parte fatto effetto, ma sento che è ancora agitata e gli occhi non le sono tornati del tutto normali. Abbasso lo sguardo e mi accuccio a terra, a qualche passo di distanza da lei.

-Froggy... Resisti, so che ce la puoi fare- le sussurro di nuovo. -Tu non sei il tuo potere. Io credo in te e so che ne hai il pieno controllo-

Cerco di tranquillizzarla, più con le parole che con gli incantesimi. Sono spaventato, ma più per lei che per me stesso: so che non mi farà del male. E se anche fosse, me la sono proprio cercata a sto giro. Alzo di nuovo gli occhi per tentare di incrociare il suo sguardo e capire se sta meglio.


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#88 Il 29-10-2021 a 13h01

Prezzemolina
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Kokoro Taira
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- Sei uno stupido ed un avventato, Nikolas Lombardi. - dico, mentre sento il secondo incantesimo cancellare un altro strato di ansia e paura.

"Ok, non ho ancora il controllo... ma quanto meno sembra che io abbia riacquistato un po' di lucidità."

- Ti rendi conto che avrei potuto infilzarti? - sussurro con tono gutturale, quasi un ringhio, mostrando gli artigli.

Incrocio il suo sguardo e non sembra affatto pentito della scelta di avermi seguito, né spaventato.

"Questo è male: vuol dire che non si rende pienamente conto del rischio che corre."

Respiro profondamente, gettando fuori l'aria in un rantolo stanco.

- La forma che sei abituato a vedere ogni giorno non è reale: ho impiegato tanto tempo per trovare il mio equilibrio e riuscire a mantenerla.
Oggi, purtroppo, ho fallito.
Stai rischiando molto a stare qui, perché come Kitsune sono guidata solamente dal mio istinto e sono ancora troppo giovane per avere il pieno controllo del mio potere e la lucidità necessaria per utilizzarlo; per questo non assumo mai questa forma: non sono ancora in grado di rimanere abbastanza 'umana', se vogliamo dire così.
Sto faticando a non trasformarmi completamente e non so per quanto tempo riuscirò a resistere... Mi devi promettere di fuggire, se ti dirò di farlo: potrei non riconoscerti e considerarti un pericolo, attaccarti...
Non voglio farti del male, mio cavaliere. - dico, un po' incerta alla fine.

Sento i battiti del cuore aumentare di nuovo, ma ripeto nella mente il mantra e faccio respiri profondi; quando mi sento di nuovo padrona di me, continuo:

- Ciò che devo fare adesso è ritrovare il mio equilibrio: mi è essenziale per riuscire a mutare di nuovo -


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#89 Il 29-10-2021 a 13h52

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

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Stupido ed avventato? Se avessi spazio per altri nomi sulla carta di identità, sarebbero certamente ai primi posti. Le sorrido dolcemente. Conosco i rischi che corro ma in realtà non mi importa: se posso aiutare Koko a stare anche un poco meglio, rimarrò al suo fianco.

La sento respirare profondamente, sembra stanca. Mi spiega che sto rischiando a restare qui con lei e scuoto impercettibilmente la testa. Mi chiede di prometterle di fuggire se me lo chiederà e so già che è una promessa che non potrò mantenere. Non voglio mentirle, ma non voglio farla preoccupare.

-Non ti preoccupare, Froggy- le dico con un sorriso. Mentre la osservo fare dei respiri profondi, mi trascino lentamente accanto a lei. Ancora più lentamente, sollevo la mano sinistra e gliela porgo, aspettando di capire se vorrà stringermela o no.

-Sai che sono qui se hai bisogno. Non so perché sei così agitata, ma sono pronto ad ascoltare e a consigliarti, se vorrai- concludo.


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#90 Il 29-10-2021 a 15h05

Prezzemolina
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Kokoro Taira
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Guardo la mano protesa verso di me e, dopo un secondo di esitazione, porto la mia a stringerla, ben attenta a non ferire Nik con gli artigli.

- Grazie, mio cavaliere - dico sinceramente.

Mi prendo qualche minuto ancora per fare ordine tra i miei pensieri, poi continuo:

- Sta mattina ho ricevuto la visita di un fantasma: si trattava di mia zia Hiroko, la sorella di mia madre, morta a 16 anni durante la prova dell'Aokigahara.
...
O, almeno, così credevamo. - dico con un filo di voce, poi sono costretta a fermarmi, perché i battiti cardiaci hanno preso a salire vertiginosamente.

"Respira, respira... Om Mani Padme Hum." continuo a ripetermi, mentre stringo forte la mano di Nik.

Mi ci vuole un po', ma alla fine riesco a calmarmi abbastanza da continuare:

- Mi ha rivelato di non aver perso la vita nella foresta: si è servita della prova per fuggire di casa, facendo credere alla famiglia di essere morta.
Questo perché desiderava viaggiare per il mondo e divenire una chef rinomata, ma non poteva farlo liberamente per via della nostra natura: noi Kitsune abbiamo regole ferree da rispettere, sai?
Siamo un potenziale pericolo per gli altri, perciò la prima cosa che ci viene insegnata è il controllo di noi e che questo si ottiene solo con l'allenamento e la dedizione...
Per mia zia questa vita era una prigione.

Comunque, una volta lontana, ha cercato lavoro in un ristorante, ma nessuno era disposto ad assumere una minorenne; così ha vissuto di stenti grazie alle elemosine, almeno finché le sono state elargite.
Quando anche questa fonte si è prosciugata, preda della fame, si è rifugiata nel tempio locale, facendo credere ai monaci di essere una messaggera della dea Inari... Oh, che sciocca: dimenticavo che non puoi saperlo... - rido senza allegria.

- Nella mitologia, le Kitsune zenko sono considerate messaggere di Inari, dea del riso e della fertilità; sono un simbolo di buon auspicio, fortuna e benevolenza divina.
Mia zia sapeva che i monaci l'avrebbero accolta con ogni onore, se si fosse mostrata loro nella sua forma reale
... in realtà, l'avrebbero sicuramente aiutata anche se si fosse presentata loro nella sua forma umana, ma non credo ragionasse più lucidamente a quel punto.
Fatto sta, che si fece vedere dai monaci come zenko e questi, come da lei previsto, le offrirono natto fritto a volontà e un rifugio sicuro.
Come ti dicevo, noi giovani non abbiamo il controllo dei nostri poteri, non riusciamo a rimanere "abbastanza umane" e lei aveva fame: si è avventata sul cibo (per fortuna non ha attaccato i monaci), iniziando a divorarlo con foga.
È così che un pezzo di natto le è rimasto incastrato in gola.
Fosse stata umana, forse avrebbe potuto fare qualcosa: provare a chiedere aiuto o cercare di rimettere il boccone, ma da Kitsune non è riuscita.
Quando ha pensato di ritornare umana, era già troppo tardi: i monaci l'hanno trovata trasformata a metà nel giardino sul retro.
Così lì l'hanno sepolta e vi hanno costruito un altare commemorativo, in cui si recano a pregare ogni giorno.
Mia zia mi ha chiesto di raccontare alla famiglia cosa le è successo davvero, ma io non so come fare!
Sono bloccata qui e non posso dare una notizia del genere per telefono; come se non bastasse, non so da dove iniziare: la mia famiglia finirà inevitabilmente per soffrire di nuovo... - mi interrompo, iniziando a prendere aria con respiri veloci e spezzati, l'ansia e la paura che riprendono a divorarmi.

Ultima modifica di Clio79 (Il 29-10-2021 a 15h29)


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#91 Il 29-10-2021 a 16h08

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Elio Colleoni
MENSA-FORESTA


In realtà, essendo fuori orario, in mensa non c'è quasi più nulla. Dovevo aspettarmelo, mi sto di nuovo sballando gli orari come in adolescenza, quando con mia mamma facevo colazione alle 11 e cenavo alle 2 di notte. Lei non ha mai avuto regole e io, tutto sommato, mi sento come lei, ma in un luogo regolato come questo non si può fare quello che si vuole. Insoddisfatto, mi prendo un paio di mele. Ho un paio di ore buche e dovrei lavorare, ma sono stanco e mi sento ancora un po' in colpa per quanto successo con Grimaldi. Incidenti come questo sono all'ordine del giorno in realtà, per questo noi insegnanti siamo tutti assicurati - una pratica che la scuola ha adottato solo recentemente grazie all'esempio dei Normali (grazie Normali!) - e, anche se in realtà non è successo nulla di grave, mi viene da pensare di non essermi fatto prendere la mano.
"Certo, è strano che non abbia schivato, ma forse era troppo concentrata" penso. Mi rendo conto solo in quel momento di essere fuori dalla scuola. È come se ci fossi stato portato da qualcuno o qualcosa. Oltre all'odore dolce delle mele, sento una traccia strana, selvatica. Normalmente non ci farei caso, la scuola è piena di odori strani (orchi, fate, mutaforma vari) eppure sento l'urgenza di andare a controllare. Nel frattempo, sbrano la mela.
Sbrano?

L'odore mi conduce sul prato attorno alla scuola e poi verso la foresta. Mi sento strano. Credo che mi sia tornata la febbre, perché mi sento "fuori dai miei confini". Non saprei spiegarmi meglio di così.
Ecco, dietro quell'albero.
Mi fermo, osservando di soppiatto da dietro le fronde. Ci sono due studenti, uno vicino all'altra. Li riconosco subito, sono la ragazza volpe e Fox-Lombardi. Capisco subito che l'odore selvatico proviene da Taira: è mezza trasformata e ha una faccia terrorizzata e rabbiosa allo stesso tempo, come un animale messo alle strette. Ho conosciuto diversi mutaforma nella mia vita, è un bel problema quando non riescono a controllarsi. Eppure, Lombardi sta lì comunque. Non si rende conto del rischio?
"E le trasformazioni come vanno?" sento nella mia testa la voce dello zio Gianni che risuona. Mi irrigidisco di colpo e comincio a stringere i denti. Sento i muscoli tesi e doloranti, pronti a...
A cosa?
Mi riscuoto subito quando sento qualcosa di bagnato scorrermi sulla mano. Non mi sono reso conto, ma ho stretto l'altra mela così forte da romperla parzialmente e farne uscire un po' di succo. Com'è potuto succedere?
"Da quando ho questa forza da palestrato proteinomane?!" penso, abbastanza disgustato.
Scuoto il braccio per cercare di pulirmi dai remasugli di mela.
È più che possibile che Taira ormai mi abbia sentito, quindi mi faccio avanti lentamente, con le braccia larghe. Ormai sono calmo, anche se sono ancora un po' allibito da quanto appena successo.
Penso un attimo a cosa dire. In realtà è strano che sia riuscito a capire che erano qui, pur avendo un olfatto sviluppato non mi è mai successo di sentire una traccia a centinaia di metri di distanza. Ma tanto a loro non dovrebbe interessare quello che fa un professore, perciò dico:
- Non per farmi i fatti vostri, ma dovreste essere a lezione. Taira, non sembri star bene -

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#92 Il 29-10-2021 a 20h33

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Nikolas Axel Fox-Lombardi

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Koko mi afferra la mano, con mio grande sollievo. Gliela stringo incurante degli artigli. Tanto, ormai... Non dovrebbe farmi niente che un Come nuovo non riesca a sistemare subito.

Ascolto il suo racconto e la mia calma si trasforma in stupore, tristezza e preoccupazione. Ora posso capire bene l'agitazione di Koko e il suo stato d'ansia. Arriva alla fine del lungo racconto della morte di sua zia e del gravoso compito che le ha lasciato. Non mi piace parlare male dei defunti, ma è stata egoista da morta e anche un po' da viva. Ovviamente non sono così stupido da dirlo a Koko, ma tra le mille emozioni mi sale anche una leggera rabbia, che cerco di nascondere.

Inizia a respirare più velocemente e capisco che l'ansia le sta tornando. Le stringo la mano un'ultima volta e poi la lascio per accarezzarle la schiena, cercando di tranquillizzarla. -Su, su... Ehi, ci sono qua io, non ti preoccupare- le sussurro dolcemente -Se hai bisogno puoi contare su di me, lo sai. Affronteremo questa cosa insieme, se lo vorrai- concludo.

Sto ancora cercando di calmarla quando, nel silenzio della foresta, sento dei passi avvicinarsi e una voce parlare. Sicuramente Koko ha già sentito tutto ben prima di me ed è già allerta, ma il mio primo istinto è di toglierle la mano dalla schiena e schermarla con tutto il braccio. Come se davvero potessi fare qualcosa in caso di serio pericolo.

Fortunatamente, è solo Colleoni, a spasso nei boschi come se fosse una cosa normale. Alla sua vista mi rilasso un po'. Ma cosa ci fa qui? Probabilmente si sta chiedendo la stessa cosa di noi. E infatti ci fa notare che dovremmo essere a lezione, aggiungendo che Koko non gli sembra stare bene. Beh, anche lui non mi pare proprio fresco come una rosa, se devo essere onesto. Forse è messo anche peggio dell'altra sera, ma sono abbastanza educato da non farglielo notare.

-Sì ecco, Koko non si è sentita bene ed eravamo insieme, non volevo lasciarla sola... Per favore, non lo dica alla professoressa- gli dico, quasi con un sussurro.


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#93 Il 29-10-2021 a 21h04

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Kokoro Taira
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Le parole di Nik mi rassicurano abbastanza da rilasciare un po' della tensione accumulata ed assumere una posizione più eretta.

- Grazie, davvero. - dico semplicemente, ma questa volta riesco a rivolgergli un vero sorriso.

Chiudo gli occhi, godendomi le carezze alla schiena e rilassandomi ancora un pochetto; improvvisamente, però, un rumore diverso da quelli della foresta mi fa drizzare le orecchie.

"Cos'è questo odore?" penso, i sensi in allerta.

Sollevo le palpebre di scatto, prendendo una posizione di guardia, pronta a scattare; i rumori e l'odore si fanno sempre più vicini, sempre più vicini facendo aumentare la mia agitazione.

Inizio a ringhiere, scoprendo i denti.

Quando dagli alberi emerge una sagoma indistinta, è una fortuna che Nik sia proprio accanto a me: il suo frapporsi tra me e l'animale, mi ferma dal saltargli addosso; le parole che pronuncia poco dopo, poi, mi fanno realizzare davvero quanto io sia effettivamente stata fortunata.

- Pro-professore... Perché?
Perché ha questo odore? - sussurro, preda della paura al solo pensiero che stavo per aggredire l'uomo.

- Non si avvicini! Non ho il controllo del mio potere e non so cosa potrei fare... - e mai come in questo momento sento la verità e il peso di queste parole.


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#94 Il 29-10-2021 a 21h37

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Elio Colleoni
FORESTA


Appena mi ha sentito, Taira è scattata, ma si è fermata prima di poter fare qualcosa. Meglio così, ero pronto ad usare un Resta coi piedi per terra, ma volevo evitare, anche perché un insegnante che viene aggredito da uno studente è sempre un problema (per lo studente, chiaro. Questa disparità di trattamento è ridicola).
Taira si ritrae e la sento sussurrare:
- Pro-professore... Perché?
Perché ha questo odore? -

Mi acciglio. Va bene il grembiule rosa, va bene che l'ho legata quando aveva assunto la forma di cane, ma spiattellare così che puzzo non mi sembra una grande idea per uno studente, anche se siamo abbastanza in confidenza. Tra l'altro non capisco come sia possibile, l'igiene è una delle poche cure che ho di me stesso. Però non c'è da dubitare del suo naso, questo è certo.
Un dubbio comincia a insinuarsi nella mia testa. Prima quella strana sensazione, adesso questo. La voce del mio prozio mi riempie le orecchie e una punta di inquietudine si propaga nel mio stomaco.
No, non è il momento di pensarci.
Muovendomi sempre molto lentamente, mi siedo per terra con tranquillità - apparente, chiaro, non si sa mai.
- Boh Taira, e sì che stamattina mi sono fatto la doccia. Comunque grazie di avermelo fatto notare - dico in maniera sarcastica.
- Adesso calmati. Andrà tutto bene. Ti va di spiegarmi cosa succede? -

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#95 Il 29-10-2021 a 22h36

Prezzemolina
Clio79
Quello di cui ho bisogno per sopravvivere è il dente di leone che fiorisce a primavera.
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Kokoro Taira
FORESTA


Sento la magia infondermi nuova quiete e non posso fare a meno di tirare (ancora) un sospiro di sollievo; abbandono la posizione d'attacco e, imitando l'uomo, mi siedo in terra.

- Puoi stare tranquillo, adesso: non attaccherò il professore...
E, anche dovessi perdere di nuovo il controllo, credo che sia perfettamente in grado di proteggersi.
Se succede, però, ricorda: devi correre via a gambe levate, me l'hai promesso. - dico a Nik, sforzandomi di rivolgergli un sorriso rassicurante.

Dopo di che, riporto la mia attenzione su Colleoni e ne incrocio lo sguardo.

- Mi dispiace davvero, professore - arrossisco, mortificata.

Non volevo far del male all'uomo, né offenderlo con la mia frase avventata che, a quanto pare, è riuscito a sentire.

"È che il suo odore... non capisco, ma è diverso ed è stato capace di mettermi in allarme." provo a scrollar via dalla mente questi pensieri, concentrandomi sulla seconda domanda.

- Sta mattina, ho ricevuto la visita del fantasma di mia zia, morta all'età di soli 16 anni.
Mi.. mi ha rivelato le reali circostanze della sua morte: di come abbia finto di perdere la vita durante una delle tradizionali prove che dobbiamo affrontare, di come sia scappata di casa per inseguire un sogno e di come sia effettivamente morta a causa di un incidente subito dopo.
Mi ha rivelato il luogo in cui il suo corpo riposa e mi ha chiesto di svelarlo alla nostra famiglia, dopo aver raccontato loro quanto accaduto.
Ma io non so come fare, professore! Da quando è scomparsa, la mia mente è invasa dal caos e non riesco a ritrovare il mio equilibrio, l'unica cosa che (ad oggi) mi permette di controllare il potere di mutare.
E Nik, Nik non c'entra nulla, deve credermi! Mi ha vista spaventata e in difficoltà e mi ha seguito fin qui; è stato un grande imprudente, ma l'ha fatto solo perché era preoccupato per me.
E io, io non potevo rimanere a scuola rischiando di ferire qualcuno, perciò ho pensato che venire qui e cercare di ritrovare la calma fosse la cosa migliore - annaspo e non so se le mie parole abbiano un qualche senso.
Verso la fine del discorso, ho iniziato a perdere un po' di lucidità.
Gratto il terreno con le unghie, iniziando a tremare leggermente.

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#96 Il 29-10-2021 a 23h38

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
FORESTA


Taira comincia a raccontarmi di cosa l'ha scossa così tanto, di sua zia, di com'è morta e della missione che ha ricevuto.
"Certo che il Velo alzato ha propagato i problemi di questa scuola e gli zii più di tutti" medito fra me e me. Cerco di non ripensare a quanto è successo a me. Dovrò indagare meglio più tardi, probabilmente mi sto preoccupando per nulla.
La ragazza volpe finisce il racconto e comincia a difendere Fox-Lombardi in modo sconnesso. Sta ritornando ad agitarsi, lo vedo.
- Taira, a questo punto di Lombardi non m'interessa - taglio corto. È evidente che non li ho sorpresi a pomiciare (il pensiero, come al solito, mi fa salire il disagio), ma che Taira sta male e che il suo amico è andato ad aiutarla. Piuttosto, il problema della ragazza non si risolverà nel breve periodo, ma così non può andare. Certo, la cosa migliore è che ci rifletta a mente fredda e con l'aiuto di qualcuno.
- Va bene Taira, ascolta. Hai bisogno di prenderti un po' di tempo pensare a cosa fare, ma in queste condizioni non puoi farlo. Quindi, se mi dai il permesso, io adesso ti addormenterei e ti porterei in infermeria, dove se c'è bisogno possono darti qualcosa per calmarti ulteriormente. Fox può stare con te, gli firmo una giustifica -
Lei continua a grattare il terreno per qualche attimo, dopodiché annuisce.
- Bene. Allora Fai la nanna e Sogni d'oro -
Mentre le sue palpebre cominciano a socchiudersi, mi avvicino a Fox-Lombardi e gli chiedo:
- Faccio io o fai tu? -
Non è un gran problema portare in spalla qualcuno di pesante, se conosci Prendere il toro per le corna, ma devo dire che mi sta tornando un po' di stanchezza. E poi ho come l'impressione che il contatto tra loro due in questo momento possa fare bene a entrambi. Avere un amico vicino in queste occasioni viene prima di qualsiasi rimedio, magico o non.

Ultima modifica di Nietzsche (Il 29-10-2021 a 23h54)

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#97 Il 29-10-2021 a 23h49

Superstar
blairwnice
Senti NANA... ❤
Luogo: Roma
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Isabella Grimaldi
corridoi


con la testa fra le nuvoli e pensieri che non mi portavano a nessuna risposta, mi ritrovo a vagare per i corridoi della scuola senza una meta. Continuo ad osservare distrattamente l'anello, forse non era la prima volta che succedeva qualcosa di simile ma ero agitata e preoccupata senza sapere bene il perchè, forse è proprio perchè non avevo memoria..


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#98 Il 30-10-2021 a 01h56

Moderatore
Artemis97
Scrivetemi pure per: GDR, problemi, bug, contatti con l'amministrazione
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Nikolas Axel Fox-Lombardi

FORESTA, poi INFERMERIA



Ovviamente anche Koko nota Colleoni, ma sento che inizialmente gli ringhia contro. Volevo proteggere lei, ma alla fine ho evitato che saltasse addosso ad un professore, con conseguenze non proprio felici. Almeno sono servito a evitare un disastro: il mio primo istinto è sempre quello di proteggerla, anche se so benissimo che non ne ha bisogno. Sento Koko chiedere al prof perché ha quell'odore. Quale odore, esattamente? Neanche il tempo di chiederlo e la vedo agitarsi di nuovo... proprio ora che si era appena tranquillizzata un pochino.

Colleoni si siede a terra e lancia un incantesimo a Koko per tranquillizzarla. Lei lo imita e mi dice che posso stare tranquillo, che non attaccherà il professore. Mi ricorda con un sorriso tirato che le ho promesso di scappare se le cose si faranno brutte. Beh, non è proprio vero, ma non la contraddico. -Tranquilla- le sussurro con un sorriso. Abbasso il braccio e glielo passo intorno alla vita, per abbracciarla di lato e farle coraggio mentre racconta, per la seconda volta in pochi minuti, la storia di sua zia. Verso la fine le sue parole diventano meno lucide, cerca di scusare la mia presenza qui e la sua fuga dalla scuola, ma inizia a tremare e a grattare a terra con gli artigli. La stringo più forte e guado il professore, che evidentemente ha capito che la situazione è grave e che non stiamo saltando lezione semplicemente perché ci va. Le chiede il permesso di addormentarla e di portarla in infermeria, dicendo che anche io potrò rimanere con lei. Koko annuisce e lui le lancia due incantesimi.

-La porto io- gli dico, quando mi si avvicina per chiedermi chi dovrà portarla. Mi tolgo il maglione e per sicurezza glielo lego in vita, perché mi viene il dubbio che i pantaloni della scuola che Koko ha indossato oggi non siano adattati alla presenza della coda. Ci metto un po' a caricarmela sulle spalle, ma alla fine riesco ad alzarmi senza troppa fatica e inizio a camminare verso l'uscita del bosco, con Colleoni accanto. Non ci scambiamo molte parole, un po' perché non so cosa dire e un po' perché non c'è molto di cui parlare.

Attraversiamo il prato, entriamo a scuola e ci dirigiamo verso l'infermeria, dove il prof ci (mi) saluta. Lo ringrazio e lo guardo allontanarsi, forse diretto verso una lezione o chissà dove. Non so nemmeno che ore sono, ma non mi importa. Entro nella stanza (fortunatamente la porta è aperta) e, sotto lo sguardo un po' perplesso della dottoressa, poso Koko su un lettino, prendendole di nuovo la mano e spiegando alla dottoressa la situazione.


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#99 Il 30-10-2021 a 16h14

Fusion
Nietzsche
Aizawa è tornato Kaneda per colpa del forum. Comunque non sopporta tutto questo rosa
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Elio Colleoni
INFERMERIA, poi MENSA


Lascio i due amichetti nelle mani della dottoressa Angeloni. Non sembra contenta di vedermi in giro, ma non fa commenti e comincia subito ad occuparsi di Taira.
Mi sento di nuovo a pezzi e siamo solo a metà giornata. È come se il sonnifero che ho preso abbia avuto effetto solo per non farmi svegliare, ma senza aver inciso sulla qualità del sonno. In realtà, la mia testa è piena di pensieri. Ho bisogno di andare in biblioteca, ma prima devo assolutamente mangiare. Ormai è ora di pranzo, sono autorizzato. È incredibile come la privazione di sonno faccia aumentare la fame così tanto.
Oggi ci sono le tagliatelle al ragù. Ne prendo una porzione e mezzo, più i broccoli (devo resistere a questi impulsi verso la carne, ne ho già mangiata abbastanza) e mi stravacco sul tavolo degli insegnanti, per adesso ancora vuoto. Voglio finire prima di incrociare qualcuno, di sicuro mi guarderanno male per la mia faccia più inquietante del solito;  già molti di loro mi guardano un po' dall'alto in basso, dato che non ho un viso molto raccomandabile. La pasta è ancora bella calda, quindi comincio a mangiare di gusto, ma ad un certo punto le mie speranze vengono disattese. Una figura si siede dal lato opposto del tavolo, un po' scostata, ma comunque vicina. Cercando di nascondere il mio disappunto - senza molto riuscirci - alzo lo sguardo. È la Foscari, la professoressa di astronomia.
Lei ricambia il mio sguardo, mi sembra vagamente intimorita. Per un po' non diciamo niente, finché lei non azzarda un:
- Buongiorno, professore -
Sbuffo con insofferenza. Avrà qualche anno in meno di me, ma si rivolge a me come se fosse una studentessa. Zia insomma sei prof quanto me, così mi metti a disagio. Capisco che sia il tuo primo anno qui, ma tutta 'sta formalità non va bene.
- Ciao, Irina - risucchio una tagliatella in modo molto poco elegante. - Pls, te l'ho già detto, chiamami Elio, mi fai sentire un vecchio così -
Lei accenna ad una timida risata e fa un cenno con la mano:
- Sì, scusami, mi dimentico sempre -
Non ho molta voglia di parlare, così continuo a mangiare. Anche lei prosegue arrotolando la pasta, ma poi prosegue:
- Stai bene? Sembri un po' stanco... Dimmelo se hai bisogno di una mano! -
La fisso, abbastanza allibito. Da quel poco che la conosco, sembra la disorganizzazione fatta a persona. L'ultima volta che ci eravamo parlati aveva perso le tracce di verifica di tutte le sue classi. Ero sicuro che gliele avesse rubate qualche studente, ma lei non voleva assolutamente crederci, perché "i miei ragazzi non farebbero mai una cosa simile".
Seria?
Alla fine avevo ragione io: avevo trovato un paio di idioti in biblioteca intenti a prepararsi bigliettini, con l'idea di poi rimettergliele da qualche parte nell'aula di astronomia. Dopo averli zittiti e mandati dalla preside, avevo riportato le tracce alla Foscari. Era così mortificata che pensavo si sarebbe messa a piangere, mi aveva fatto proprio pena.
Diciamo quindi che ritengo la sua offerta di aiuto abbastanza inutile.
- Non direi, ma grazie comunque - ribatto. Forse sono stato un po' brusco, perché lei sembra rimanerci abbastanza male. - Intendo che ho solo bisogno di dormire - mi affretto a dire. Prendo d'assalto i broccoli, che finisco in un batter d'occhio. Voglio andare in biblioteca quanto prima, devo risolvere i dubbi che mi attanagliano. Sistemo piatti e posate e saluto Irina con un:
- Ci vediamo, stammi bene -
ed esco dalla sala mensa.

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#100 Il 30-10-2021 a 19h11

Che classe
albanera
La mia forza è la mia assolutà fragiltà...
Messaggi: 4 455

Ylla
Cucina della scuola

-direi che ci meritiamo proprio un buon calice di questo vinello italiano monsieur Robeaux- aveva dispensato consigli e pratiche su questo e quello per tutto l'arco della giornata e alla fine erano venuti piatti gustosi.Ci meritavamo una ricompensa per cui senza neanche ascoltarlo piu' di tanto diedi le spalle al mio amico fantasma e mi accinsi ad aprire l’anta della madia della cucina per prendere una bottiglia ben nascosta dietro piatti e posate. Ignorai volutamente il leggero essere contrariato di chi era con me in quel momento, conoscendo bene la sua situazione “fisica”. No, lui non poteva ma io si, per cui mi avvicinai al tavolo con un mezzo sorrisetto complice e posai la bottiglia e due bicchieri-(chef) Mademoiselle Savignoni’, sul tavolo c’è un bicchiere di troppo, non crede?- scherzo’ lui, almeno ci provò. Sospirai con aria fintamente contrita e versai il liquido rosso con lentezza nel primo bicchiere, e con estrema cautela (per il vino) versai la stessa quantita’ nell’altro- facciamo cosi’, questo lo bevo io per lei, mio buon amico in ricordo dei due anni passati nella sua cucina e per i mille consigli che ha elargito senza mai risparmiarsi- e detto questo, lentamente ne assaporai il gusto fino all’ultima goccia, dopodichè posai il calice ormai vuoto e presi l’altro ancora pieno, sollevandolo ad altezza viso-e questo, lo bevo in memoria di me-  era una frase alquanto altisonanante, ma ci stava tutta. Anche io ero morta qualche anno prima, anche se per un breve periodo periodo , per poi esser riportata in vita per uno strano gioco del destino.


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