Elio Colleoni
INTERNO DELLA SCUOLA-DORMITORI DEI PROFESSORI
Mi fiondo all'interno della scuola, seguito a ruota da Ylla, che mi ricorda che la barriera magica va ripristinata.
"Ha ragione, accidenti" penso, annuendo nella sua direzione. La ringrazio e poi comincio a correre. Se vedo qualche studente in giro, lo reindirizzo verso la sala comune. Dato che dovremo fare l'appello di tutti gli studenti (e del corpo docente e dello staff, ovviamente, non si può escludere che abbia capito male), è meglio che stiano tutti in un posto solo. So già dove troverò il vicepreside: essendo un vecchio bacucco, cena alle 6 ed è pronto a dormire attorno alle 8, quindi a quest'ora sarà già in camera sua.
Non è la mia giornata, comunque, perché mentre sto correndo vado a sbattere contro una persona. È Irina, la prof di astronomia. Fortunatamente non è finita in terra, ma i suoi occhiali sì (e credo che faccia fatica a vederci senza). La vedo appoggiarsi al muro un po' sorpresa e mi rendo conto che è in lacrime. Le raccolgo gli occhiali e glieli porgo. Quando si rende conto di chi ha davanti, tira su col naso e distoglie lo sguardo.
- Profes... cioè Elio! Mi dispiace farmi vedere così, mi sono spaventata a morte sentendo quel frastuono. Ma che succede? -
Vista così, con gli occhiali storti e gli occhi gonfi, fa ancora più pena di quella volta in cui le ho rivelato che i suoi studenti le avevano rubato le verifiche. Non faccio fatica a credere a quello che dice, anch'io da ragazzino avevo avuto la stessa reazione. Tento maldestramente di darle una pacca sulla spalla, mentre comincio a spiegarle cos'è successo. Lei strabuzza gli occhi e si stringe nelle braccia, come se avesse freddo.
- È terribile... Che cosa possiamo fare? - mi chiede, pallidissima.
- Adesso vado da Severi, la preside non c'è, quindi lui va avvertito. Poi ci dirà che cosa è meglio fare - dico risolutamente. - Nel frattempo, puoi cominciare a radunare gli studenti nella sala comune insieme a Ylla - aggiungo.
Lei annuisce lentamente. Sembra che voglia fare qualcosa, ma alla fine tira fuori un fazzoletto da tasca, si soffia il naso e mi dice semplicemente:
- Sono contenta che tu stia bene - si gira di scatto e se ne va.
Rimango un po' sorpreso dalla frase, ma penso sia normale, dopotutto è stata un'esperienza traumatica per tutti. Certo, non le ho detto della caduta e del fatto che non sono riuscito a fare un incantesimo, ma per la prima cosa non c'era bisogno di preoccuparla ulteriormente, mentre per la seconda...
Beh, questo è meglio che non lo sappia nessuno.
Mi volto e proseguo verso i dormitori, ma poco prima di arrivare alla porta, questa si spalanca, facendo comparire la figura di Severi in pigiama e berretto da notte.
- COLLEONI! CHE COSA SUCCEDE? - mugghia.
Ecco, lui è l'unico tra i professori (a parte Irina, anche se sta facendo progressi) che non mi ha mai chiamato per nome. D'altra parte sono stato un suo studente, anche piuttosto mediocre - non che si potesse eccellere con lui.
- Professor Severi, la cercavo! - e comincio a spiegargli tutto. Concludo con: - Ho chiesto a Ylla e alla professoressa Foscari di cominciare a radunare gli studenti nella sala comune, così possiamo fare l'app...-
- E CHI LE HA DATO IL PERMESSO, EH, COLLEONI? CHI LE HA DATO IL PERMESSO? - mi urla nelle orecchie Severi, cercando di farmi tornare quindicenne. Peccato che ormai non funzioni (quasi) più.
- Nessuno, ma mi sembrava una buona idea - replico in modo asciutto.
- Beh, la prossima volta PRIMA, PRIMA, deve venire da me e chiedermelo - dopodiché pronuncia un Attenzione, prego per fare in modo che la sua voce risuoni in tutta la scuola e declama:
- ATTENZIONE, TUTTI GLI STUDENTI E IL PERSONALE SCOLASTICO SONO PREGATI DI RECARSI NELLA SALA COMUNE -
"E ti pareva" penso.
Il vicepreside annuisce, dopodiché rientra nella zona delle stanze dei professori. Lo fisso con aria interrogativa, al che lui si liscia le corna e risponde al mio dubbio silenzioso:
- Ovviamente vado a cambiarmi, Colleoni. Lei vada a fare l'appello - e mi sbatte la porta in faccia.
Non mi ha dato nessuna indicazione per la barriera magica, dovrò ricordarglielo dopo.
Ultima modifica di Nietzsche (Il 02-11-2021 a 21h49)